IN GITA ALLE PENDICI DELLA JUNGFRAU
IL MONDO
INCANTATO DELL’ALETSCH
DOVE
Testo e foto di
Pia Bassi e Grazia Seregni
Nel cuore delle Alpi, in Svizzera, nasce il
ghiacciaio più lungo dell’arco alpino: l’Aletsch, attualmente di
Da Milano è facile da raggiungere: il passo del
Sempione ti porta facilmente a Briga nel Vallese, e da qui in macchina o in
treno a Morel dove si lascia la vettura dato che l’altopiano di accesso al
ghiacciaio è vietato a tutti gli automezzi a motore. Infatti gli svizzeri hanno
attrezzato i paesi
della valle di ampi parcheggi e turisti ed escursionisti devono prendere le
cabinovie che portano ai tre paesi dell’altopiano: Riederalp, Bettmeralp e
Fiescheralp. Qualsiasi versante si scelga di visitare è consigliabile
raggiungerlo in treno, avvantaggiandosi dello Swiss Pass delle Ferrovie Svizzere
che dà accesso a tutti i mezzi pubblici.
Qui il turismo del futuro è già stato realizzato, la natura è sovrana e
gli spostamenti si fanno a piedi o con i bus taxi elettrici. D’inverno la neve è
bianca anche nei centri abitati e si esce di casa con gli sci ai piedi: un
carosello di
Per gli sciatori più sportivi ci sono, oltre i
Il museo di Villa Cassel, ex residenza privata, raggiungibile in trenta
minuti a piedi dal centro di Riederalp, è ora un interessante Centro Pro-natura
dove in un documentario l’aquila è la protagonista che fa gli onori di casa fra
i suoi monti e accompagna in volo i visitatori sulle Alpi circostanti spiegando
la propria vita ed i meravigliosi itinerari possibili. Sono in corso studi per
la reintroduzione di animali quali la lince e l’orso bruno un tempo molto comuni
come il cervo e il gallo cedrone. Un
altro luogo pieno di fascino è
l’Eiswelt Betterhorn, da dove si domina il ghiacciaio. Nel centro accoglienza si
fa rivivere in diorama la vita del ghiacciaio a partire dall’epoca dei Mammuth
con periodi di glaciazione e scioglimento. Nel 1862 la città di Briga era
circondata da enormi blocchi di ghiaccio chiamati “rollybock”.
Un geologo di Zurigo spiega che anticamente il
ghiacciaio era meno esteso degli attuali
Ma
l’attività più affascinante per i bambini e le famiglie è rivivere con il casaro
Herbert la vita di malga. Si prepara la
cagliata nei grandi pentoloni di rame appesi nel camino. Si fa poi formaggio e
burro con gli strumenti antichi, un
ottimo formaggio, saporito e profumato che viene offerto con pane fresco.
Dove un tempo c’era la stalla, è stato ricavato
un piccolo museo e una saletta dove viene proiettato un film sulla vita e i
mestieri di una volta, faticosi ma che hanno dato valore alla montagna che noi
oggigiorno possiamo godere. Il casaro, quando ha finito il lavoro, con un
megafono artigianale - in realtà uno strumento per la lavorazione del latte - si
rivolge alla montagna per ringraziarla dei doni che la natura gli ha dato e del
bel tempo che gli ha permesso di condurre le mucche al pascolo.
Chiunque può muoversi in continuazione, un
un’aria pura e rigenerante, ammirando scenari differenti, ed il Cervino che si
erge aguzzo fra la corona di montagne maestose. Mezzi di trasporto elettrici vi
porteranno alla meta prescelta senza dimenticare il treno panoramico che
percorre la valle e che unisce Morel, Bettentalstation e Fiesch. La stazione
termale di Breiten aspetta coloro che vogliono totalmente distendersi, i più
pigri possono approfittare dei centri benessere degli alberghi e residence.
Infine, per chi non soffre di vertigini, è possibile attraversare il
fronte del ghiacciaio su di un ponte
tibetano lungo
Le notti sull’altopiano sono silenziose e gli animali diventano i veri
padroni prendendo possesso di boschi, prati, giardini e campi di golf. In
autunno i cervi vanno in amore e bramiscono e si spostano da un prato all’altro
con i loro harem di femmine. I loro muggiti sono dialoghi minacciosi il cui eco
si diffonde per chilometri nelle valli: se doveste avere la fortuna di essere in
un albergo con un prato di buona erba, senz’altro verrà visitato di notte dai
cervi. Osservateli ed ascoltateli, è una cosa rara che è possibile solo perché
su questo altopiano le macchine sono state bandite, infatti le case, anche i
nuovi edifici non hanno garage ed i balconi hanno le facciate con i pannelli
solari.
Abbiamo descritto la magia dell’Aletsch sul versante vallese, ora qualche
riga sul fascino della sommità della Jungfrau, dove inizia il ghiacciaio e da
dove si può godere di un panorama
mozzafiato dalla terrazza della Jungfraujoch. Il trenino che porta i turisti a
Dalla sommità si può fare la traversata del ghiacciaio in cordata con le
guide alpine fino alla Konkordia Hutte a
Ma se le sommità sono il regio dei ghiacci le
valli sono il regno delle acque.
La sottostante vallata che va da Interlaken a
Vengen conta ben 72 cascate. Le più famose sono quelle di Trummelbach
accessibili da un tunnel e ascensore scavato nella roccia. La cascata è
imponente: 20 mila litri d’acqua al secondo.
Per saperne di più :
www.valaisinfo.ch