L’ISMETT, centro di eccellenza siciliano,

festeggia i suoi vent’anni

 

La sede palermitana dell'ISMETT

di Bartolomeo Buscema

 

Fino a qualche anno fa, in Sicilia c’era una locuzione ricorrente: ”Il viaggio della speranza”. Uno spostarsi verso centri di eccellenza, europei e americani, intrapreso da chi aveva bisogno di un trapianto di fegato, rene, cuore, polmoni e pancreas. Oggi, per i siciliani la distanza da percorrere è, per fortuna, poca: grazie all’ISMETT (Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione) di Palermo. Nato nel 1997, oggi, l’Istituto festeggia i suoi vent’anni: un arco di tempo breve, ma costellato di continui traguardi che parlano chiaro: dal primo trapianto di fegato in Sicilia (1999) sono stati effettuati oltre 1900 trapianti di cui 207 trapianti pediatrici e oltre 300 da donatore vivente, di fegato e rene. I medici e gli operatori sanitari che lavorano presso l’Istituto provengono da diverse parti del mondo e lavorano in stretto contatto con il Centro Medico di Pittsburgh (USA) grazie a una partnership tra l’University of Pittsburgh Medical Center (UPCM) e la Regione Siciliana. L’integrazione dell’Istituto siciliano con l’UPCM ha permesso, in questi vent’anni, di raggiungere livelli di eccellenza non solo nella cura dei pazienti, ma anche sul fronte, non trascurabile, della gestione clinica del paziente che è il centro su cui ruota tutto l’ospedale. Una gestione computerizzata che parte dalla cartella clinica elettronica fino al monitoraggio dei costi, quest’ultimo basato non sulla patologia, ma sul paziente. In sintesi, un sistema “Business Intelligence” di telemedicina che si collega con Pittsburgh ma anche con il territorio e che negli anni ha consentito all’ISMETT di aumentare l’efficienza e la qualità delle cure. Infatti, l’Istituto è il primo ospedale del Meridione ad aver ricevuto nel 2009, l’accreditamento da parte della Joint Commission International, il più avanzato sistema di accreditamento per la valutazione delle strutture sanitarie. Sul fronte della ricerca, con decreto del Ministro della Salute, nel 2014 l’ISMETT ha ottenuto il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico (IRCCS) nella disciplina “Cura e ricerca delle insufficienze terminali d’organo). Un riconoscimento che attesta la qualità delle cure, della ricerca e formazione in campo biomedico. In particolare presso l’Istituto sono attivi cinque laboratori di ricerca avanzata che spaziano dal laboratorio di microbiologia a quello d’immunologia e Patologia clinica fino al laboratorio di Biomedicina sperimentale che supporta il promettente filone scientifico della medicina rigenerativa. Per migliorare i servizi e la capacità di accoglienza, lo scorso  16 maggio sono stati inaugurati nuovi spazi dedicati alla chirurgia pediatrica addominale, segno tangibile che l’Istituto sta crescendo e vuole crescere in futuro invertendo così il verso dei “viaggi della speranza”. Infatti, l’Istituto accoglie anche pazienti provenienti dall’Est europeo e dalla Svezia. Una realtà che non può non inorgoglire i siciliani che non dovranno più lasciare la loro Isola  per subire delicatissimi trapianti d’organo.

Il Galileo