Il condizionatore domestico:

come si utilizza al meglio,

come si ottengono gli incentivi fiscali

 

 

di Bartolomeo Buscema

 

L’emergenza sanitaria ha cambiato le nostre abitudini e molti, probabilmente, non andranno in vacanza e quindi trascorreranno l’estate in città spesso roventi per mancanza di verde pubblico. Non c’è altra soluzione che  raffrescare  i propri appartamenti  con i condizionatori,  condizionatori d’aria cosiddetti “split “ cioè composti da una sezione interna e un’esterna. Evidentemente il raffrescamento o la semplice deumidificazione degli ambienti ha un costo in termini di consumo di energia elettrica che per una perversione del mercato vale la regola più ne consumi più alto è il prezzo unitario. Non è così per altri prodotti:  più ne compri, più si abbassa il prezzo unitario, ad esempio la classica offerta “prendi tre paghi due”.Visto che condizionare gli ambienti d’estate pesa notevolmente sulla bolletta dell’energia elettrica, vediamo come con qualche pratica virtuosa possiamo ottenere un sensibile risparmio senza sacrificare il benessere termoigrometrico.

Occorre, innanzitutto, sceglier apparecchi di ultima generazione che hanno un’etichetta energetica che riporti almeno la classe A++ o superiore. Ma non basta: occorre anche una regolare manutenzione, in particolare quella dei filtri dell’aria, i quali devono  essere efficacemente puliti prima  di ogni accensione e poi una volta ogni due o tre settimane. E’ un’operazione importante che va eseguita con scrupolosità perché proprio nei filtri si accumulano facilmente muffe e batteri. Questo tipo di pulizia prevede, generalmente, un lavaggio dei filtri con acqua e sapone. L’ideale, pero, è l’igienizzazione dell’apparecchio attraverso l’utilizzo di specifici detergenti e spray  creati appositamente per i climatizzatori. Se poi si vuole un’aria abbastanza salubre e nel caso di un nuovo acquisto, è consigliabile comprare condizionatori dotati già in fabbrica di filtri agli ioni d’argento che inibiscono la proliferazione di batteri, funghi e spore. Un’altra pratica virtuosa è quella di non raffreddare troppo l’ambiente. La regola aurea è quella di impostare il termostato del condizionatore 5-6 gradi centigradi in meno rispetto all’ambiente esterno. Molte volte si verifica l’esigenza di ridurre l’umidità delle varie stanze, specialmente se all’esterno soffiano venti di scirocco. Ed è in queste condizioni che è opportuno attivare la funzione di deumidificazione che riducendo l’umidità dell’ambiente interno permette alle persone una buona traspirazione e quindi migliori condizione di benessere termo-igrometrico. Inoltre,  giova ricordare che l’impostazione della funzione deumidificazione riduce notevolmente il consumo di energia elettrica. Se poi si ha una sensibilità ecologica è necessario fare attenzione al gas refrigerante utilizzato nel condizionatore d’aria. E’ opportuno  scegliere  un apparecchio che utilizza gas refrigeranti R32, invece che R410A: un kg di R410A ha infatti un GWP (Global Warming Potential) di 2088, ossia, rispetto all’effetto serra, si avrà un risultato identico a quello che si otterrebbe rilasciando 2088 Kg di CO2; diversamente, l’R32 ha un GWP di 675, quindi rispetto al primo ha un impatto ambientale nettamente inferiore. Veniamo ora alle agevolazioni fiscali.

Ricordiamo che chi installa nella propria abitazione un condizionatore  d’aria in concomitanza di lavori di ristrutturazione edilizia può usufruire di una detrazione IRPEF del 50% della spesa effettuata. La detrazione è dilazionata in dieci anni.
C’è poi l’ecobonus ossia la detrazione ricollegabile agli interventi relativi al risparmio energetico. Tale detrazione ha un’aliquota del 65%, nel caso in cui l’impianto da installare sia una sostituzione di un impianto di climatizzazione già esistente e soddisfi i parametri minimi di prestazione energetica. Per avere un rientro immediato delle spese sostenute si può, invece, ricorrere ai finanziamenti del cosiddetto “Conto termico”. Anche in questo caso il condizionatore che si vuole installare deve soddisfare determinate prestazioni di efficienza energetica. Gli incentivi sono corrisposti dal Gestore dei Servizi Elettrici (GSE) in un’unica soluzione qualora l'importo, che varia anche in base alla zona climatica in cui è installato il condizionatore, non superi i 5.000 euro.

Infine, è possibile usufruire del “superbonus 110% “ che è una novità Decreto Rilancio del 2020. In particolare, tenendo conto dei diversi tetti di spesa per ciascun tipo d’intervento di risparmio energetico, tale superbonus consiste nella possibilità di una detrazione fiscale del 110% alle spese documentate a carico del contribuente, sostenute dall'1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, da ripartire in cinque quote  annuali di pari importo.

In alternativa, è possibile utilizzare il credito di imposta corrispondente alla detrazione in compensazione o cederlo ad altri soggetti, comprese le banche.
Un’altra opzione è lo sconto in fattura. In questo modo, il soggetto che realizza i lavori può ottenere uno sconto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo dovuto, che è anticipato dal fornitore che effettua gli interventi. Il fornitore recupera poi l'importo anticipato sotto forma di credito d’imposta, cedibile successivamente ad altri soggetti, comprese le banche.

Ricordiamo ancora che superbonus si applica anche per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale ed estiva servizio di condomini, di unità immobiliari singole o di unità immobiliari situate all'interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall'esterno.

 E’ importante ,infine,sottolineare che l'accesso al superbonus 110%  richiede che gli interventi di riqualificazione energetica devono rispettare i requisiti minimi previsti dal D.M. 26 giugno 2015 e assicurare il miglioramento della prestazione dell’edificio di almeno due classi energetiche, oppure, se non possibile, il conseguimento della classe energetica più alta, da dimostrare mediante l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post-intervento.

Il Galileo