della Rete Globale degli Ecovillaggi
in corso a Ӓngsbacka
di
Riccardo Andrea Emanuele De Amici
Da giovane laureato in scienze dello sviluppo internazionale, sono anni che sono
alla ricerca di nuovi modelli di vita e di sviluppo che includano i giovani e
che gli permettano di vivere sistemi alternativi sulla loro pelle. Questo
perché, sebbene discorsi sui rischi dei cambiamenti climatici, sulla scarsità di
risorse naturali e sugli effetti sociali di un modello consumistico sempre più
integrato nel sistema, siano ormai percepiti a livello sociale, vere soluzioni
di vita sostenibile sembrano essere lontane.
Come possiamo allora noi giovani sentirci parte della soluzione? Nell’ambito
accademico ci sono un'infinità di teorie che possiamo studiare su come vivere
più in sintonia l’uno con l’altro, con noi stessi, e con la natura che ci
circonda, ma come possiamo (incarnarle/ sperimentarle) viverle sulla nostra
pelle e vedere con i nostri occhi le vere possibilità per il nostro futuro?
Esistono luoghi dove possiamo realmente vivere in sistemi ‘alternativi’ più
consapevoli, ma che allo stesso tempo non siano una forma romanticizzata di vita
pre-industriale?
Queste erano le domande che mi perseguitavano al termine del mio percorso
universitario. Desideravo con tutto il cuore essere un agente del cambiamento
che sentivo necessario nella società, avevo la testa piena di idealismo sebbene
allo stesso tempo mi rendevo conto di quanto dovessi cambiare me stesso per
poter realmente dare una mano.
In quei mesi venni a scoprire l’esistenza degli Ecovillaggi e delle Comunità
Intenzionali, e mi si aprì un mondo. Queste realtà sono molto diverse tra di
loro, ognuna con la sua particolare filosofia e gestione interna. Alcune si
concentrano sulla rigenerazione territoriale, basandosi sull’ecologia, altre
sulla ricerca di sistemi sociali virtuosi, altri sulla sperimentazione di nuovi
sistemi imprenditoriali ed economici.
Ma fu solo quando scoprii l’esistenza della Rete Globale degli Ecovillaggi che
finalmente trovai risposta alle mie domande.
La Rete Globale degli Ecovillaggi (GEN) è stata fondata 20 anni fa e rappresenta
più di 100 paesi in 5 continenti, con più di 10.000 soci. Quest´associazione di
Ecovillaggi o Comunità Intenzionali unisce aspetti pratici di sostenibilità
ecologica ed economica alla ricerca di modelli di vita autosufficienti.
Queste realtà diverse tra di loro condividono la volontà di aiutarsi a vicenda a
crescere ed a influenzare, tramite le loro storie di vita, sempre di più la
società moderna. Nonostante a mio avviso ognuna di loro, nel singolo, è molto
limitata, osservo che, interconnesse in rete, formano un organismo
incredibilmente diversificato, resiliente, in veloce crescita e con un enorme
potenziale.
Finalmente, dopo essermi familiarizzato con il lavoro del GEN tramite diversi
progetti di volontariato, venni invitato a partecipare all’organizzazione della
conferenza della rete europea.
Quest´anno la ventunesima edizione della conferenza estiva della Rete Globale
degli Ecovillaggi si terrà in Svezia dal 16 al 20 luglio. Ogni anno la
conferenza attira centinaia di abitanti di comunità intenzionali, sostenitori
accademici, giovani attivisti ed innovatori provenienti da tutta Europa offrendo
conferenze, spazi di confronto, mostre e laboratori esperienziali. Quest’anno
l’evento verrà ospitata nell´Ecovillaggio svedese di
Ӓngsbacka, un fantastico centro nato nel 1997.
Un aspetto importante dell’evento è la volontà di mostrare innovazioni nel campo
delle tecnologie appropriate tramite l’Esposizione delle Tecnologie Sostenibili
degli Ecovillaggi (E.S.T.Expo - quest’anno curata da un ragazzo Italiano), per
fare qualche esempio: forni solari, sistemi di riscaldamento a biomassa,
produzione di elettricità pulita e depuratori d’acqua.
Robert Hall, Presidente del Consiglio del GEN Europa, invita i giovani a “venire
e fare rete con tutti i fautori del cambiamento dal basso d’Europa, unitevi a
noi per imparare come accrescere la vostra felicità e al tempo stesso essere di
aiuto all’umanità ed al pianeta”.
I temi della conferenza di quest’anno, Solidarietà, Resilienza e Speranza, si
intrecceranno tra di loro nei vari percorsi di presentazioni, laboratori ed
attività, legati insieme dai relatori che apriranno la conferenza: Charles
Eisenstein e Helena Norberg-Hodge.
Charles Eisenstein si descrive come un “attivista della decrescita” ed è autore
acclamato a livello internazionale di “Sacred Economics” (Economia Sacra) e “The
More Beautiful World Our Hearts Know is Possible” (lett. Il miglior mondo che i
nostri cuori riconoscono possibile), descritto da Publishers Weekly come “un
libro rivoluzionario ed interattivo…che ispira il lettore a pensare fuori
dall’ordinario”. Charles è stato definito “una delle grandi menti più
promettenti dei nostri tempi”.
Helena Norberg-Hodge è una pioniera del movimento della “Nuova Economia”, con il
quale promuove un’economia del benessere personale, sociale ed ecologico da più
di trent’anni. E’ fondatrice e direttrice dell’organizzazione Local Futures
(Futuri Locali), che promuove un cambiamento sistemico lontano dalla
globalizzazione economica e verso la localizzazione. Nel 2011 ha prodotto e
co-diretto il documentario pluripremiato “L’Economia della Felicità”.
Fino a questo giorno, co-creare questa conferenza con altri soci della rete,
giovani e professionisti, rimane una delle esperienze più educative che ho
vissuto. La squadra di cui faccio parte, formata da dieci giovani volontari
provenienti da 5 diversi paesi europei, è per la prima volta il cuore
dell’organizzazione. Questa opportunità data ai giovani, spesso nuovi alla rete,
dimostra la forza dell’organizzazione e la volontà di formare nuovi ambasciatori
di un nuovo futuro. Ognuno di noi è qui tramite un programma europeo chiamato
‘Servizio di Volontariato Europeo’ (SVE), offerto dal programma ERASMUS+ della
Comunità Europea.
Lo SVE offre ad ogni giovane europeo (fino ai 30 anni di età) l’opportunità di
fare volontariato per un’organizzazione (di qualsiasi genere) in Europa per una
durata fino a dodici mesi, ricevendo un rimborso spese completo direttamente da
ERASMUS+. Altri programmi da menzionare sono quelli offerti da Gaia Education,
organizzazione sorella di GEN. Gaia offre, in tutto il mondo, percorsi
accademici o esperienziali multidimensionali di formazione alla sostenibilità
applicata, in ambito ecologico, economico, sociale e culturale. Opportunità
formative ed esperienziali di questo genere sono a mio avviso una grande
opportunità per ogni giovane che abbia la volontà di mettersi in gioco e di
scoprire dall’interno le possibilità di carriera in diverse organizzazioni.
Per maggiori informazioni sulla conferenza:
http://www.angsbacka.se/GEN