DEPURATORI OVUNQUE

 L’ACQUA NON DEVE ESSERE PIU’ UN VEICOLO DI SCARICO RIFIUTI

 

 

di Pia Bassi

 

 

Jutka Csakany, Ungheria,  opere di natura depurata

 

Milano, Nosedo, Parco Vettabbia, 40° all’ombra, nessun odore. Nell’area del più grande depuratore d’Italia si è tenuto per tre giorni, dal 6 all’8 luglio 2016 la seconda edizione del Festival Internazionale dei Depuratori dove si è potuto godere delle installazioni artistiche costruite di fronte alle vasche di decantazione  ed ascoltare interessanti disquisizioni di ingegneri, tecnici e specialisti sulla depurazione delle acque reflue condotte nelle numerose enormi vasche dopo chilometri e chilometri di fognature. Queste acque nere qui convogliate sono prodotte da circa tre milioni di abitanti, in questo modo si assicura l’igiene del vivere quotidiano. Il Comune di Milano è leader europeo in questo settore e molti i paesi stranieri presenti al Festival. I 190milioni di metri cubi d’acqua reflua che viene depurata non deve essere un rifiuto ingombrante, ma deve  ritornare “risorsa” ed utilizzabile per l’agricoltura. Sono circa 90 le aziende agricole che utilizzano l’acqua pulita di Nosedo per coltivare riso e altri cereali. Purtroppo sono ancora molti i Comuni che non depurano, più del 60% dei fiumi e laghi lombardi non hanno acque di qualità.

Paride Ranieri, artista di Milano, presenta la sua installazione "Vita" , alberi incapsulati in attesa fi un futuro migliore.

 

E’ assolutamente d’obbligo che l’acqua sia di “buona” qualità ed intervenire dove mancano depuratori o dove essi siano non perfettamente funzionanti. Entro un secolo l’acqua che scorre allo stato naturale deve tornare pulita, anche con investimenti da parte dei cittadini. Per raggiungere questo obiettivo è necessario che tutte le aree inurbate abbiano depuratori. Per il 2050 le città si dovranno sviluppare senza utilizzo ulteriore di suolo vergine, quindi le Smart City saranno il futuro di un vivere sostenibile improcrastinabile. Nei corsi d’acqua non fluiscono solo le acque depurate, anche l’agricoltura pur con le dovute attenzioni nell’uso di fitofarmaci e allevamenti intensivi di bestiame, contribuisce all’inquinamento. Per questo motivo, l’acqua utilizzata per uso umano ed industriale deve ritornare in natura, pulita, potabile.

Il Festival Internazionale dei Depuratori è un progetto del Movimento Arte da mangiare- mangiare Arte, in collaborazione con il Depuratore di Milano Nosedo ed Utilitalia (www.artedamagiare.it), con il patrocinio del Parlamento Europeo, Regione Lombardia Assessorato alla Cultura, Comune di Milano, Corpo Consolare di Milano e Lombardia.

L’inaugurazione del Festival si è tenuto alla presenza dell’Autorità della regione Lombardia, del Sindaco e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, con i saluti di Roberto Mazzini, Presidente del Depuratore di Milano Nosedo, di Ornella Piluso, direttore artistico di Arte da mangiare mangiare Arte, di Vincenzo de Vera, vicepresidente del movimento. Nell’interessante seminario pomeridiano organizzato dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e Politecnico di Milano si è discusso di “Problematiche e prospettive nella depurazione delle acque reflue”.

Nei tre giorni molte le manifestazioni, oltre alle conferenze, come la creazione di arte in divenire ad opera di artisti stranieri: Roxana Castro, El Salvador; Jutka Csakany, Ungheria; Martina Goetze Vinci, Germania; Valentina Ki, Lettonia;  Gothy Lopez, El Salvador, Rocio Perez Vallejo, Messico; Fatemeh mousa Vand, Iran; Ania Demianovich, Bielorussia; Ali Nasser – Eddine, Libano.

Installazione disco colorato e specchi di Silvia Capiluppi : "Sto, specchio infinito", installazioni da lei realizzate Sri Eye/PIN/Specchi

 

Gli artisti autori delle grandi installazioni, che sono permanenti, sono così suddivisi: Depur-Art Lab Gallery, Grandi installazioni “Bellezza Etica”: Isabella Angelantoni Geiger, Silvia Capiluppi, Paolo Carnevale, Giovanni De Lucchi. Li Ding, Salvatore Fiori, Luciana Gallo, Claudio Gasparini, Elmar Giacummo, Vito Giacummo, Daniela Gorla, Isa Lavi Giacconi, Anna Mainardi, Abele Malpiedi, Silvio Manzotti, Aris Marakis, Lorenzo Marini, Elisabetta Morandi, Paride Ranieri, Jonathan Rodriguez, Franz Stahler, Studio Pace 10, Jang Sung An, Mariella Tabacco, topylabrys, Micaela Tornaghi, Monika Wolf.

Nel Boschetto del depuratore: piccole installazioni sul tema “Bellezza etica”, gli artisti: Antonella Besia, Franca Cantini, Fiorella Cicardi, Isa Locatelli, Carlo Malandra e Serena Rossi, Giosuina pria, Antonella Prota Giurleo, Maria Antonietta Rossi, Eugenia Serafini, Maria Cristina Tebaldi.

Ania Demianovich, Bielorussia, terzo anno accademia di Brera

 

In portineria: H2O”, mostra inserita all’interno del circuito “Le vie del Compasso d’oro” XXI Esposizione Internazionale della Triennale di Milano a cura di ADI Lombardia.

Palazzina: “Pugno di ferro, guanto di velluto” mostra della scultrice salvadoregna Roxana Castro. “Fonte”, installazione dell’artista Beba Stoppani. “Sfere di “Profumo d’artista per Depuratore”, installazione olfattiva dell’artista topylabris.

Conferenze “sull’Arte che sostiene la sostenibilità: l’Arte nei luoghi di lavoro”, a cura di:

Ornella Piluso, Direttore Artistico di DepurArt Lab Gallery: “l’Arte dentro un depuratore”.

Rolando Bellini, teorico del Movimento e professore di storia dell’arte presso l’Accademia di Brera : “Realtà artistiche all’interno dei luoghi di lavoro funzionanti, esperienze nazionali e internazionali”.

Mario Quadraroli, Naturarte: “Guardare l’arte…cercando di innovare. L’esperienza della Zucchetti Group di Lodi. Gli artisti Angelo Frosio e Claus Joans, due generazioni che si confrontano in una realtà aziendale che genera futuro”.

 

Le foto sono di Pia Bassi

Il Galileo