online la guida ENEA per aumentare l'efficienza e risparmiare in bolletta
In occasione dell’accensione dei termosifoni che scatta dal 15 ottobre nei 4.300
comuni della zona climatica “E”, che comprende grandi città come Milano, Torino,
Bologna e Venezia, l’ENEA ha messo online (www.enea.it)
una nota per ricordare alcune semplici regole per la corretta
manutenzione della caldaia ai fini della sicurezza, per la contabilizzazione del
calore e per risparmiare sulla bolletta ed
evitare sprechi di energia o multe per non aver rispettato le previsioni
di legge.
La regola numero uno riguarda la sicurezza, ovvero la corretta manutenzione
degli impianti, fondamentale per consumare e inquinare meno e per evitare
sanzioni. Infatti, un impianto ben regolato e ben manutenuto consuma e inquina
meno e chi non effettua la manutenzione prevista dal DPR 74/2013, rischia una
multa non inferiore a 500 euro. Utili indicazioni sono disponibili nella Guida
per l’esercizio, controllo e manutenzione degli impianti termici, realizzata
dall’ENEA nell’ambito delle attività di informazione e formazione del Ministero
dello Sviluppo Economico, in collaborazione con Unione Nazionale Consumatori,
Adiconsum, Assoclima, Assotermica, Confartigianato, Federconsumatori e il
mensile il TEST.
La regola numero due è applicare le valvole termostatiche, apparecchiature che
aprono o chiudono la circolazione dell’acqua calda nel termosifone e consentono
di mantenere costante la temperatura impostata, aiutando a concentrare il calore
negli ambienti più frequentati e a evitare sprechi. Il Decreto Legislativo
n.102/2014, che ha recepito la direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica,
rende obbligatoria l’installazione di sistemi di contabilizzazione e
termoregolazione e l’adozione di un determinato criterio di ripartizione dei
costi. Per evitare le sanzioni previste dalla legge è necessario mettersi in
regola entro il 31 dicembre 2016. Per maggiori informazioni: Vademecum
termoregolazione e contabilizzazione del calore.
Una terza regola riguarda il controllo della temperatura e l’uso dei
cronotermostati, dispositivi elettronici che consentono di regolare temperatura
e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si
è in casa. Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la
normativa consente una temperatura di 20 - 22 gradi, ma 19° sono più che
sufficienti a garantire il comfort necessario. Attenzione, inoltre, perché ogni
grado abbassato si traduce in un risparmio dal 5 al 10 per cento sui consumi di
combustibile. Altra regola importante è il controllo delle ore di accensione. Il
tempo massimo giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone
climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E” al via da
domani il massimo sono 14 ore.
Schermando le finestre la notte - chiudendo persiane e tapparelle o mettendo
tende pesanti - si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno. Inoltre è
opportuno evitare di apporre ostacoli davanti e sopra i termosifoni, in quanto
mettere tende o mobili davanti ai termosifoni o usare i radiatori come asciuga
biancheria disperde calore ed è fonte di sprechi. Inoltre attenzione a non
lasciare troppo a lungo le finestre aperte: per rinnovare l’aria in una stanza
bastano pochi minuti, evitando inutili dispersioni di calore. Altro ‘trucco’
semplice ma molto efficace per ridurre le dispersioni di calore è quello di
installare pannelli riflettenti tra muro e termosifone
Impianti di riscaldamento innovativi. Se l’impianto ha più di 15 anni, conviene
valutarne la sostituzione ad esempio con le nuove caldaie a condensazione, le
pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua
preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore
alimentata da un impianto fotovoltaico.
Usufruire degli ecobonus. Per gli interventi sulle caldaie è possibile usufruire
degli ecobonus del 65% per la riqualificazione energetica degli edifici e del
55% per quella del patrimonio edilizio. Altri interventi soggetti a detrazione
fiscale riguardano serramenti e infissi, pannelli solari, coibentazione e
coperture, schermature solari e, da quest’anno, anche la building automation,
vale a dire, l’insieme dei dispositivi multimediali per il controllo da remoto
degli impianti termici.