I pedoni in gruppo e le folle si comportano come pecore, quando non sanno dove
andare, e si possono controllare: una scoperta, a cui ha contribuito l’Iac-Cnr,
che con un’opportuna guida 'nascosta' potrebbe consentire di gestire in modo
ottimale situazioni quali i flussi dei pellegrini al prossimo Giubileo.
L’esperimento è apparso su arXiv
In situazioni di confusione, i gruppi umani si comportano esattamente come le
greggi: tendono a seguire le persone davanti a loro, in particolare se sembrano
sapere dove andare. Un comportamento che, secondo un nuovo studio italo-tedesco
cui ha partecipato l’Istituto per le applicazioni del calcolo del Consiglio
nazionale delle ricerche (Iac-Cnr) di Roma, può essere sfruttato per ‘orientare’
i movimenti di una folla in situazioni di emergenza, magari mescolando ad essa
soggetti che sappiano precisamente come comportarsi. Una ricerca che potrebbe
tornare utile, per esempio, per gestire al meglio i flussi di pellegrini del
prossimo Giubileo straordinario annunciato da Papa Francesco.
“Abbiamo voluto testare sul campo la correttezza delle previsioni dei modelli matematici per il controllo delle folle che sfruttano il cosiddetto 'effetto gregge'”, spiega Emiliano Cristiani dell’Iac-Cnr. “Si tratta di un comportamento che si manifesta in animali sociali, come oche, scarafaggi e, naturalmente, pecore, che porta a muoversi seguendo i compagni vicini, indipendentemente dalla loro destinazione. In matematica, un gregge è un esempio di sistema auto-organizzante, un gruppo composto da un numero elevato di 'agenti' che seguono regole semplici e in cui le dinamiche individuali sono influenzate da quelle degli agenti più prossimi. Nonostante si tratti di atteggiamenti solitamente associati ad animali, studi del genere sono utili per indirizzare al meglio anche grandi folle di esseri umani in situazioni delicate come nei piani strategici di evacuazione”.
L’esperimento apparso su arXiv si è svolto di recente nel Dipartimento di
matematica della Sapienza Università di Roma. A due gruppi di circa 40 persone
ognuno è stato chiesto di raggiungere, a partire da un’aula, un determinato
luogo, sconosciuto a tutti tranne che a una persona nel primo gruppo e a cinque
nel secondo (che non si sono svelate fino alla fine dell'esperimento). “Uscendo
dalla classe”, prosegue il ricercatore Iac-Cnr, “i soggetti hanno mostrato una
lieve tendenza ad andare a destra, verso la parte del Dipartimento a loro più
familiare, presto superata dal desiderio di raggiungere e seguire i compagni che
si trovavano di fronte a loro. Questo comportamento ha permesso alle persone
informate di ‘trascinare’ gli altri, portandoli a destinazione lungo il percorso
più veloce”.
Si tratta del primo esperimento di questo genere effettuato con pedoni in un
ambito di ricerca. Gli studiosi hanno verificato che le persone non sembrano a
loro agio con istruzioni calate ‘dall'alto’, ma diventano docili quando viene
fatto loro credere di scegliere autonomamente. “Nuovi modelli matematici e
metodi di ottimizzazione sono stati usati in combinazione per trovare la
strategia dei 'leader nascosti' e portare tutti a destinazione evitando attese e
congestioni. La migliore consiste nello spezzare la folla per indirizzarla verso
tutte le uscite disponibili, anche le più lontane e meno conosciute. Nel caso di
una sola uscita, invece per garantire un deflusso ottimale è paradossalmente
preferibile ingannare alcune persone conducendole lontano da essa, per poi
riportarle successivamente nella giusta direzione”.
Ancora unì immagine del fuggi-fuggi generale
Le tecniche di controllo di grandi folle studiate in questa ricerca trovano una
naturale applicazione nei casi in cui la situazione di pericolo è prevedibile,
ma la comunicazione tra autorità e folla è difficoltosa, come per esempio
durante una manifestazione violenta. In questi casi agenti in borghese nascosti
nella folla potrebbero correre in direzioni concordate per attivare l’effetto
gregge. Allo studio hanno collaborato scienziati della Technische Universität di
Monaco di Baviera.