proseguono
nonostante il Covid-19
Nel mese di luglio, nonostante l’emergenza pandemia, l’attività di reclutamento
del personale dal Consiglio nazionale delle ricerche prosegue, con oltre 300 tra
assunzioni e stabilizzazioni, tutte meritocratiche e in grandissima maggioranza
avvenute mediante procedure selettive e finalizzate alle aree strategiche di
attività dell’Ente. Le stesse aree nelle quali il Cnr ha compiuto per la prima
volta una mappatura sistematica, al duplice scopo di fotografare le risorse
attuali e di programmare quelle future e gli investimenti, secondo un nuovo
paradigma definito come “Ricerca per la ricostruzione”.
“Sono particolarmente orgoglioso che, nelle 27 aree strategiche che compongono
il complesso quadro di un Ente fortemente multidisciplinare e dalle dimensioni
rilevanti come il Cnr, siano stati assunti 190 giovani ricercatori mediante una
selezione concorsuale altamente meritocratica”, osserva il presidente Inguscio.
“Lo stesso criterio ha ispirato le stabilizzazioni, in stragrande maggioranza di
ricercatori e tecnologi, che oltre ai 36 cosiddetti comma 1 hanno interessato
106 comma 2, sottoposti anch’essi in gran parte a un processo selettivo mediante
concorso”.
Le aree di competenza che formano la multidisciplinarietà dell’Ente sono in
effetti numerose quanto variegate: dai Cambiamenti globali agli impatti
antropici, dalle Biotecnologie e Biorisorse all’alimentazione, dalle scienze
della vita alla Chimica verde, dalla Micro-nanoelettronica alla Biomedicina,
dalle Neuroscienze all’Ingegneria e alla Matematica applicata, fino alle Scienze
del Patrimonio storico-culturale e della conoscenza. “Proprio per ottenere un
quadro definito di questo mosaico di conoscenza, il Consiglio di amministrazione
ha deliberato una mappatura in 27 Aree Strategiche di Ricerca e 4 settori
tecnologici che consente di conoscere lo stato dell’arte e programmare
strategicamente le politiche future”, prosegue Inguscio. “La mappatura tiene
conto sia delle attività e delle eccellenze della rete del Cnr, facendone
emergere la reale articolazione scientifica e tecnologica, sia dei settori ERC,
al fine di garantire un solido posizionamento internazionale dell’Ente. E
rappresenta un importante elemento per favorire la valorizzazione e la crescita
del personale, lo sviluppo coerente dell’ente, fungendo da guida per proposte
progettuali, investimenti, assunzioni, organizzazione della rete scientifica.
Tutto ciò risponde a un nuovo paradigma, il piano Ricerca per la ricostruzione,
che nella emergenza Covid-19 intende rinnovare lo spirito con cui già nel 1945
il Cnr era stato momentaneamente trasformato da Consiglio nazionale delle
ricerche in Centro di consulenza tecnica del governo per i problemi della
ricostruzione. Per vincere queste grandi sfide è indispensabile mettere a
sistema tutto il nostro patrimonio di conoscenza multidisciplinare".
Il capitale umano resta insomma la prima e principale risorsa del Cnr. Proprio
per questo il Cda, assieme alla mappatura - cui ha aderito la quasi totalità dei
ricercatori e tecnologi (circa 5.000) e inclusiva anche dei settori tecnologici,
dove la maggior parte del personale è destinata al supporto alla ricerca – ha
deliberato l’applicazione di nuovi strumenti di valorizzazione delle risorse
umane. “Operazioni rese possibili dall'efficienza della squadra amministrativa
dedicata al settore fondamentale delle risorse. In un periodo nel quale le
politiche di contrasto alla pandemia hanno certamente reso più difficoltoso il
lavoro, abbiamo quindi dimostrato nel miglior modo come tanto la rete
scientifica quanto l’amministrazione centrale siano dinamiche”, conclude il
presidente del Cnr.
27 Aree Strategiche di Ricerca
https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/aree%20strategiche%20cnr%20finale.pdf
4 settori tecnologici
https://www.cnr.it/sites/default/files/public/media/SETTORI%20TECNOLOGICI.pdf