Lo afferma uno studio della Stanford University

I gravissimi danni

dell’anidride carbonica

E’ necessario un intervento immediato

 

di Bartolomeo Buscema

 

Concentrazione media di CO2 nella troposfera nel 2010 (immagine "AIRS Carbon Dioxide" di Giorgiogp2 - Opera propria.) 

  

E’ fuori di dubbio che gli effetti del cambiamento climatico, in buona parte addebitabili all’azione dell’uomo, incidono negativamente sulla crescita economica, specialmente quella dei Paesi in via di sviluppo.

Tanti sono gli studi che negli anni scorsi hanno stimato monetariamente gli effetti negativi sull’economia di una tonnellata di anidride carbonica emessa in atmosfera. I valori medi globali di tali esternalità (tra cui una minore produzione agricola, gli effetti deleteri sulla salute, ecc.), si attestavano mediamente intorno ai 35 dollari per tonnellata di CO2 emessa.

Ora un recente studio , firmato da due ricercatrici della Stanford University, Frances Moore e Delavane Diaz, pubblicato sull’autorevole rivista scientifica  “Nature”, calcola che ogni tonnellata di CO2 emessa causi esternalità per 220 dollari. Un incremento monetario sei volte maggiore che sicuramente rallenterà il processo avviato di decarbonizzazione dell’attuale modo di produzione sia di elettricità sia di beni e servizi.

Si tratta di una notevole differenza di costo che trova una sua giustificazione nel fatto che, diversamente di altri lavori scientifici analoghi, nello studio della Stanford University sono stati calcolati gli impatti negativi del cambiamento climatico in termini di effetti permanenti di lungo periodo sul tasso di crescita economica. Impatti che sicuramente sono più marcati nei paesi caratterizzati da economie non di tipo industriale.

Lo studio si è avvalso di un complesso e affidabile modello  matematico di simulazione DICE (Dynamic Integrated Climate-Economy) che ha messo in luce proprio come il cambiamento climatico influenza non solo l'output economico in termini assoluti di una Nazione ,ma anche il suo tasso futuro di crescita. Una ragione in più per trovare , anche a livello politico ,soluzioni efficaci e a costi contenuti ,di mitigazione del clima. Il prossimo summit mondiale sul cambiamento del clima globale sarà tenuto il prossimo dicembre a Parigi. Nella capitale francese dovrà essere chiara la necessità, non più procrastinabile, di rimboccarsi  subito le maniche perché il costo dell’inazione potrebbe di gran lunga superare i costi, oggi più che mai necessari, d’intervento di mitigazione  e prevenzione degli effetti deleteri   del riscaldamento del nostro pianeta.

Il Galileo