Si chiama IXV lo shuttle europeo
Il riuscito lancio della navetta
affidato al nuovo vettore Vega
rilanciano l’Europa come potenza spaziale
di Giuseppe Prunai
Il nuovo vettore europeo VEGA
Presto l’Europa avrà il suo pace-shuttle, la sua navetta spaziale riutilizzabile
per voli in orbita bassa, l’ideale per il collegamento con la stazione spaziale
internazionale.
Si chiama IXV, ha più o meno le dimensioni di un’automobile: 5 metri di
lunghezza ed un peso di 2
tonnellate
circa. E’ stato lanciato l’11 febbraio scorso dalla base spaziale europea di
Kourou (Guyana Francese) con il nuovo vettore Vega (foto a sinistra) dal
quale si è separato a 348 km di quota. IXV ha proseguito la sua corsa fino ad
un’altezza di 413 km, poi è cominciata la discesa durante la quale sono state
effettuate le manovre di decelerazione che hanno portato la navetta dalla
velocità ipersonica a quella supersonica.
Il rientro in atmosfera è avvenuto a 120 km di altezza alla velocità di 7,5 km
al secondo. Una volta in atmosfera è sceso in volo planato, così come la navetta
americana, rallentato nella fase finale, da alcuni paracadute. E’ poi ammarato
in tutta sicurezza nell’Oceano Pacifico dove è stato recuperato dalla nave Nos
Aries.
Il volo è stato costantemente seguito dai centri di controllo dell’ALTEC di
Torino, di Libreville in Gabon e di Malindi in Kenia.
Attualmente IXV viene trasferito al laboratori dell’ESA per una ricognizione. I
primi risultati di questo volo si conosceranno fra circa un mese e mezzo.
Il successo della missione è stato possibile grazie al vettore Vega. Entrato in servizio nel 2012, questo lanciatore ha permesso di ridurre notevolmente i costi per trasferire in orbita bassa o in orbita polare satelliti scientifici o di osservazione della terra del peso fra i 300 e i 2.000 k.
Con il successo di IXV, l’Europa si riconferma a pieno titolo potenza spaziale e
potrà disporre, tra breve, di una navetta per trasferire in orbita bassa,
soprattutto nella stazione spaziale internazionale, materiali e, probabilmente,
in futuro, anche astronauti senza dover ricorrere a vettori di partner terzi.
Il
recupero del modulo IXV dopo l’ammaraggio
Con la NASA attualmente priva di navetta, e la Russia che sfrutta la situazione
offrendo passaggi dietro notevoli compensi, l’ESA viene ad assumere un ruolo
primario e strategico nelle attività spaziali anche perché, fra alcuni anni sarà
in grado di offrire noli a prezzi concorrenziali.