di Luisa Monini al Coronavirus
Caro COVID 19
I bambini, per favore, no! Lasciaci almeno l’unico futuro possibile, visto che
ti stai portando via passato e presente.
E pensare che tutti credevamo fosse un macabro scherzo di carnevale quello che
veniva dalla Cina. Caro Corona, sai come siamo fatti noi Italiani, non amiamo
tanto il dramma, piuttosto la
commedia e così chi ci governa ha scelto di offrire a noi tutti
una immagine che meglio dava l’idea di te, così tondo e festoso con le
tue spine rosse tutte intorno. E poi, vedi, non è che di te ci hanno detto
molto; si sapeva solo che nel tuo paese continuavi a mettere a letto tante
persone, soprattutto anziane, molte delle quali le accompagnavi da vero
galantuomo anche all’altro mondo. Ma eri lontano, tanto lontano ed eri molto
impegnato dov’eri. Facile sottovalutarti e pensare che potessi essere solo uno
dei tanti virus influenzali che ogni anno vengono a trovarci durante la stagione
fredda. Tu, però, caro Corona, hai saputo barare molto bene e hai dato scacco
matto a politici, immunologi, epidemiologi, economisti e a tutti noi che siamo
caduti nella tua trappola invisibile quanto fatale. Tu vali. Vali molto. Vali
tutte le vite che ti stai portando via, vali tutto il dolore di chi resta, tutta
la fatica, la dedizione compassionevole di chi ti combatte sino allo stremo per
strapparti trofei, vali tutta la voglia di riscatto di un popolo che troppo a
lungo ha sopportato egemoni ed egemonie e che ora ha deciso di chiudere il conto
definitivamente con il passato, recente e remoto e di ricominciare tutto
daccapo. Ecco perché ti chiediamo di lasciar stare i bambini. Perché nelle loro
mani è il futuro di un Paese che, dopo di te, sarà sicuramente migliore di come
lo hai trovato tu ed ha riconquistato la sua fierezza, la sua voglia di fare, il
suo orgoglio, il suo amor proprio e la voglia pazza di dimostrare a tutti che
l’Italia, come una fenice, saprà risorgere dalle sue stesse ceneri.
Luisa