*Questa immagine, che ritrae parte della Sicilia, è stata catturata l'8 gennaio
nel corso di un periodo di inusuali nevicate e
freddo in alcune parti dell'Europa meridionale.
Quest’immagine immagine in falsi colori è stata riresa dal satellite
Sentinel-2A del
programma europeo Copernico. Il primo satellite è stato lanciato nel
giugno 2015, il suo gemello Sentinel-2B è impostato per il lancio dalla Guiana
francese il 7 marzo 2017 01:49 GMT.
Le montagne della Sicilia sono visibili in bianco in tutta la parte
settentrionale dell'isola. L’Etna è visibile in alto a destra.
Sentinel-2 fornisce dati ottici per il monitoraggio del territorio. Il suo
strumento principale dispone di 13 bande spettrali.
*Alla 16th World Conference on Earthquake Engineering che ha riunito a Santiago
del Cile oltre tremila esperti di tutto il mondo, l’ENEA ha illustrato in una
keynote lecture di Paolo Clemente, dirigente di ricerca nel Laboratorio
“Ingegneria sismica e prevenzione di rischi naturali”, i dati sperimentali
dell’applicazione di sistemi di protezione sismica innovativa e i risultati
sulla convenienza, anche economica dell’isolamento sismico.
“I nostri studi dimostrano che l’isolamento sismico conviene anche dal punto di
vista economico. Infatti –spiega Clemente-, se ben progettato, l’isolamento
consente di ridurre il costo di costruzione, almeno nelle aree a maggiore
pericolosità sismica, ed è sempre conveniente in un’ottica di lungo periodo: un
edificio isolato sismicamente, al contrario di un edificio tradizionale, non si
danneggerà nemmeno in occasione di terremoti violenti e non necessiterà di
interventi di riparazione a seguito di eventi sismici durante la sua vita
utile”. "L’adozione delle moderne tecnologie antisismiche – ha aggiunto
- rappresenta un
investimento imprescindibile anche in considerazione del ruolo propulsivo
dell’edilizia per la ripresa dell’economia”.
*È possibile prevedere come e dove cadranno le ceneri emesse durante una
eruzione vulcanica esplosiva dell’Etna o del Vesuvio? Un recente studio,
condotto da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (INGV) di Roma, Pisa e Catania, in collaborazione con l’Università
di Monaco di Baviera, ha simulato in laboratorio il comportamento delle ceneri
vulcaniche, per migliorare l’accuratezza delle previsioni della dispersione
delle particelle durante le eruzioni esplosive. “La cenere vulcanica è
costituita da piccoli frammenti di vetro e cristalli” spiega Jacopo Taddeucci,
ricercatore dell’INGV. “Queste particelle vengono generate in grande quantità
durante le eruzioni vulcaniche esplosive. Immesse nell’atmosfera, le particelle
formano una nube vulcanica che viene trasportata e dispersa dai venti, per poi
depositarsi al suolo anche a migliaia di chilometri di distanza e mesi dopo
l’eruzione”.
La cenere vulcanica ha effetti deleteri sulla salute dell’uomo, l'ambiente, e le
infrastrutture (basti ricordare i disagi al traffico aereo nel 2010 dovuti
all’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull).
Lo studio propone anche un metodo per prevedere la velocità di caduta della
cenere in tali condizioni. “Questo metodo”, conclude Taddeucci, “contribuirà a
migliorare l’accuratezza delle previsioni della dispersione delle ceneri durante
le eruzioni esplosive”.