delle spose bambine
Sarebbero 700 milioni - Ogni 7 secondi
una bambina viene costretta a sposarsi – La denuncia dell’Unicef e di Save the
Children evidenzia anche la triste usanza della mutilazione dei genitali che
interessa attualmente circa 44 milioni di bambine sotto i 15 anni
di Magali Prunai
Al mondo attualmente ci sono 700 milioni di donne che si sono sposate ancora
bambine. Di queste, secondo i dati diffusi recentemente dall’Unicef, 70.000 sono
morte a causa di complicazioni da parto fra i 15 e i 19 anni. La probabilità
Secondo un Report presentato in questi giorni da Save the Children, ogni 7
secondi una bambina viene costretta a sposarsi e il fenomeno è in costante
aumento. Far sposare una bambina a un uomo adulto, oltre ad essere letteralmente
una pratica disumana, comporta per la minore seri problemi psichici e fisici.
Partorire, infatti, a 15 anni può far insorgere complicazioni nella madre e nel
bambino stesso, tanto che il tasso di mortalità infantile è elevato. Non solo,
il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmettibili come l’HIV è molto
più probabile.
Alla viglia della Giornata Mondiale delle bambine e delle ragazze Unicef, Save
the Children e Terre des Hommes hanno
denunciato
che nel mondo 30 milioni di bambine rischiano di subire mutilazioni genitali nel
prossimo decennio e che attualmente circa 44 milioni di bambine sotto i 15 anni
hanno subito tali pratiche. Nel
Report di Terre des Hommes viene stilata una triste classifica dalla quale
risulta che in Gambia il 54% delle minori di 14 anni sono state mutilate, così
come in Mauritiana e in Indonesia. Analizzando il fenomeno in numeri assoluti la
“capitale” delle mutilazioni è l’Egitto, con 27 milioni di vittime. Subito dopo
viene l’Etiopia, dato che fa riflettere come la pratica delle mutilazioni
genitali femminili non appartenga solo a un mondo estremista mussulmano visto
che l’Etiopia è un paese a maggioranza cristiana. Il Report di Terre des Hommes,
inoltre, denuncia come questa pratica riguardi anche l’Europa, circa 500 mila
donne hanno subito mutilazioni genitali e circa 180 mila sono a rischio. La ONG,
però, fa presente che questi sono dati del 2012 e che ogni Paese ha un metodo di
raccolta dati differente, per cui non sono necessariamente attendibili. Ciò che
emerge, comunque, di estremamente preoccupante è come questa pratica si stia
diffondendo negli Stati Uniti dove circa 513 mila minorenni avrebbero subito o
sarebbero a rischio di subire una mutilazione.
La comunità internazionale si è impegnata a mettere fine alle pratiche delle
spose bambine entro il 2030, anche se Save the Children ha precisato che ai
ritmi attuali nel 2030 avremo circa 950 milioni di bambine spose e un miliardo
nel 2050.
Dati allarmanti e spaventosi se non si interviene subito con azioni concrete,
più che con dichiarazioni d’intenti. È necessario intervenire nei Paesi più a
rischio portando strutture assistenziali e scuole. Solo attraverso l’istruzione,
infatti, si può quanto meno tentare di arginare il problema.
In un periodo in cui molte famiglie si lamentano delle troppe materie da
studiare e dei troppi compiti a casa pensare che in altre parti del mondo molte
bambine vorrebbero avere il problema della noia da studio fa riflettere
enormemente su come la civiltà si stia evolvendo nel modo peggiore.