Una campagna per prevenire la maculopatia
E’ una patologia degenerativa degli occhi
che interessa nel nostro Paese oltre un milione di persone
di Adriana Giannini
In Italia oltre un milione di persone soffre di questa malattia degli occhi che,
se non curata tempestivamente, può portare alla perdita della visione centrale e
addirittura alla cecità eppure una recente indagine demoscopica condotta nel
nostro paese ha dimostrato che solo l’11 per cento degli intervistati sopra i 54
anni conosce la malattia e se ne preoccupa.
Eppure, soprattutto dopo questa età, sarebbe proprio il caso di farlo
perché questa degenerazione della macula, l’area centrale della retina,
è una patologia strettamente correlata all’avanzare degli anni tanto è
vero che gli addetti ai lavori la chiamano DMLE, ossia degenerazione maculare
legata all’età. Proprio per questo l’OMS prevede che
l’invecchiamento della popolazione mondiale farà triplicare la sua
incidenza entro i prossimi trent’anni. Già ora, del resto, ne soffrono il 10 per
cento dei cittadini tra i 65 e i 75 anni, il 27 per cento tra i 75 e gli 80 anni
e il 40-50 per cento degli ultraottantenni.
Si tratta quindi di una malattia sociale di grande impatto sulla popolazione sia
dal punto di vista dell’autonomia e
del benessere individuale sia da quello del costo per il sistema sanitario
nazionale. E’ per questo che la Regione Lombardia, l’ASST Fatebenefratelli
Sacco, l’H. San Raffaele e il CAMO (Centro ambrosiano oftalmico) hanno promosso
con il patrocinio il Ministero della Salute
e la Società oftalmologica italiana una campagna di prevenzione che copre
13 regioni del nostro paese e che prevede un esame “salvavista”completamente
gratuito effettuato da un team di esperti professionisti e con strumenti
diagnostici all’avanguardia. Alla campagna, che è partita il 23 gennaio e che
durerà fino al 28 febbraio 2020, hanno aderito ben 26 centri d’eccellenza
pubblici e privati.
Chi ha compiuto sessant’anni può
prenotare il prima possibile una visita consultando il sito
www.curagliocchi.it
scegliendo la regione che ospita il centro più vicino e compilando un apposito
semplice modulo d’iscrizione.
A chi conviene aderire? Innanzitutto a tutti coloro che hanno avuto un caso di
maculopatia in famiglia, a chi fuma abitualmente e poi a chi ha notato qualche
disturbo nella percezione come una visione distorta delle linee verticali
e immagini più nette alle periferia e più sfocate al centro come si può
vedere nelle due fotografie dell’Arco della pace di Milano messe qui a
confronto.
Qualora l’esame mettesse in evidenza una forma iniziale di degenerazione
maculare si deve affrontare con fiducia l’iter diagnostico e terapeutico.
Disponiamo già di alcuni farmaci capaci se non di risolvere di fermare la
malattia e le sue complicanze e la ricerca di nuove metodiche fa continui passi
avanti.