LA DOPPIA VITA DELL’UOMO
di Pietro Francesco Bayeli
Viviamo dentro e fuori di noi. Ciò che vive e ci fa vivere al nostro interno,
nel nostro intimo, sono essenzialmente i
sentimenti
più o meno regolati dalla nostra razionalità. La legge morale dentro di noi
(Imanuel Kant - immagine a sinistra - 1724-1804) è quel sentimento di piena
soddisfazione, contentezza, benessere, gioia che possiamo provare per avere
agito bene con amore, con
sincerità, con giustizia. E’ questo un primo spirituale passo del nostro essere
che si estrinseca in comportamenti, azioni, parole consapevoli, ragionamenti di
buon senso. Tuttavia, consci della
nostra relatività, delle nostre limitazioni, completiamo la ricerca del divino,
del perfetto, dell’immutabile, dell’eterno al di fuori della nostra persona, del
nostro piccolo essere. Trasferiamo sentimenti, pensieri, azioni in un altro
mondo mitico e fantastico che per essere splendente, perfetto, eterno,
universale, esula nella spirituale teologica dimensione della metafisica, della
trascendenza.
La nostra Divinità, il nostro Essere, la nostra Forza, la nostra Essenza vive
dentro e fuori di noi, contemplata
dal nostro cuore e dal nostro cervello, desiderata, amata dai nostri sentimenti,
ideata, pensata, costruita dalla nostra mente, bramata intensamente con tutta la
nostra persona.
Sono questi pensieri filosofici che, nella ricerca di una verità, basculano
tra una teologia metafisica, trascendentale e la cruda realtà, tra l’umanesimo e
la scienza.
Già Socrate ( im magine a destra) ci ha insegnato che la filosofia è la
curiosità dell’uomo. E’ un continuo interrogativo che l’uomo fa a se stesso e al
mondo. La filosofia infatti vuole conoscere, comprendere, spiegare, capire il
cuore, il nocciolo delle cose: la filosofia cerca la verità di ogni cosa,
naturalmente non sempre riuscendovi. La filosofia, con le sue domande, promuove
tutte le discipline umanistiche (etica, politica, giustizia, psicologia,
linguaggio, estetica, teologia, metafisica) ma anche scientifiche (scienza,
tecnologia, biologia). La filosofia è fondativa perché pone criticamente a fuoco
i problemi. Naturalmente poiché il pensiero filosofico nasce dalla mente più o
meno curiosa dell’uomo, ogni uomo, ogni filosofo presenterà propri pensieri,
proprie parole, proprie ipotesi, propri campi di esplorazione: insomma una
involontaria autobiografia della propria mente, del proprio intelletto, con
inconsapevole impulso alla supremazia della propria ragione.