Martin Sodomka: “Come costruire un
motocicletta – storie di viti, dadi e bulloni” – Vallardi industrie grafiche ,
pp. 64, €14,50
recensione di Giuseppe Prunai
Dopo il successo di “Come costruire
un’auto”, Martin Sodomka, autore
ceco di libri per ragazzi, ci riprova con la motocicletta che i nostri tre Amici
meccanici, Annie, Bill e Christian, con l’aiuto di Fred e Tappetto, si cimentano
nella costruzione di una motocicletta. La loro è una sfida perché hanno appreso
che Jack lo Smilzo, l’antipatico capo della banda avversaria, si sta appunto
cimentando nella realizzazione di una moto. Come nel caso dell’auto, dopo
discussioni, litigi e battute frizzanti, i tre riescono a sfornare il veicolo a
due ruote. Intanto, Jack lo Smilzo lancia una sfida: una gara per vedere quale
sarà la moto migliore. I nostri amici, con la loro moto fiammante, scendono i
pista. Dopo le prove, la gara. Chi vincerà? Non ve lo diciamo. Leggete il libro
e lo saprete.
Ma se i nostri ragazzi riescono a stare per qualche ora senza PC. Tablet e Smartphone e dedicare qualche ora alla lettura, impareranno come funzionano i componenti di una moto: gli ammortizzatori, i freni, il carburatore. Particolare attenzione è dedicata all’impianto elettrico, al cosiddetto magnete che poi è un generatore di corrente elettrica che funziona in base agli effetti delle variazioni di flusso del campo magnetico in un conduttore. Leggere per sapere!
Testo ed illustrazioni sono di Martin Sodomka, 44
anni, (foto a sinistra) scrittore e illustratore, che vive nella Repubblica
Ceca. Questa non è la sua prima
esperienza nel settore dei libri tecnici nei quali trasfonde la sua personale
esperienza di restauratore della propria Skoda Octavia, e di una motocicletta.
Sodomka è anche un modellista e
questo suo hobby gli ha ispirato altri libri del tipo “Come si costruisce un
aeroplano” e “Come si realizza una
moto”. In questi libri,
inevitabilmente si spreca il linguaggio tecnico, ma ogni termine viene
spiegato in modo semplice e tutt’ altro che pedante. La versione italiana è di
Roberta Scrabelli.