Nobel 2015

Chi sono gli scienziati premiati

Il Nobel per la pace al “quartetto”

per il dialogo in Tunisia

 

di Irene Prunai

 

Fisica, chimica, medicina, letteratura, pace ed economia. Sono i premi più prestigiosi al mondo che dal 1901 ogni anno, nella prima metà di ottobre, vengono assegnati per celebrare le opere e le menti più brillanti che hanno portato “considerevoli benefici all’umanità”. Se ancora non fosse chiaro stiamo parlando del premio Nobel, istituito dall’omonimo chimico e industriale svedese noto anche per aver inventato la dinamite.

I vincitori di quest’anno dovranno spartirsi un considerevole assegno di 860mila euro. Il montepremi totale è infatti considerevolmente lievitato da 150.782 corone svedesi del 1901 a 8 milioni di corone svedesi di quest’anno. Ma non facciamone una mera questione di soldi e cerchiamo di conoscere un po’ più da vicino i protagonisti di quest’anno.

 

Medicina e fisiologia

Come consuetudine la medicina apre le danze. Quest’anno abbiamo ben tre protagonisti: William C. Campbell (a sinistra) e Satoshi Omura (a destra) “per le loro scoperte su una nuova terapia contro le infezioni causata da parassiti vermiformi” e Youyou Tu “per le sue scoperte su una nuova terapia contro la malaria”. Le motivazioni rese note dall’Accademia di Svezia recitano così: “Le scoperte hanno dato all’umanità la possibilità di combattere queste malattie debilitanti che colpiscono milioni di persone ogni anno. Sono incommensurabili le conseguenze in termini di miglioramento della salute delle persone e della riduzione delle loro sofferenze”.

Il microbiologo Satoshi Omura, nato in Giappone nel 1936, attualmente professore emerito alla Kitasato University, ha lungamente studiato un gruppo di batteri che vive nel sottosuolo. Ha sviluppato metodi originali per la coltura su larga scala di questi stessi batteri ed è riuscito ad analizzarne in modo particolarmente approfondito la loro attività contro i microrganismi nocivi. 

L’irlandese Wiliam C. Campbell, classe 1930, professore emerito alla Drew University ed esperto di biologia dei parassiti ha utilizzato il sistema di coltura messo a punto da Omura per studiarne l’efficacia. Egli ha in particolare dimostrato che un componente di queste colture era in grado di contrastare l’azione di alcuni parassiti degli animali domestici. Questo studio ha successivamente portato alla creazione di un composto in grado di curare gli essere umani affetti da infestazioni parassitarie.

Gli studi di Omura e Campbell risalgono ormai a diversi anni fa, ma tutti sappiamo che il riconoscimento dell’Accademia di Svezia arriva spesso in ritardo. Il caso più eclatante è quello di Youyou Tu, l’altra scienziata premiata quest’anno. Nata nel 1930 in Cina, è affiliata alla China Traditional Chinese Medicine ed è nota per le sue ricerche sulla terapia antimalarica risalente al 1967 e che ha portato alla scoperta dell’artemisina, attualmente il farmaco antimalarico più usato al mondo.

 

Fisica

Il Nobel per la Fisica quest’anno è stato assegnato al fisico giapponese Tataaki Kajita (a sinistra) e al canadese Arthur B. McDonald(a destra) per aver contribuito a una “rivoluzione” nel percorso di conoscenza del nostro universo.

Tra la fine degli anni novanta e l’inizio del duemila i due scienziati sono stati a capo dei progetti internazionali che hanno permesso di trovare i neutrini atmosferici e solari, di comprenderne meglio la natura e di stabilire che queste particelle fondamentali hanno massa.

 

Chimica

Lo svedese Tomas Lindhal (a sinistra) del Francis Crick Institute, l’americano Paul Modrich (a destra) dell’Howard Hughes Medical Institute e il turco Aziz Sancar (in basso, al centro) dell’Università del North Carolina si sono aggiudicati il premio per la chimica. Il riconoscimento è stato loro attribuito per gli studi sui meccanismi di riparazione del DNA tanto da essere noti in ambiente scientifico come coloro che hanno “creato la cassetta degli attrezzi per la riparazione del DNA. Gli scienziati sono infatti riusciti a stabilire in che modo una cellula, oltre a riparare il proprio DNA, possa mantenere al sicuro le proprie informazioni genetiche. Questi studi sono fondamentali per capire il funzionamento delle cellule viventi in modo da poter sviluppare nuove terapie, ad esempio contro il cancro.

 

 

Letteratura

Era a casa sua a stirare quando ha ricevuto la fatidica telefonata che la informava di aver vinto il premio Nobel per la letteratura. Così racconta la giornalista e scrittrice bielorussa Svetlana Aleksievich (a sinistra) che ha raccontato il dramma del regime Sovietico e il suo crollo. Nel 2000 lasciò il suo paese per sfuggire al regime di Lukashenko che l’accusava di essere un agente della Cia. Ha vissuto in Europa fino al 2011, quando ha poi fatto ritorno a Minsk. I suoi numerosi reportage hanno raccontato la fase finale dell’Unione Sovietica e il suo dissolvimento occupandosi di numerose vicende controverse.

Le motivazioni dell’Accademia di Svezia ci dicono che “la sua opera polifonica è un contributo al coraggio e al dolore dei nopstri tempi”.

Tra le sue opere ricordiamo “Preghiera per Chernobyl” e “Incantati dalla morte”.

 

Pace

“Tunisian national dialogue quartet” (foto sopra), ovvero il quartetto per il dialogo in Tunisia, per il “contributo offerto alla costruzione della democrazia dopo la rivoluzione dei gelsomini del 2011”. Ecco il Nobel per la Pace di quest’anno: un incoraggiamento al popolo tunisino e un esempio da seguire per altri paesi. Nato nell’estate del 2013, il quartetto è formato da quattro organizzazioni della società civile: il sindacato generale dei lavoratori Ugtt, il sindacato patronale Utica, l’Ordine degli Avvocati e la Lega Tunisina per i Diritti Umani.

È la prima volta che la Tunisia riceve un riconoscimento di questo calibro. Il premio, che verrà consegnato durante una cerimonia ufficiale a Oslo il 10 dicembre, è una grande vittoria per una democrazia ancora molto fragile la cui economia nei mesi scorsi è stata messa a dura prova dagli attentati del Museo del Bardo e della spiaggia di Sousse.

A differenza di altri paesi, la Primavera Araba in Tunisia ha portato va elezioni democratiche e pacifiche e, come fa notare il comitato per il Nobel, il Quartetto ha avuto un ruolo fondamentale per questo risultato.

 

Economia

Nato a Edimburgo nel 1945, Angus Deaton è docente di Economia e affari internazionali presso l’Università di Princeton dal 1983. I suoi studi si sono concentrati su tre aspetti dell’economia: in che modo il consumatore distribuisce la spesa sui diversi prodotti, quanto di ciò che guadagna la società viene speso e risparmiato, qual è il modo migliore per valutare il benessere e la povertà. In poche parole “per la sua analisi sui consumi, la povertà e il welfare”, questa la motivazione per essere stato insignito del premio all’economia.

Deaton ha realizzato un modello di “domanda quasi ideale” che è diventato uno standard mondiale per la valutazione di diversi parametri economici e serve a stimare come la domanda per ogni bene dipende dai prezzi di tutti i beni e dal reddito del singolo individuo. 

L’economista ha anche scoperto che oltre la soglia dei 75mila dollari la felicità delle persone non aumenta perché diminuiscono i desideri da appagare.

Il Galileo