Quando il “cicerone”

parla nella lingua dei segni

Un nuovo campo di lavoro nel settore dei beni culturali per i portatori di disabilità sensoriali

 

di Isabella Vannutelli

 

 

 

Da un paio d'anni sul mercato italiano esistono, oltre alle figure tradizionali, due nuove figure di professionisti, la Guida Turistica Sorda abilitata e l'Operatore Didattico Sordo.

Un grande impegno di istituzioni diverse e di professionisti dell'arte ha fatto in modo che una gran parte di popolazione portatrice di disabilità sensoriale fosse messa in grado di fruire, in un Paese come il nostro con il 60% del patrimonio culturale mondiale, di goderne appieno e non solo attraverso testi scritti, ma passeggiando all'aperto o negli oltre  3000 musei con una guida turistica.

Lo sviluppo trentennale della Lingua Italiana dei Segni (LIS) ha facilitato questo compito ai professionisti che si occupano di formazione in questo campo.

Se ne è parlato il 21 febbraio scorso nell'ambito del Convegno “I beni culturali per il bene delle persone sorde”, organizzato, sotto l'egida del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dall'Ente Nazionale per la Protezione e l'Assistenza dei Sordi (ENS), la cui missione è proprio l'integrazione delle persone sorde nella società, la promozione della loro crescita, dell'autonomia e della piena realizzazione umana. Hanno, inoltre, collaborato all'evento anche la Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero, l'Istituto Statale per i Sordi di Roma, Kiasso-Turismo  internazionale per Sordi. L'argomento dibattuto faceva seguito alla presentazione, nel gennaio scorso, del primo concorso nazionale per la selezione di progetti-pilota finalizzati a favorire la fruizione sensoriale dei luoghi di interesse culturale, promosso dal Ministero per i Beni Culturali, l'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti e l'ENS, con lo scopo di promuovere l'elaborazione di “idee”  concretamente realizzabili, ovvero “progetti tendenti all'applicazione di strumenti tecnologicamente innovativi per il superamento delle barriere sensoriali in edifici e luoghi aperti alla fruizione e comprensione del patrimonio culturale”.

Di particolare interesse al Convegno l'intervento di Raffaela Tomassetti, (foto a sinistra) laurata in Storia dell'Arte e Guida Turistica, con  al suo attivo la formazione della Prima Guida Turistica Sorda abilitata, nella persona di Giulia Peracchio,  anch'essa presente  con una relazione attinente al suo percorso formativo, e il primo corso di formazione per operatori didattici sordi collaboratori di una struttura museale specifica e in grado di offrire nella stessa un nuovo servizio turistico, ovvero la visita guidata in lingua dei segni. Ideato il primo progetto dalla Kiasso con il finanziamento dell'Assessorato  al Turismo della Provincia di Roma e l'Associazione Nazionale delle Guide Turistiche, ed il secondo finanziato e realizzato interamente dai Musei Vaticani in cui opera la dr.ssa Tomassetti, i due progetti sono stati seguiti dalla stessa, responsabile della formazione nell'ambito della Kiasso, e ideatrice del secondo progetto, che ha portato i Musei Vaticani ad offrire formazione e lavoro a 4 operatrici didattiche  sorde.

“Nell'ambito dei due progetti  - ha sottolineato la relatrice – ho potuto elaborare un metodo scientifico di didattica per i sordi che ha avuto come risultato la realizzazione per loro di un doppio livello di accessibilità alle professioni turistiche, da una parte, e al bene culturale, dall'altra. Attraverso questo lavoro di formazione abbiamo creato due nuove figure professionali in campo turistico, la Guida Turistica e l'Operatore Didattico Sordi che, attraverso la lingua dei segni e grazie alla loro competenza, non solo oggi offrono ai sordi la possibilità di accedere ad un nuovo modello culturale, ma lasciano intravvedere il possibile raggiungimento di un obiettivo importante, l'integrazione  tra sordi ed udenti.

E' su questa consapevolezza dell'identità professionale che vorrei porre un accento particolare – ha continuato con passione la Tomassetti – affinché con l'aiuto di tutte le istituzioni interessate si possa infine fare in modo che le guide e gli operatori didattici sordi diventino essi stessi formatori e gestiscano la didattica professionale in questo campo, al fine di arrivare, nonostante la disabilità, ad una piena comprensione dei beni culturali, con l'acquisizione ovviamente della relativa abilitazione attraverso un esame provinciale.

 

Raffaella Tomassetti con le quattro operatrici dei Musei Vaticani

 

ello stesso avviso la sua allieva Giulia Peracchio che nella sua relazione in lingua dei segni, ha espresso tutto l' entusiasmo per il lavoro che ormai sta facendo.

Con una ottima preparazione alle spalle, come la maturità artistica, la laurea presso l'Accademia di  Belle Arti, l'attestato di “Restauratore di dipinti”, ed una formazione biennale (2001-2003) fino al raggiungimento, nel 2010, del patentino di guida turistica per sordi rilasciato dalla Provincia di Roma, la relatrice ha riferito  del suo percorso lavorativo e dell'emozione crescente di chi vede turisti sordi, romani e non, visitare Roma senza barriere comunicative.

E' stato interessante sentirla raccontare dell'attività svolta e in corso di svolgimento presso mostre, musei, siti archeologici e Roma e in altre parti del Paese, collaborazioni per l'adattamento in LIS della lingua italiana per video-guida per siti museali, e delle lacune che possono presentarsi in una lingua quando si approccia ad una nuova tematica, ovvero il bisogno di nuovi segni per esprimere nuovi concetti (per es. parole come metopa o triglifi) o per trasmettere il nome dell'artista.

Infatti, come tutte le lingue del mondo, anche la LIS - sviluppata  in Italia verso l'inizio degli anni '80 presso l'Istituto di Psicologia del Consiglio Nazionale delle Ricerche e proseguita per un trentennio dallo stesso Ente presso l'Istituto Statale dei Sordi che ancora ospita il reparto di Neuropsicologia del Linguaggio e Sordità del CNR – si evolve con i ritmi esistenziali ormai pressanti e si completa man mano con l'uso e con le esigenze dei vari campi nei quali deve essere applicata al fine di accelerare quell'integrazione sociale auspicata sempre più dal mondo moderno.

 

Il Galileo