Otto consigli in caso di inondazioni

Il governo francese affitta pagine di quotidiani per suggerire alla popolazione i comportamenti corretti – E da noi che si fa?

 

di Giuseppe Prunai

 

Sembrano ispirate al motto dei boy-scout italiani, “Estote parati”, siate pronti, le pagine pubblicate nei giorni scorsi in molti quotidiani del Midi, il Sud della Francia, a cura del ministero francese dell’ambiente e di quello dell’interno. “Meteo France” non prevedeva niente di buono e allora ecco otto  buoni consigli di comportamento in caso di piogge intense e di conseguenti inondazioni.

La pagina che vi proponiamo ad esempio è tratta dal quotidiano “Nice Matin” che ha una grande diffusione sulla Costa Azzurra, nei dipartimenti delle Alpi Marittime e del Var, insomma un po’ in tutta la Provenza.

Primo. Occorre non separarsi da una radio portatile e pile di ricambio e rimanere in ascolto delle disposizioni delle autorità in caso di emergenza. Personalmente, ricordo che questo sistema di diffusione di notizie, consigli e disposizioni fu adottato in Italia durante le grandi alluvioni del 1966 (quella di Firenze in testa), e durante i terremoti in Friuli e in Irpinia.

Secondo. Non utilizzare l’automobile e rinviare gli spostamenti e i viaggi a quando l’emergenza sarà terminata.

Terzo. Preoccuparsi dei parenti, dei vicini e delle persone indifese (disabili e minori).

Quarto, Allontanarsi dai corsi d’acqua e non sostare sugli argini o sui ponti.

Quinto. Non uscire durante un temporale e rifugiarsi dentro un edificio. Non cercare riparo sotto gli alberi per evitare il rischio dei fulmini.

Sesto. Non scendere mai nel sottosuolo, nelle cantine, ma rifugiarsi ai piani alti degli edifici.

Settimo. In caso di strade allagate, non tentare di passare né in auto né a piedi su ponti, guadi, passaggi sotterranei. Meno di 30 centimetri d’acqua sono sufficienti a spostare un’auto.

Ottavo. Non andare a cercare i bambini a scuola: sono al sicuro.

Seguono alcune indicazioni e consigli. Intanto, i codici che indicano i livelli di pericolo. Con il colore giallo vengono etichettati i fenomeni locali dannosi. Con il rosa, i fenomeni pericolosi estesi. Con il rosso, i fenomeni di intensità eccezionale.

Viene inoltre suggerito di tenere con sé un kit di soccorso con radio e torcia tascabile con pile di ricambio nuove, accendino o fiammiferi (evitare di bagnarli) , medicinali, occhiali di protezione, vestiti asciutti e pesanti, doppioni delle chiavi, copia dei documenti d’identità, borsa di primo soccorso, denaro liquido, carica batteria del telefono cellulare, articoli per neonati (pannolini e latte in polvere), cibo per animali.

Segue una serie di numeri telefonici utili: il municipio, i vigili del fuoco, la polizia e la gendarmeria.

Chiude la pagina l’indirizzo internet del sito del governo francese dedicato alla tematica.

Un’ottima iniziativa, questa pagina di suggerimenti, che ci piacerebbe venisse presa anche nel nostro paese, notoriamente a rischio idrogeologico. Ma ci piacerebbe anche se venissero adottati i necessari provvedimenti per eliminare o quanto meno ridurre i pericoli derivanti da fenomeni meteorologici intensi,  Non vogliamo qui fare un processo ai responsabili ed elencare cause e fattori di rischio. Ci limitiamo ad indicare la cementificazione selvaggia, il disboscamento, l’intubazione di molti corsi d’acqua. Tutte cose risapute che i nostri governanti (e non solo i nostri) hanno sempre trattato con la politica dello struzzo.

Il Galileo