For Forest, la foresta nello stadio

L’artista Klaus Littman ha presentato aMilano la sua opera unica: un’enorme “scultura” vegetale vivente serrata nello stadio di Klagenfurt dal 9 settembre al 27 otto9bre 2019

 

 

di Pia Bassi

Fiore di Aristilochia grandiflora, una liana che cresce sugli alberi delle foreste pluviali, una specie in via d’estinzione. Da questi fiori dipende la vita di una grande farfalla indonesiana. E’ il petalo più grande  di un fiore di liana. Questo foto l’ho scattata nel giardino botanico di Padova.

         Si tratta di una grande opera emozionante ricca di significati e messaggi, una foresta di 300 alberi che per due mesi vivranno, respireranno, ci regaleranno ossigeno, nel più moderno stadio in Austria, precisamente in Carinzia. Gli spettatori dagli spalti potranno ammirare questa opera vivente, che offre i suoi colori: dal verde cupo settembrino ai colori cangianti dell’autunno, offre fruscii e silenzi, il canto degli uccelli, il lieve volo delle farfalle. La staticità dovrebbe ispirare rispetto e fare capire la loro fragilità, quanto possa essere pericoloso per essi un incendio, l’atto criminale più vandalico che l’essere umano possa fare scientemente o involontariamente contro un giardino, un bosco o una foresta.

         Gli alberi non possono scappare, le loro radici sono ben fissate nel terreno. Questi hanno radici ben ingabbiate (per non rovinare le serpentine sotterranee che riscaldano il campo di calcio), sono della specie tipica della foresta europea, non monocultura come un pioppeto, ma alberi diversi che “convivono” e si aiutano. Le foreste ricoprivano le pianure, quanto le montagne. Se sopravvivono e si sviluppano sui monti, in pianura sono state sacrificate ai campi agricoli per sfamare nei secoli milioni di umani e permettere la costruzione di villaggi e città. Le poche foreste “primarie” europee rimaste vergini, si trovano in ben pochi paesi europei e questa ricostruzione unica dell’artista svizzero  Klaus Littmann vuole restituirci la bellezza di un’opera della natura che impiega anni per essere creata: questi alberi monumento hanno 30-40 anni. Finita la loro “esibizione” (spero che percepiscano la meraviglia e l’amore degli umani che li ammireranno) saranno trapiantati nelle vicinanze dello stadio di Klagenfurt.

Il vero volto della Carinzia, monti, laghi, foreste

         Se l’artista Christo ha meravigliato migliaia di visitatori sul lago d’Iseo facendoli camminare sulle acque sulla lunga passerella flottante, spero che Littmann raggiunga il suo obiettivo di attirare 30mila persone al giorno che dalle ore 10 alle 22 potranno entrare nel modernissimo stadio Worthersee per goderne della bellezza alla luce del giorno ed alla sera con la luce artificiale. L’aspettativa è anche di attirare i visitatori internazionali della vicina Venezia che con la sua Biennale d’arte farà arrivare in Europa molti turisti. Il titolo “For forest”, il fascino indomito della natura”, dovrebbe fare innamorare gli umani che dovrebbero esigere città adorne di viali alberati, giardini e parchi, città forestizzate per la salute pubblica. Il pensiero dell’artista Littmann: “ciò che più mi importa di questa opera è la percezione che ognuno di noi potrà avere di fronte a qualcosa di provocatorio come un bosco al centro di uno stadio”. E’ il più grande progetto artistico mai allestito in Austria in uno spazio pubblico, una iniziativa monumentale e non commerciale che resterà impressa nella memoria collettiva”.

         L’ingresso allo stadio è gratuito e il bosco attirerà anche persone che non sono mai state allo stadio in vita loro, ma soprattutto l’artista mira alla sensibilizzazione di migliaia di persone ai temi dell’ecologia, dell’arte, della natura e della artificialità. “Il confronto che è solo apparente è normale, non apre soltanto quesiti inconsueti sulle proprie posizioni – conclude Littmann – ma scatena un dialogo sull’essere e il non essere”.

         Questa foresta abbracciata dalle tribune (ci sono 15 essenze di alberi provenienti da tre semenzai, uno di questi italiano) parlerà agli umani? Quante sono le persone che passeggiando in un bosco o in una foresta conoscono per nome gli alberi? Sanno come si sviluppano e vivono?

Klaus Littmann è stato ispirato dall’opera grafica di Max Peintner “Die ungebrochene Anziehungskraft” (il fascino indomito della natura), che nel corso degli anni si è trasformata in una versatile icona che stimola il pensiero anche oltre i limiti delle arti figurative. Il disegno a matita è uno specchio degli incubi dell’umanità. 

L'artista svizzero Klaus Littmann progetta For Forest 

         La foresta difende il territorio e sulla Terra la sua distruzione è continua provocando danni come i cambiamenti climatici. Di questi misfatti umani ne ha scritto già nell’Ottocento lo scienziato naturalista geografo, biologo, esploratore, botanico, tedesco Alexander von Humboldt (1769-1859), berlinese, che con i quattro volumi che ha scritto, “Cosmos”, spiega e difende la natura e mette l’umanità in relazione alla natura, una natura che fu vittima dei primi colonizzatori bianchi e continua ad esserlo con la distruzione delle foreste come avviene in Brasile con l’Amazzonia. Humboldt fin da allora mise in guardia sugli effetti della deforestazione. L’uomo pensa di avere controllo della natura, che invece gli sfugge. La conoscenza, scrisse Humboldt, non può mai “uccidere la forza creatrice della immaginazione” e l’artista Klaus Littmann la sua immaginazione l’ha più che esplicata nelle sue numerose opere, delle quali “FOR FOREST” ne è un valido ed utile esempio.

La foresta nello stadio

         L’uomo, nella sua smania di trasformazione del territorio, ridurrà la foresta a un mero spettacolo della natura che si potrà osservare solo in spazi appositi come succede ora per alcuni animali che si possono vedere solo nei giardini zoologici.

         In Svizzera, a Zurigo, c’è già una foresta chiusa in uno spazio limitato e precisamente nell’area dello zoo. E’ il Masoala Park del Madagascar dove sotto una enorme tenda trasparente sono stati trapiantati alberi, fiori, rocce, animali come i lemuri e uccelli, che vivono e si riproducono in una temperatura tropicale mantenuta costante, non al di sotto dei 27°C., con l’utilizzo del legname delle foreste circostanti. Il Masoala è una foresta molto visitata, l’ingresso non è gratuito, mi auguro che FOR FOREST di Klagenfurt, abbia in due mesi grande successo.

Lo stadio di Klagenfurt

         Le Foreste nel mondo assicurano una biodiversità totale per milioni di esseri viventi, di ogni genere e specie.

Il Galileo