*E’ stato il più grande asteroide
caduto sulla terra nell’ultimo secolo quello che il 15 febbraio scorso,
alle
03.20 GMT si è abbattuto sull’abitato di Chelyabinsk in Russia. Il bolide, dopo
aver tracciato una scia luminosa nel cielo, è piombato al suolo provocando gravi
danni e ferendo numerose persone.
Le riprese video mostrano una traiettoria da
Nord-Est e Sud-Ovest, con un’angolazione di 20° sull’orizzonte ed una velocità
stimata in 18 km/s, oltre 64.000 km/h.
Secondo i calcoli di Peter Brown (University of
Western Ontario, Canada), basati sui rilievi di una rete mondiale, le frequenze
delle onde sonore registrate erano estremamente basse e l’oggetto aveva una
dimensione stimata di circa 17 metri di diametro ed una massa tra le 7.000 e le
10.000 tonnellate avanti di esplodere in atmosfera.
L’esplosione, stimata in 500 kilotoni di TNT (che corrispondono a circa
30 volte l’energia sviluppata dalla bomba atomica di Hiroshima), si sarebbe
prodotta ad una distanza di 15-20 km sopra la superficie terrestre. (fonte ESA)
*L’Accademia dei Lincei e l’Accademia delle
Scienze di Torino, che hanno avuto l’onore di averla tra i
loro
soci, hanno ricordato, in un incontro, svoltosi nei giorni scorsi,
la Prof.ssa Rita Levi Montalcini.
“Una
nobilissima donna dall’esile figura ma in realtà un gigante enorme della
scienza” ha ricordato il Presidente dei Lincei, Lamberto Maffei, che è stato
allievo della grande scienziata. “Le sue ricerche sull’NFG, premiate con il
Nobel, hanno dominato la mente di migliaia di scienziati che nei laboratori di
tutto il mondo hanno continuato le sue ricerche e hanno portato nuove conoscenze
e un cambiamento di paradigma epocale nello studio del sistema nervoso. L’NFG e
altri fattori neurotrofici scoperti più recentemente sono diventati il centro
dell’interesse per lo studio del cervello sia in condizioni fisiologiche che
patologiche. Anche recentemente – ha aggiunto il Prof. Maffei -
gli allievi della Montalcini, tra i quali io stesso, hanno cercato di
applicare i suoi insegnamenti per la prevenzione e la cura della demenza senile,
in particolare dell’Alzheimer. Non si possono dimenticare il suo impregno
continuo e accorato per lo sviluppo della ricerca scientifica e in particolare
per i giovani ricercatori e il nobile grande aiuto che ha dato al miglioramento
della condizione femminile, specialmente nei territori africani”.
*L’ENEA
e ASG Superconductors,
azienda della Famiglia Malacalza, hanno avviato una
collaborazione per un
progetto di ricerca sulle bobine
toroidali superconduttive da utilizzare per il reattore destinato alla fusione
nucleare. La ASG Superconductors, attiva nel settore hi-tech e
superconduttività, ha acquisito un ordine internazionale per un
importo di 20 milioni di euro,
nell’ambito del progetto internazionale denominato “JT60SA”, che viene condotto
in Giappone a Naka, vicino Tokyo, nella provincia di Ibaraki.
L’ENEA, che è il responsabile del progetto, collaborerà con ASG per la
progettazione, la realizzazione e l’assemblaggio delle bobine toroidali
superconduttive, che saranno prodotte presso lo stabilimento di Genova Campi.
Con questo ordine l’ASG si conferma azienda industriale leader in un settore
hi-tech di frontiera tra ricerca avanzata e produzione industriale, essendo già
fornitore dei magneti superconduttori per l’LHC del CERN di Ginevra ed essersi
aggiudicata anche la commessa per la costruzione delle bobine toroidali del
progetto ITER.
*Nel mercato medicale si sta assistendo allo spostamento dai display in scala di grigi verso quelli a colori per la diagnosi primaria e alla sostituzione dei display tradizionali CCFL con quelli con retroilluminazione a LED (che consumano meno e non utilizzano mercurio). Al Congresso Europeo di Radiologia di Vienna NEC ha presentato un modello a LED a colori (foto) oltre ad una vasta gamma destinata al settore medicale, inclusi monitor per mammografie, diagnostica in scala di grigio e display a colori ad elevata luminosità, display wide format per la diagnostica e le sale operatorie.
* Casa Rusconi: la domotica per il benessere
degli anziani: Un progetto nato dalla collaborazione tra Asp ITIS e AREA Science
Park e un’opportunità per testare nuove tecnologie. Il modello è quello delle
nursing home nordiche, dimore in cui
è possibile mantenere la propria autonomia pur vivendo in una comunità, anzi
sfruttandone i vantaggi. L’obiettivo finale è offrire un’adeguata e funzionale
sistemazione abitativa a persone anziane. A perseguirlo è il progetto
“Ausilioteca” - frutto di una
collaborazione tra Asp ITIS - Azienda Pubblica di Servizi alla Persona e
AREA Science Park e finanziato da FondazioneCRTrieste e Regione Friuli
Venezia Giulia – da realizzare nella Casa Rusconi,
comunità alloggio per anziani situata al
centro di Trieste. L’idea di base è
quella di diffondere lo sviluppo di modelli virtuosi di domiciliarità protetta:
due appartamenti della casa saranno riprogettati con i principi del “design
for all” e dotati di una serie di facilitazioni impiantistiche e
tecnologiche in grado di migliorare fruibilità degli spazi con un occhio
all’estetica, incrementando il
benessere, la qualità della vita, la sicurezza e la comunicazione
interpersonale degli ospiti della struttura.
*Il
Punto
Mobile
è una
tenda
itinerante che sosterrà in varie zone di
Siena per illustrare
gli
intenti
della
candidatura
della città toscana
a
Capitale
Europea
della
Cultura
2019.
La
struttura
che,
in
varie
tappe,
attraverserà
tutto
il
territorio
senese,
ha
come
obiettivo
quello
di
informare
e
coinvolgere
tutti
i
cittadini
residenti,
stranieri,
turisti
e
semplici
curiosi,
nella
grande
sfida
che
la
città
e
la
sua
provincia
hanno
deciso
di
accettare.
Il
Punto
Mobile,
progetto
a
cura
di
Carolin
Angerbauer,
è
una
casa
viaggiante
che
cercherà
di
rispondere
ad
alcune
domande
che
in
molti
si
sono
posti
in
merito come
per
esempio
cos'è
una
Capitale
Europea
della
Cultura?
E
perché
Siena?
Non
solo,
quindi
un’occasione
per
informarsi,
ma
anche
un
luogo
di
fruizione
culturale,
di
aggregazione
sociale
e
di
condivisione.
Uno
spazio
aperto
alle
testimonianze
e
al
coinvolgimento
delle
realtà
presenti
nella
nostra
terra:
associazioni,
aziende,
volontariato,
e cittadini
che
hanno
collaborato
alla
realizzazione
dell'iniziativa.
Un
ambiente
polifunzionale
dove
sarà
possibile,
inoltre,
divertirsi
con
giochi,
arte,
musica,
teatro
e
danza.
All'interno
della
struttura
tutti
potranno
esprimere
la
propria
capacità
creativa.
Attraverso
il
progetto
Radioarte19
e
l'iniziativa
“Talent-scouting”,
infatti,
ci
sarà
la
possibilità
di
proporre
le
proprie
idee
e
considerazioni,
con
l'obiettivo
di
far
emergere
i
talenti
nascosti
presenti
nel
nostro
territorio.
*Intervento congiunto dell’equipe di
chirurgia robotica dell’U.O. Orl,
diretta dal prof. Claudio Vicini,
e del team dell’U.O di Anestesia e
Rianimazione dell’Ausl di Forlì, diretta dal dott.
Giorgio Gambale, su un bimbo
romano di undici anni operato nei giorni scorsi all’ospedale
“Morgagni-Pierantoni” di Forlì. Il piccolo
ha finalmente risolto i propri problemi, provocati da tonsille linguari
abnormi che, dall’età di 7 anni, gli hanno provocato gravi difficoltà
respiratorie. Si tratta della seconda
operazione di chirurgia robotica pediatrica in Italia, dopo quella
effettuata, qualche tempo fa, sempre a Forlì,
per giunta senza ricorso alla
tracheostomia, eccessivamente invasiva a quell’età. «Se siamo riusciti a
ottenere simili risultati – commenta il prof. Vicini – il merito è di tutti i
professionisti coinvolti, dai chirurghi agli anestesisti, dai rianimatori al
personale infermieristico, in grado di cooperare all’interno di un percorso la
cui efficienza è misurata proprio dalla capacità di dare esiti qualitativi
elevati in presenza di patologie complesse». Al piccolo paziente, infatti, sono
stati rimossi ben 25 cc di tessuto
linfatico, contro l’appena 1 cc asportabile con metodo “classico”. «Nel
bambino le sindromi da apnee ostruttive del sonno sono frequenti, ma non in
questi termini: qui ci siamo trovati
davanti a una situazione estrema – prosegue il prof. Vicini –. Al di là
dell’aspetto tecnologico legato all’impiego del robot,
il dato innovativo e interessante è che
l’intera operazione è stata condotta senza dover ricorrere a tracheostomia,
la quale sarebbe risultata particolarmente invasiva e, trattandosi di un
paziente pediatrico, avrebbe comportato non pochi rischi per potenziali esiti,
soprattutto a distanza».
*L’anidride carbonica è tra i fattori che hanno
provocato l’innalzamento della temperatura in Antartide
causando
la fine dell’ultima era glaciale. A rivelarlo, con un articolo pubblicato su
'Science', è un’équipe europea che comprende scienziati dell’Istituto per la
dinamica dei processi ambientali del Consiglio nazionale delle ricerche
(Idpa-Cnr) di Venezia.
“Abbiamo analizzato cinque carote di ghiaccio
prelevate in Antartide, le cui parti più antiche risalgono a 800.000 anni fa. A
differenza di quanto ritenuto finora, abbiamo scoperto che circa 20.000 anni fa,
al termine dell’ultima era glaciale, la temperatura antartica e la CO2
sono aumentate contemporaneamente”, spiega Carlo Barbante, direttore
dell’Idpa-Cnr e coautore del lavoro. “I precedenti studi sostenevano invece che
il riscaldamento del continente antartico avesse preceduto di circa 800 anni
l’aumento del gas in atmosfera. La sincronia provata con il nostro studio indica
che l’anidride carbonica non solo ha giocato un ruolo essenziale nel
riscaldamento del nostro pianeta, ma potrebbe essere stato un fattore
scatenante”.
*Sette
minuti al giorno di scale migliorano la qualità della vita e consentono di
risparmiare energia. I dipendenti della Sede dell’ENEA di Roma hanno aderito
alla campagna promossa dall’Unità Efficienza Energetica dell’ENEA, in
collaborazione con la Fondazione S. Lucia IRCCS di Roma,
dal titolo“No lift days -
Giornate senza ascensore”, e si impegneranno a non utilizzare
l’ascensore aziendale durante
l’orario di lavoro. Nel corso di questo periodo i partecipanti saranno oggetto
di osservazione da parte dei ricercatori della Fondazione S. Lucia per
verificare gli effetti positivi dell’uso delle scale sui parametri
cardiovascolari e sulla forza muscolare degli arti inferiori.
Allo stesso tempo verranno misurati i risparmi energetici ottenuti, considerando
che il consumo medio di ogni corsa di un ascensore è pari a circa 50 Wh, vale a
dire il consumo orario di due
lampadine di media potenza. Si tratta di un rilevante potenziale di risparmio
energetico ottenibile solo modificando i nostri comportamenti, se si considera
che l’Italia ha il primato mondiale per gli ascensori installati, circa 850.000,
con un consumo annuo di 2.000 GWh,
pari al consumo energetico di una città
come Pisa.
Accompagnano la sperimentazione azioni di sensibilizzazione attraverso una
newsletter quotidiana attinente al tema che contiene consigli, spot, quiz e
giochi a premio, racconti, foto, ecc. Inoltre, per rinforzare il messaggio, in
prossimità degli ascensori sono stati collocati cartelli che invitano
all’utilizzo delle scale.
L’ENEA presenterà i risultati della sperimentazione alla fine della campagna con
lo scopo di proporsi come modello da estendere anche ad altre amministrazioni
pubbliche.
La campagna è stata
lanciata con un video di sensibilizzazione dal titolo “Consuma
l’energia giusta, usa le scale” visibile sul sito
www.enea.it