Nella mattinata del 19 aprile 2020, al Nuovo Cratere di Sud-Est dell'Etna è
avvenuto un episodio di attività stromboliana e modeste fontane di lava,
accompagnate da emissione di cenere.
Questa attività è iniziata intorno alle ore 09:15 (locali), e ha generato un
pennacchio di vapore e cenere che si è alzato fino a 5 km sopra il livello del
mare.
Il vento lo ha spinto la nube eruttiva verso i settori orientali del vulcano:
fra gli abitati di Zafferana Etnea (versante sud-orientale) e Linguaglossa
(versante nord-orientale), si sono verificate leggeri ricadute di cenere fina.
L'attività ha interessato una o due bocche nell'area del "cono della sella", che
si era formato nella primavera del 2017. Non si è osservata emissione di colate
di lava.
Alle ore 13:00, l'attività del Nuovo Cratere di Sud-Est era sostanzialmente
conclusa, mentre ora continua, senza variazioni significative, l'attività
stromboliana ed effusiva al cratere Voragine, che è in corso dal 12 settembre
2019.
L’Osservatorio Etneo dell’INGV ha monitorato l'attività anche mediante
sopralluoghi sul terreno eseguendo dei campionamenti dei prodotti eruttati per
essere analizzati in laboratorio.
In questo periodo di emergenza COVID-19, l'INGV garantisce la piena operatività
delle sue Sale di monitoraggio sismico, vulcanico e allerta maremoto di Roma,
Napoli e Catania e della reperibilità dei gruppi di emergenza, in assoluta
sicurezza per tutti coloro che vi operano.
Le foto dell’Etna sono fornite dall’Ufficio stampa dell’Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia.