La bufala in rete

Sei miope? Sbadigli molto?

 Sei disordinato?

Allora sei intelligente

 

Allegoria dell'Intelligenza (Cesare  Dandini, 1656)

 

di Magali Prunai

L’era di internet, l’era dei social è sicuramente anche l’era delle bufale. Per bufale non intendo le mucche che danno il latte per fare delle mozzarelle buonissime da mettere sulla pizza, ma bugie che vengono raccontate e che rimbalzano da una parte all’altra, ingrandendosi sempre di più. Ci sono vari tipi di bufale, da quelle più innocue, che fanno più che altro sorridere, a delle vere e proprie calunnie contro cose e persone tanto da allertare il Parlamento italiano.

Fra quelle innocue, invece, possiamo annoverare una serie di studi scientifici, altamente qualificati che indicano in un comportamento normale di ognuno di noi favolose doti intellettuali. Lo studio di una rinomata università sconosciuta anche ai professori che ci insegnano sostiene che chi ha la pupilla dell’occhio dilatata è più intelligente di tutti quelli con la pupilla più piccolina.

Uno studio tedesco sostiene che i disturbi alla vista denotano un QI elevato e portare gli occhiali vuol dire essere più intelligenti. Non si specifica, però, se più la lente è spessa e più si è geniali.

Uno studio della Western Reserve University sostiene che chi beve molti alcolici è più intelligente di chi è astemio, in barba a tutti gli studi che parlano della pericolosità fisica e sociale dell’abuso di alcool.

Uno studio pubblicato su “Biology Letters” sostiene che chi sbadiglia tanto è più intelligente, perché così facendo il cervello prende aria e funziona meglio. Tecnicamente avrebbe anche una sua logica, ma questo vorrebbe dire che l’enorme quantità di sbadigli fatti dagli studenti durante un’ora di lezione non indicano noia e il voler essere altrove ma la loro super intelligenza che, però, non hanno ancora palesato al mondo.

Sul “Journal of  Experimental Psychology” è stato pubblicato uno studio che sostiene che una bella camminata, fare dell’esercizio fisico stimola l’intelligenza. Sicuramente una vita sana, regolare e con un’attività fisica regolare aiuta il corpo e la mente a tenersi in forma. Lo sostenevano anche i latini, senza avere grosse ricerche universitarie alle spalle, che “mens sana in corpore sano”. Ma questa teoria male si accoppia con quella della canadese Lakehead University che sostiene che chi è più intelligente soffre d’ansia e di depressione.

Ma anche chi rinvia la sveglia ogni 5 minuti, come chi va a letto tardi, come chi si sveglia presto la mattina, ma anche come chi va a dormire presto o come chi soffre d’insonnia è più intelligente. Per non parlare di chi è disordinato e non riesce a trovare nulla sulla sua scrivania, pare che si tratti di un Albert Einstein in erba.

Insomma, per essere consideraci dei geni dobbiamo: avere le pupille talmente dilatate da sembrare drogati, portare due fondi di bottiglia sul naso, sbadigliare senza sosta, camminare senza mai fermarci, ubriacandoci fino a farci venire la cirrosi epatica, essere ansiosi e depressi, dormire come dei ghiri per tutto il giorno ritardando sempre la sveglia, ma anche soffrire di multipersonalità e quindi contemporaneamente svegliarci presto, non dormire la notte, andare a letto presto e addormentarsi tardissimo. E ovviamente non pensate di tenere una casa in ordine, tutto a soqquadro altrimenti si è stupidi.

Queste saranno anche le caratteristiche di chi è molto intelligente, ma sinceramente preferisco un po’ di sana normalità.

 

Il Galileo