Notizie in pillole
*15 tonnellate di rifiuti raccolte sul K2 e sul Baltoro. Questi i
risultati della campagna 2014, promossa
da EvK2CNR e da Moncler, oggi insieme per il Parco del K2.
11.825 kg di rifiuti solidi, 3675 kg di rifiuti umani, 29 carcasse di animali,
615 portatori coinvolti: sono questi i numeri delle campagne Keep Karakorum
Clean e Keep K2 Clean 2014 promosse e organizzate da EvK2CNR sotto la
responsabilità di Maurizio Gallo, guida alpina e responsabile Pakistan di
EvK2CNR.
Le attività di raccolta, iniziate il 1° giugno e concluse il 1° di settembre,
sono state parte integrante del progetto K2 60 Years Later Expedition, la
spedizione alpinistica, scientifica e ambientale che il 26 di luglio, a 60 anni
dalla conquista italiana, ha visto Michele Cucchi e sei pakistani membri del
team, raggiungere la vetta del K2. La campagna di pulizia Keep Karakorum Clean,
che ha come obiettivo la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti abbandonati nel
corso degli anni sui campi alti del K2, è tra gli obiettivi, oltre a quelli
alpinistici e scientifici, della spedizione K2 60 Years Later. Dalla seconda
montagna più alta del mondo sono stati portati a valle oltre 500 kg di materiale
e 700 metri di corda.
*Riaperta la base italiana in Antartide "Mario Zucchelli" a Baia Terra Nova.
Prende così ufficialmente il via la XXX Spedizione antartica, impegnata nello
studio dei cambiamenti climatici, della contaminazione ambientale, della
glaciologia e nella sperimentazione di strumentazioni tecnologicamente avanzate.
Presso la Stazione Mario Zucchelli è atterrato un primo gruppo dell’ENEA, che
comprende il capo della spedizione Ing. Giuseppe De Rossi e 13 tecnici
specializzati, a cui si affiancano due ufficiali delle Forze Armate addetti alla
Sala Operativa, da tre piloti di elicottero neozelandesi, un medico e un cuoco.
La campagna si svilupperà sull’arco di quattro mesi (la conclusione è l’11
febbraio del prossimo anno) e vedrà impegnati complessivamente 170 tra tecnici e
ricercatori italiani e stranieri, in arrivo nelle prossime settimane. Le
condizioni di vita saranno particolarmente complesse, pur trattandosi di una
campagna estiva: infatti, le temperature medie
che si registrano lungo le coste antartiche, dove si trova la Stazione
Mario Zucchelli, variano da 0°C a -35°C, con 24 ore di luce.
*Un portale per le emergenze ambientali. Si chiama Medess-4ms il sistema online realizzato da Ingv e Cnr a supporto della gestione dei rischi marittimi e al rafforzamento della sicurezza in relazione all'inquinamento da idrocarburi nel Mediterraneo. Il progetto, iniziato a febbraio 2012, è finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso il Programma MED per una durata di tre anni e dal Dipartimento della Marina Mercantile del Ministero cipriota delle Comunicazioni e dei Lavori che coordina i lavori dei 21 partner mediterranei.
Il progetto contribuirà alla prevenzione dei rischi di inquinamento, alla
sicurezza marittima nonché alla tutela degli ecosistemi, e aiuterà le agenzie
operative competenti nell'attuazione delle direttive europee relative
all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni in caso di
eventuali violazioni, sostenendole nei piani di risposta alle emergenze con una
mappatura dei possibili rischi.
*Il Laboratorio di Chimica Ambientale del Centro di Ricerca ENEA di Portici
svolge, da circa due anni, studi geologici e rilievi geomorfologici sui reperti
dell’antico porto commerciale nell’area archeologica marina sommersa di Sinuessa
(Campania), città romana risalente
al III secolo a.C. Le indagini rientrano nell’ambito di una collaborazione
dell’ENEA con il Comune di Sessa Aurunca (Caserta) per la valorizzazione del
“turismo culturale” di questo tratto di costa del Golfo di Gaeta, dove le rovine
sommerse dell’antica città sono visibili nelle giornate di mare limpido.
Per la localizzazione dei manufatti antropici sommersi e delle formazioni di
pregio naturalistico sono state realizzate campagne marine ed ispezioni
subacquee con rilievi geomorfologici ed archeologici. In particolare, l’ENEA ha
utilizzato innovative tecniche di ricerca e rilievo subacqueo per la mappatura
dei fondali, che spesso si presentano torbidi, e delle antiche strutture
sommerse, per acquisire elementi utili elementi per comprendere le dinamiche che
hanno determinato lo sprofondamento di circa 10 metri delle strutture portuali e
di parte del banco roccioso antistante l’antica colonia romana.
*Il concorso di idee per la valorizzazione della prua dello yacht Elettra di
Guglielmo Marconi, attualmente ospitata nell'AREA Science Park di Trieste, ha il
suo vincitore in un team di studenti
del corso di laurea magistrale in Architettura dell'Università degli
Studi di Trieste: Andrea Marinò, Marco Schmid, Alexandra Deganutti e Matteo
Verazzi. A loro il premio di 1.000
euro dell'Associazione Culturale Onlus “Cinzia Vitale”, che ha ideato il
concorso in collaborazione con l'Università degli Studi di Trieste, oltre alla
pubblicazione on line dell’elaborato sul sito
www.vitaleonlus.it
Menzione speciale per l’originalità della proposta progettuale al secondo
classificato, Davide Capaldi, anch’egli studente di Architettura dell’Ateneo
triestino.
L’elaborato risultato vincitore del concorso, riservato agli studenti
universitari italiani frequentanti i corsi di laurea in Architettura, Ingegneria
navale, Comunicazione visiva e multimediale, Design, Pianificazione
paesaggistica, o corsi appartenenti alle Classi di lauree similari, ipotizza il
riposizionamento del relitto in una piazzuola a ridosso della strada di ingresso
del campus di Padriciano di AREA Science Park. La prua viene inserita in un
recinto poligonale (dodecaedro) in tensostruttura del diametro di 26 metri,
reinterpretazione della prima antenna verticale realizzata nel 1901 da Marconi
in Cornovaglia. All’interno del recinto il progetto prevede il posizionamento di
una stele commemorativa in pietra d’Aurisina sovrastata da un bassorilievo
bronzeo sul quale è raffigurata l’antenna romboidale inventata dal Premio Nobel
bolognese, impressa sulle vecchie monete da 100 Lire. Viene ipotizzata anche la
realizzazione di due padiglioni prospicenti la sede della prua con sale
espositive dedicate a reperti marconiani e percorsi di presentazione delle
attività del parco scientifico.
*8609,022 metri: è questa l’altezza del K2. Due metri in meno della quota
ufficiale – 8611 metri – riportata sulle carte, su web e nei libri ed effettuata
nel 1859 dal colonnello Montgomerie del Survey of India. La nuova misurazione,
effettuata nell’ambito della spedizione “K2 60 years later” supportata da
EvK2CNR coinvolgendo ricercatori e alpinisti pakistani e italiani, è la più
precisa mai effettuata. La misurazioni sono state effettuate anche ai campi
della via lungo lo Sperone Abruzzi dal campo base a campo 4, l’ultimo, situato
sulla spalla della montagna.