Letteratura per l’infanzia

Da Emilio Salgari

all’Enciclopedia dei ragazzi

 

di Giuseppe Prunai

 

Una pubblicità d’epoca per l’Enciclopedia

La recente uscita, per i tipi di Leo S. Olschki Editore, del primo volume di un lungo saggio su Emilio Salgari, a cura dell’italianista inglese Ann Lawson Lucas, è stata l’occasione per rinfrescare alcune mie vecchie ricerche sulla  letteratura per l’infanzia.

Il saggio della Lawson Lucas è, infatti, si la storia di Salgari e delle alterne fortune della sua letteratura a fine ottocento, durante il fascismo, nel secondo dopoguerra e agli albori del nuovo secolo, ma è anche una storia della letteratura per l’infanzia che nasce, appunto nell’ultimo scorcio dell’ottocento.

Ann Lawson Lucas ha insegnato lingua e letteratura italiana nelle università di Southampton e Hull in Gran Bretagna. Fin dagli anni sessanta è protagonista di ricerche innovative su Emilio Salgari al quale ha dedicato una monografia curandone anche l’edizione dei suoi romanzi. Ha tradotto in inglese il “Pinocchio” di Collodi, è socia onoraria della International Research Society for Children’s Literature.

Abbiamo detto che per avere i primi esempi di letteratura per l’infanzia e per la gioventù, occorre aspettare gli ultimi decenni dell’800, cioè quando l’Europa assunse un assetto politico ed economico più stabile.

Il frontespizio del primo volume

Da sempre,  gli educatori di vari paesi europei lamentavano l’assenza di una letteratura, tanto di evasione che di acculturazione (a parte gli aridi e ostici manuali scolastici) destinata ai giovani in età scolare, praticamente fra i 6 e i 12-13 anni.

In Italia, le prime, fortunate opere per l’infanzia risalgono, appunto agli ultimi decenni dell’800 quando videro la luce il Pinocchio di Collodi e  settimanali per ragazzi e giovinette come Cordelia, Il giornale dei bambini, ed altre simili iniziative.

Ma per trovare delle iniziative più consistenti e articolare occorre attendere il 1908 quando l’inglese Arthur Mee, scrittore, giornalista ed educatore, cominciò a scrivere “The Children's Encyclopaedia”, l’Enciclopedia dei ragazzi. Il successo andò oltre ogni previsione, tanto che i sei volumi del lavoro furono tradotti in numerosissime lingue, compreso il cinese. Visto il successo, Mee fondò il “The Children's Newspaper”, il giornale dei ragazzi, pubblicato   fino al 1965.

Nel nostro Paese, l’Enciclopedia dei Ragazzi fu tradotta dall’inglese e adattata al pubblico italiano da tale Martinelli (per quante ricerche abbia fatto non ho trovato nulla  su questo personaggio), proprietario della Casa Editrice L.F. Cogliati, di Milano, fondata nel 1880 da Luigi Cogliati. La pubblicazione dell’Enciclopedia è degli anni 1911 – 1912.  Negli anni precedenti, su alcuni giornali, erano comparse traduzioni di parti di enciclopedia, non adattate alla realtà italiana.

L’Enciclopedia è articolata in 6 volumi, per un totale di 4.858 pagine, compreso un vasto indice analitico. Ogni volume, è diviso in capitoli, o ogni capitolo in libri:

1)    Il globo sul quale viviamo

2)    Il libro dell’uomo

3)    Il libro del perché

4)    Il libro della natura

5)    Il libro della poesia

6)    Il libero delle Donne e degli Uomini grandi

7)    Il libro di tutti i paesi

8)    Il libro dell’arte e della vita d’altri tempi

9)    Il libro d’oro

10)                      Le storie della Bibbia

11)                      Gli oggetti familiari

12)                      Il libro delle novelle

13)                      Il libro delle lezioni

14)                      Il libro dei passatempi.

Al termine del capitolo primo, il capitolo secondo ricominciava la sequenza dei 14 libri, riprendendo la trattazione da dove era stata interrotta. Lo spirito della trattazione è quello dell’approfondimento dei vari argomenti, affrontati con linguaggio adatto alla gioventù, nonché quello di suscitare delle curiosità.

Un regolo da cartografi per la riproduzione dei disegni in scala. In uno dei “libri” tutte le spiegazioni per calcolare la scala di disegni e carte geografiche

 

La prima edizione fu venduta tanto un volume alla volta (volume rilegato) quanto a dispense  settimanali. Probabilmente, è stata la prima enciclopedia venduta a dispense nelle edicole.

L’Enciclopedia è stata l’ideale compagna di giochi e di studi dei giovani italiani fino alla prima metà degli anni 30, quando il regime mussoliniano la sostituì con due opere infarcite di propaganda fascista e patriottarda: “La scala d’oro”, destinata ai ragazzi delle elementari e “Il tesoro del ragazzo italiano” per quelli più grandi: due serie di volumi presto dimenticate che non hanno avuto la fortuna dell’Enciclopedia dei ragazzi.

Il Galileo