SOI a difesa della salute degli occhi
Se ci sono le nuove tecnologie, lenti multifocali,
perché non usarle? L’Italia è indietro di almeno 10 anni ed i pazienti
italiani non usufruiscono dei vantaggi, mentre in altri paesi europei il loro
utilizzo è priorità
di Pia Bassi
Questa denuncia viene dal Dottor Matteo Piovella, presidente della Società
Oftamologica Italiana, durante la presentazione del 16° Congresso Internazionale
Soi, tenutosi l’8 maggio a Milano presso il Four Seasons.
Matteo Piovella esordisce: “Voi andreste in giro con un parabrezza sporco? Direi
di no, è pericoloso. Così succede a coloro che hanno problemi agli occhi:
cataratta, glaucoma, degenerazione maculare, occhio secco, tutti problemi
oculari risolvibili oggigiorno con le nuove tecnologie. E’ un dovere etico il
loro utilizzo, anche se i governi pongono dei limiti al loro utilizzo per
contenere la spesa sanitaria.”
Gli oculisti della SOI, ente morale dal 1869 a difesa della vista, sono
agguerriti nel denunciare l’assurdità dell’utilizzo di metodi e protesi vecchi
negli ospedali pubblici, non facendo neppure gli aggiornamenti necessari per
potere utilizzare le nuove tecnologie. In Italia siamo indietro almeno di dieci
anni, ed è ora di cambiare.
La vista offuscata viene data dalla cataratta, curando questa in un solo colpo
si correggono i più importanti difetti di vista da lontano: miopia,
astigmatismo, ipermetropia e da vicino la presbiopia. Le lenti multifocali di
nuova generazione permettono il miglioramento ottimale della vista : sono le
lenti TRIFOCALI e le EDOF.
“Su 600.000 cataratte che facciamo ogni anno – dichiara Matteo Piovella –
quelle con i cristallini di nuova generazione multifocale sono solo 6000,
l’1 per cento, e nessuna offerta della
Sanità pubblica.
Negli altri Paesi, come la Germania, sono al 15 per cento del totale. Per l’intervento di cataratta, il Sistema Sanitario Nazionale, rimborsa circa 800 euro contro i 3000 che vengono rimborsati in Germania. In questa situazione, la possibilità di operarsi con le nuove metodiche sarà sempre preclusa ai pazienti che si rivolgono agli ospedali pubblici.”
NUOVA TECNICA SMILE
per la chirurgia refrattiva, soprattutto per la miopia ed altri difetti visivi.
“E’ una tecnica laser per la
correzione della miopia controllata da un computer che, con una precisione
straordinaria, disegna all’interno della cornea un lenticolo cioè una piccola
lente centrale, separata dal tessuto circostante, che viene successivamente
rimossa dal chirurgo” ha spiegato Piovella. “In sostanza l’intervento consiste
nell’estrarre una parte di tessuto corneale, senza ablare la cornea, come quando
si utilizza il laser ad eccimeri, evitando per questo la presenza di cicatrici
corneali postoperatorie significative: risultati ottimi”.
TRATTAMENTO DEL GLAUCOMA
Negli Stati Uniti si sta diffondendo l’utilizzo degli stent.
Spiega Piovella: “Si tratta di piccoli tubicini metallici inseriti
chirurgicamente a livello del trabecolo dell’occhio in modo da creare un bypass
per l’umor acqueo, e abbassare così la pressione intraoculare che è all’origine
del danno al nervo ottico”. In sintesi mettono in comunicazione l’interno
dell’occhio con la parte esterna sotto la congiuntiva dove scaricano
parte dei liquidi in eccesso che causano un aumento della pressione oculare.
DEGENERAZIONE MACULARE
Si allarga l’accesso alle terapie a base di iniezioni intravitreale di
anti-VEGF.
“I tanti attesi risultati sui farmaci di seconda e terza generazione si fanno
ancora desiderare” ha commentato Piovella. “Lamentiamo nel nostro paese ancora
un problema organizzativo dovuto alla “ghettizzazione” di questi farmaci nella
fascia H, cioè nella prescrizione e nella somministrazione ospedaliera; questo
fa sì che in un anno in Italia si fanno circa 300.000 iniezioni, cioè un terzo
di quelle che si praticano in Germania, in Francia o in Inghilterra che sono le
nazioni con cui ci confrontiamo: su questo fronte continueremo come SOI a fare
pressioni perché i vincoli vengano tolti e la terapia liberalizzata a vantaggio
di tutti quanti ne hanno diritto.
UN COLLIRIO PER PREVENIRE LA DEGENERAZIONE MACULARE
Perché serve da schermo all’occhio e lo protegge dai raggi UV-A e dalla luce
blu, le componenti della radiazione solare più dannose per l’occhio. Come si
protegge la testa con il cappello, soprattutto al mare, con maggior ragione si
devono proteggere gli occhi. Purtroppo molte mamme si dimenticano di questa
precauzione: quindi in spiaggia e durante le passeggiate in montagna, munire
tutta la famiglia di cappellino e occhiali scuri.
“Il collirio – spiega il Prof. Pasquale Troiano consigliere SOI – è già
disponibile in farmacia da alcuni mesi su prescrizione del medico oculista,
perché non dimentichiamo che le lacrime artificiali sono già un prodotto di
larghissimo impiego nei soggetti che hanno superato i quarant’anni di età: la
prevalenza di una condizione come l’occhio secco secondo le epidemiologiche, è
notevole. Con una singola somministrazione di questo prodotto si fornisce alla
superficie oculare un efficiente schermo per le radiazioni luminose”.
La salute della vista, secondo il Presidente SOI, si preserva seguendo semplici
regole di comportamento come facendo regolari visite oculistiche periodiche, fin
da piccoli: “Stiamo lottando anche con la Fondazione Insieme per la vista per
superare un vecchio approccio di screening della vista dei bambini piccoli e
arrivare a una visita oculistica completa che possa valutare tutti gli aspetti
della salute dell’occhio – ha concluso Piovella - Stiamo sostenendo la
Fondazione con una campagna di sensibilizzazione sulle reti televisive, stampa,
e web per promuovere l’informazione, “perché – spiace doverlo ricordare – ma
molte persone si stupiscono che al giorno d’oggi si possa ancora perdere la
vista, come se la cecità fosse una tragica eventualità del passato, ormai
dimenticata: i controlli periodici da uno specialista sono l’arma più preziosa
per arrivare in tempo a salvare la vista”.
Scrive di lei la critica d’arte Sara Tansini:
nata in provincia di Pavia il 24 maggio 1966. Studia giurisprudenza con
indirizzo economico. Inizia il suo percorso artistico fin da giovane,
sperimentando il disegno a matita, la pittura su vetro e la pittura
naturalistica. Recentemente introduce nel suo linguaggio espressivo colori pieni
uniti al laminato. Indaga nelle sue ultime opere gli elementi primordiali in
parallelo ai sentimenti umani. Personali e collettive a Milano, Piacenza,
Venezia e Zelo Buon Persico.