EXPO Milano 2015- Università di Urbino
Una nuova figura professionale: il Narratore e selezionatore delle tipicità
italiane
di Giuditta Bricchi
Per migliorare la comunicazione sui
prodotti agroalimentari ed
enogastronomici di alta qualità del nostro Paese, a metà settembre, inizierà un
Corso di Alta Formazione, di sei settimane, promosso dall’Università di Urbino
(www.uniurb.it ). Il Corso La Terra
a tavola – Geologia e gusto: Narratore del gusto e della cultura, comunicatore
del benessere e selezionatore delle tipicità italiane
si propone di creare una innovativa
figura professionale, in sintonia con le tematiche di Expo Milano 2015.
La minestra di Michelangelo – La sua presentazione, a Milano, è avvenuta con una
conferenza stampa molto scenografica con cucina e piatti veri preparati sul
posto. A cucinarli sono stati i geologi dell’Università di Urbino che per
l’occasione si sono trasformati in chef, indossando il grembiule con la scritta
“ Terra a tavola”. I giornalisti hanno avuto
modo di gustare i cibi
preferiti da Michelangelo, come la minestra di farro, la
casciotta d’Urbino, l’olio e il pane, preparati come ai tempi del grande
artista, di cui si sono riscoperti, in territorio marchigiano,
i terreni da pascolo.
Geologi in cucina
Geologia e gusto – Rodolfo
Coccioni, docente di Geologia presso l’Università di Urbino e Direttore del
corso, spiega che “il nostro Paese
è ricco di prodotti agroalimentari ed enogastronomici di alta qualità che sono
tra i protagonisti della sua cultura. Questi prodotti sono indissolubilmente
legati alla Terra; quello che arriva sulla nostra tavola è strettamente legato
ad essa. Mangiamo determinati cibi e beviamo determinati vini provenienti da un
preciso luogo e territorio. Nella vita di tutti i giorni, dunque, ognuno di noi
ha la sua buona dose di Geologia!”
Narratore del gusto –“ I nostri prodotti buoni
meritano di essere raccontati bene - continua Coccioni -attraverso parole
che suscitino emozioni e rivelino la passione che l'artigiano del gusto ha
cercato di mettere nel suo prodotto. Il racconto è quindi un elemento
fondamentale, innovativo e promozionale.
Occorre saper raccontare al pubblico cosa c'è dentro il prodotto buono,
saper parlare della sua anima e del suo cuore per far parlare la mente e il
cuore prima che arrivi al palato, saper raccontare perché un prodotto buono ha
un valore così diverso da un altro simile e saper narrare la cultura e la
bellezza del luogo nel quale esso
nasce. Per essere credibile, il narratore del gusto deve saper raccontare non
solo i prodotti del proprio luogo ma anche quello degli altri luoghi.”
Struttura didattica del corso - Il corso si articola in
lezioni, teoriche e pratiche, e in visite guidate. I
temi trattati spaziano dagli
aspetti geologici e geomorfologici del territorio italiano alla
produzione agroalimentare ed enologica,
dall'analisi sensoriale dei prodotti allo studio della fisiologia del
gusto, dalla certificazione dei prodotti alla storia e alla cultura dei luoghi
di produzione, dall’agricoltura biologica alla comunicazione.
I prodotti agroalimentari ed enogastronomici di alta qualità
rappresentano un'eccezionale via d'accesso alle conoscenze tecnico-scientifiche
ed economico-sociali che sono alla base di un'equilibrata gestione e
valorizzazione del territorio.
Nuove figure professionali - Questo singolare corso di perfezionamento
rappresenta un progetto innovativo e virtuoso. Tutelando
salute, buona tavola,
sostenibilità, solidarietà,
natura e paesaggio, esso consente la
formazione di nuove figure professionali
a metà strada tra
divulgatori scientifici ed esperti di prodotti agroalimentari ed enogastronomici
di alta qualità, del gusto e della comunicazione. Solo se si produce
rispettando il territorio e le sue caratteristiche geologiche e
geomorfologiche si ottiene
qualità che, diventando specificità, si traduce poi
in unicità. Tale
consapevolezza insieme alle conoscenze
scientifiche correlate con i prodotti agroalimentari ed enogastronomici e
a un nuovo approccio al legame natura- cultura aprirà nuove prospettive ai
partecipanti al corso.
Prospettive occupazionali – “Il settore agroalimentare ed enogastronomico –
sottolinea Coccioni - ha un grande
presente e un grande futuro nel nostro Paese. Rappresenta un settore molto
dinamico sul
quale puntare in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando. La
nuova figura professionale che
andremo a formare con il Corso di Alta Formazione potrà avere ampie possibilità
lavorative con sbocchi nel settore dell'agroalimentare e del turismo
enogastronomico, della comunicazione delle produzioni, della ristorazione e
dell'hotellerie. Questa nuova figura professionale può essere la chiave per dare
senso alle aspettative occupazionali di tanti giovani.”
Valorizzare le 5T - Obiettivo del corso e` quello di valorizzare le cosiddette
5T (Tradizione, Tipicità, Territorio, Trasparenza, Tracciabilità), pensando ad
un “tavolo delle delizie” che ha sapore di futuro, ma che è perfettamente
coniugato con la forza della tradizione, migliorando la cultura del cibo e
valorizzando, da Nord a Sud, i gioielli della Terra e gli artigiani del gusto
che li creano. Con il connubio tra
natura e artificio, si imparerà a scoprire i tanti segni del
paesaggio-territorio. La storia dell'agricoltura delle diverse aree farà
comprendere la complessità organizzativa della struttura agraria. La selezione
delle tipicità avverrà in base alla qualità, all'unicità e all'autenticità delle
produzioni, tenendo però presente il rapporto prezzo- qualità e i principi di
sostenibilità.