No incendio doloso
Con l'Italia nella morsa delle alte temperature e della siccità, incendi
boschivi sono scoppiati ovunque, comprese le alte fiamme che hanno devastato le
pendici del Monte Vesuvio vicino Napoli.
Utilizzando le immagini acquisite il 12 luglio 2017 dal satellite Sentinel-2B
del programma europeo Copernicus, è
stato possibile le combinare diverse bande di sensori per evidenziare i numerosi
incendi separati intorno all'iconico vulcano ed il fumo che si è formato
sull'area circostante.
L'enorme nube di fumo ha portato qualcuno a credere che il Vesuvio stesse
eruttando di nuovo. L'ultima volta in cui eruttò fu nel 1944, ma è più famoso
per la sua eruzione del 79 d.C. che
distrusse la città di Pompei.
Il fumo di questi incendi rappresenta la minaccia più grande, ed ha costretto a
diverse evacuazioni. Le pendici boscose
del Vesuvio fanno parte del Parco Nazionale del Vesuvio, che fu istituito nel
1995 per proteggere il vulcano e l'ambiente circostante. Gran parte del bosco è
ora distrutto.
Il Vesuvio è l'unico vulcano attivo dell'Europa continentale. La foto mostra
inoltre un altro incendio ed il relativo fumo vicino Positano, sulla Costiera
Amalfitana.
La missione Sentinel-2 si basa su una costellazione di due satelliti identici:
Sentinel-2A e Sentinel-2B. Ciascuno è equipaggiato con una fotocamera
multispettrale ad alta risoluzione che lavora in 13 bande di lunghezza d'onda,
per una nuova prospettiva del terreno e
della vegetazione. La combinazione di nuove capacità spettrali ad alta
risoluzione, un campo visivo che copre 290 km e frequenti passaggi offrono una
visione della Terra senza precedenti. Le informazioni provenienti da questa
missione aiutano a migliorare le pratiche agricole, a monitorare le foreste nel
mondo, a rilevare l'inquinamento nei laghi e nelle acque costiere, ed a
contribuire alla mappatura dei disastri.