Torino: dall’industria all’arte
di Pia Bassi
OGR, Officine grandi riparazioni, in Via Castelfidardo 22, Torino, vicino a
Porta Susa, un tempo era una vasta area dove venivano riparati i treni. Avevo
visitato questo sito con l’Ugis durante un educational, e ci si chiedeva che
cosa avrebbe fatto la città con un’area così vasta da recuperare.
Invitata alla mostra “Like a moth to a Flame, come una Falena nella Fiamma
scopro che è l’area è stata trasformata in un centro espositivo per grandi
mostre ed eventi culturali. Le grandi Officine sono state sapientemente
ristrutturate conservando l’autenticità degli edifici: grandi campate e mura in
cotto ripulite ma brunite dalle affumicature dei motori dei treni in
riparazione.
La mostra che chiuderà il 14 gennaio 2018 è stata realizzata da OGR in
collaborazione con Fondazione Sandretto Re
Rebaudengo è stata firmata da tre curatori internazionali di eccezione:
Tom Eccles, direttore del Center for Curatorial Studies del Bard College di New
York, Mark Rappolt, redattore capo della rivista inglese Art Review, con
l’artista britannico Liam Gillick. L’obbiettivo di creare un ritratto della
città di Torino a partire dagli
oggetti che la città stessa e i suoi residenti hanno collezionato, è stato ben
realizzato.
Nelle Officine il 2 novembre si è tenuta la diciassettesima edizione di
Club to Club, festival internazionale di musica avant-pop. Con questo festival e
la mostra Come una Falena alla Fiamma, le OGR rispondono alla loro vocazione di
terra di confine tra i più diversi linguaggi del contemporaneo. Dialogo
necessario tra l’arte visiva, le discipline performative e l’innovazione sono il
vero motore delle nuove OGR e del progetto del loro direttore artistico Nicola
Ricciardi ed è stato al centro della programmazione del Big Bang, maratona
organizzata in collaborazione con Sergio Ricciardone, Direttore e co-fondatore
di Club To Club.