Innovazione e turismo

Eccellenze  del  Polesine,  terra di grandi fiumi

 

                                                                                                                                             

 

 

di Giuditta Bricchi   

 

Il parco del delta nella zona di Rovigo               

Oggi il Polesine coincide con la provincia di Rovigo.  Il  suo territorio pianeggiante di circa 1.800 km2,    delimitato dall’ Adige,  dal Po e dal Mare Adriatico, è stato disegnato e plasmato nei secoli dai corsi d’acqua. Fin dai tempi antichi il Po ha influenzato lo sviluppo del territorio, favorendo l’agricoltura, il trasporto e i commerci. Da tre millenni Rovigo e la sua provincia sono  crocevia di scambi culturali ed economici.  Gli antichi Greci ed i popoli del Baltico s'incontravano  nella grande pianura tra Adige e Po per scambiare ceramiche pregiate con  raffinati prodotti d'ambra. In epoche  successive,  gli Etruschi  portarono  nell’area polesana la lavorazione del bronzo , i Romani vi costruirono  strade ed accampamenti, i Dogi di Venezia e gli Estensi ne canalizzarono le acque per  navigarle e vi edificarono splendide dimore.

Territorio – Il Polesine  si espande costantemente verso est per effetto dei  sedimenti, che trasportati dai  fiumi  verso le foci, si depositano sul basso fondale del Mare Adriatico. La giacitura naturalmente depressa dell’area si è accentuata in seguito alle estrazioni  di metano attuate negli anni ‘50 e ‘60. Ampie porzioni del delta del Po sono ora al disotto del livello del mare. In queste aree  il delicato equilibrio tra terra e acqua è garantito da grandi opere di bonifica e da strutture di difesa, senza le quali ampie superfici sarebbero completamente sommerse. In queste zone  le acque di scolo vengono costantemente sollevate con idrovore  per essere  riversate nei canali. 

Ambiente - La risorsa per eccellenza della provincia di Rovigo è l’ambiente. La  presenza dei  maggiori fiumi italiani e di numerosi altri corsi d'acqua insieme al Delta del Po, zona umida tra le più importanti d’Europa,  caratterizzano l’area polesana in modo unico e straordinario. Negli ultimi anni  il Polesine si è aperto al turismo, poiché  la sua unicità e la sua fragilità sono risorse attrattive per i visitatori. Il fiume è  il protagonista assoluto del territorio, che può essere vissuto intensamente a piedi, in bicicletta, in barca, a cavallo.  Grazie ai numerosi attracchi fluviali si possono visitare  piccoli centri rivieraschi e fare soste in golene attrezzate. Indimenticabili sono i panorami, specialmente al tramonto. Nel Polesine c’è cultura e storia, testimoniata nei musei grandi e piccoli sparsi sul territorio, insieme ai palazzi storici, alle ville, alle opere custodite anche in piccole chiese di campagna e in luoghi poco frequentati.

Alloggi dei  pescatori

Sviluppo sostenibile -  Scelte di qualità e  tutela delle risorse ambientali  sono la base per uno sviluppo sostenibile del  territorio. Angelo Zanellato, presidente CONSVIPO ( Consorzio per  la Promozione del Polesine - wwwconsvipo.it  ) spiega che gli enti della Provincia di Rovigo, nel  promuovere il turismo, mirano  a qualificare dal punto di vista ambientale l'offerta turistica sulla base dei requisiti  formulati dalla Comunità  Europea,  fondati sui  principi di sostenibilità e di competitività delle imprese. Sono  in atto progetti e attività per favorire l'adesione da parte delle singole imprese e degli enti pubblici ai sistemi di certificazione ambientale comunitaria EMAS ( per le organizzazioni) ed Ecolabel ( per i prodotti e i servizi turistici).

Riconoscimento ambientale comunitario - EMAS (Eco-Management and Audit Scheme = Sistema comunitario di ecogestione e audit ) è uno strumento volontario proposto dalla Comunità Europea  al quale possono aderire le organizzazioni (aziende, enti pubblici, e così via ) per valutare e migliorare le proprie prestazioni ambientali e fornire al pubblico informazioni su una corretta gestione ambientale. Obiettivo primario dell’EMAS è contribuire alla realizzazione di uno sviluppo economico sostenibile all’interno dell’Unione Europea. Le organizzazioni registrate EMAS possono utilizzarne il logo e sono inserite in un elenco nazionale. Per ottenere (e mantenere) il riconoscimento EMAS, le organizzazioni devono sottoporre il proprio sistema di gestione ambientale ad una valutazione di conformità da parte di un Verificatore Accreditato, e far validare dal medesimo verificatore la Dichiarazione Ambientale relativa alla propria performance ambientale.

EMAS Polesine – Promosso da Comuni, enti ed istituzioni della Provincia di Rovigo, Emas Polesine ( www.emaspolesine.com ) si fa carico  della certificazione ambientale del sistema turistico  del Polesine e del Delta del PO per rilanciare il sistema turistico locale sulla base dei concetti di sostenibilità e di competitività delle imprese.  I promotori del progetto si sono dotati di una politica ambientale, che definisce le strategie e gli ambiti per lo sviluppo sostenibile del sistema turistico, e di un programma ambientale, cioè le azioni concrete per ridurre gli impatti ambientali delle attività che insistono sul territorio. Il progetto coinvolge e impegna al miglioramento tutti gli attori della filiera turistica:  enti locali ,  imprese turistiche,  imprese agricole,  servizi commerciali, servizi balneari e piccolo artigianato. Nel 2009 il territorio polesano ha ottenuto l'Attestazione EMAS da parte del Comitato Italiano Ecolabel e Ecoaudit.Turismo capofila dell’economia - Le caratteristiche del territorio del Polesine hanno favorito lo sviluppo di diversi settori produttivi e la presenza di imprese per lo più di piccole e medie dimensioni. Di grande rilevanza economica è la filiera del turismo, che a partire dal comparto strettamente turistico, coinvolge l’agricoltura, l’artigianato, il commercio e i servizi. Il settore turistico conta circa 70 strutture ricettive alberghiere (alberghi, ostelli, villaggi, campeggi), più di 12.000 posti letto nelle strutture ricettive extralberghiere, circa 1000 imprese collegate alla piccola ricettività e ristorazione, quasi 270 imprese agrituristiche. Inoltre nel territorio ci sono circa 6.800 imprese agricole,  più di 1600 imprese che si dedicano alla pesca e all’ittiocoltura, più di 5.000 imprese del piccolo e medio commercio e 2700 imprese artigiane nei comparti del manifatturiero.

L'isola Albarella

Economia  in sviluppo - Il  territorio della provincia di Rovigo è compreso nelle aree riconosciute dall'Unione Europea come destinatarie di fondi comunitari.  Grazie all’inserimento  nei programmi comunitari , il sistema delle imprese e le singole attività imprenditoriali possono disporre di agevolazioni finanziarie e fiscali a supporto dei programmi di investimento. Una cultura cosmopolita ha offerto in questi anni un ambiente favorevole agli investimenti nel Polesine da parte imprenditori sia locali  che  provenienti da altri Paesi. Le Istituzioni sono impegnate a semplificare gli adempimenti amministrativi e a realizzare iniziative e  progetti finalizzati a supportare le attività delle imprese.  Se nel passato la mancanza di adeguate infrastrutture, soprattutto viarie, ha inciso  sulla crescita economica, ora il territorio della provincia di Rovigo rappresenta l'area di sviluppo dei collegamenti tra l'Italia ed i Paesi dell'Est Europeo ed è attrezzato per svolgere un importante ruolo nello scambio delle merci tra l'Europa del Nord ed il Mediterraneo.

 Consorzio per lo Sviluppo del Polesine - Il Consorzio per lo Sviluppo del Polesine (CONSVIPO)  (www.consvipo.it), come spiega il Presidente Angelo Zanellato,  promuove lo sviluppo economico e sociale della provincia di Rovigo e opera per  far conoscere le opportunità del territorio. Nel passato l’attività si è incentrata nella gestione degli interventi comunitari, statali e regionali destinati all’area polesana. Ora l'iniziativa del Consorzio mira a promuovere   interventi a "Sistema", come la progettazione e il coordinamento del Patto Territoriale per l'Agricoltura e la Pesca di Rovigo. Nel "Progetto Impresa Rovigo-Europa"  il Consorzio è impegnato nel definire progetti e opportunità per consolidare relazioni sociali ed economiche tra il Sistema della provincia di Rovigo e realtà locali dell'Europa. Nel Programma Sud Est Europa  il  progetto più recente è APP4INNO.

Turismo nel Delta del Po - Il territorio del Polesine Delta Po è il luogo ideale per chi cerca il contatto con la natura, i ritmi lenti, la possibilità di sentire i profumi della terra e dell’acqua e i silenzi interrotti solo dal canto degli uccelli. Il Po si apre in tante braccia che racchiudono la più vasta estensione di zona umida protetta d’Italia, con una fauna che comprende più di 400 specie diverse, tra mammiferi, rettili, anfibi e pesci e  circa 380 specie di uccelli. Qui siamo  in una delle zone umide più importanti d’Europa con una flora e una fauna unici. Acqua, terra, lagune, valli da pesca, campagne coltivate, strade  si inoltrano in una distesa di territorio che in certi punti è immensa. Indimenticabili sono  le sacche, come quella di Scardovari, la più grande laguna del Delta, vastissimo specchio d’acqua compreso tra le foci del Po di Gnocca e del Po delle Tolle. Le oasi, come quella di Ca’ Mello, presentano un suggestivo ambiente naturale, ricco di specie vegetali differenziate e luogo di sosta e nidificazione per numerose specie ornitiche d’ambiente vallivo, come volpaca, poiana, albanella, falco cuculo, falco di palude, greppio, rondine  e tanti altri. Gli amanti del bird-watching non possono trovare un posto migliore.

Percorsi nella natura - Un’ottima guida per scegliere il percorsi turistici è il Portale Ufficiale del Turismo della Provincia di Rovigo ( www.polesineterratraduefiumi.it  ). Gli itinerari da fare a piedi, in bicicletta, in barca, a cavallo sono moltissimi e c’è solo l’imbarazzo della scelta: con tranquillità, senza fretta, lungo gli argini del Po, tra le ampie golene, come quella di Panarella o di Cà Pisani, e nei percorsi immersi nel verde, tra piccoli borghi, valli da pesca, campagne sconfinate e dune fossili (antico confine tra la terra e il mare).  In bicicletta, il grande fiume offre il meglio di sé: un luogo immenso e magico, ricco di paesaggi straordinari. Le escursioni in barca si fanno con comode imbarcazioni o anche con quelle dei pescatori che offrono ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino la loro attività. Così, ci si può lentamente addentrare tra la fitta vegetazione con le tipiche barche a fondo piatto, le uniche che consentono la navigazione nelle acque basse delle lagune, lungo i rami del fiume, dove regna il silenzio, rotto solo dal canto delle numerose specie di uccelli che qui vivono, in una natura libera e incontaminata.

Insalata di Lusia

 Offerta Agrituristica - Numerosi  e confortevoli sono gli agriturismi che si impegnano a mantenere un equilibrato rapporto con l’ambiente e ad offrire  una piacevole ospitalità in armonia con le tradizioni .  Gli agriturismi spesso sono ville padronali ristrutturate di nobili veneziani. Offrono gratuitamente il noleggio delle bici e dei cavalli e  organizzano escursioni con guide naturalistiche. Gli agriturismo sono aziende produttrici ed è quindi possibile acquistare direttamente i loro prodotti.

Prodotti tipici - I prodotti tipici polesani sono vere e proprie eccellenze, da provare in tante ricette tramandate di generazione in generazione. La capacità di mantenere inalterati nel tempo metodi di produzione e di lavorazione artigianali,  garantiscono ai prodotti le caratteristiche e le proprietà di alto livello  riconosciute dai marchi comunitari. Con il Riso del Delta del Po IGP (Indicazione Geografica Protetta), il Radicchio di Chioggia IGP, l’Aglio Bianco Polesano DOP (Indicazione Geografica Protetta) e con la Cozza di Scardovari si preparano piatti con sapori, profumi e colori straordinari, espressione della cultura e della storia del Polesine.

 

Aglio Bianco Polesano DOP –Questo prodotto si distingue per la sua forma regolare e compatta, il colore bianco lucente, il profumo delicato e l’aroma intenso. A renderlo speciale non sono soltanto il terreno alluvionale ricco di calcio, magnesio, fosforo, potassio, e le condizioni climatiche, ma anche il fattore umano, fatto di esperienza tramandata di padre in figlio. Con un progetto,  sviluppato dal Consorzio di Tutela dell’Aglio Bianco Polesano DOP, si sta introducendo un nuovo modello di confezionamento dell’aglio che possa incontrare la domanda dei piccoli nuclei familiari a livello nazionale ed internazionale.

Radicchio di Chioggia IGP – Tra i diversi tipi di radicchio, quello di Chioggia è il primo per superficie coltivata e per quantità di produzione.  Sono diffuse, in tutto il mondo,  tipologie che lo imitano ma non lo eguagliano. Il Radicchio di Chioggia IGP  ha un forte legame col suo territorio d’origine ed è garantito, dal 2008, dal marchio europeo. Esso è ottenuto esclusivamente da sementi autoctone tramandate e custodite dalle famiglie degli ortolani locali, che lo coltivano secondo un rigido disciplinare. Il Consorzio di Tutela del Radicchio di Chioggia IGP  cura la promozione del prodotto e  del territorio,  luogo d’incontro tra terra e mare, ricco di cultura e di tradizioni.

Il Radicchio di Chioggia

Insalata di Lusia  IGP – Questa  insalata ha un primato europeo assoluto: è la sola in Europa tutelata dal marchio IGP, ottenuto nel 2009. La sua storia è più che centenaria. Si iniziò a coltivarla nella prima metà dell’Ottocento, ma solo un secolo dopo  a Lusia decolla la produzione di ortaggi,  divenuta  un’importante attività agricola e commerciale. Le coltivazioni, viste dall’argine del fiume Adige, appaiono come una immensa opera patchwork, lavorata da abili mani. Nelle distese di insalata, ben tracciate e coltivate,   si alternano il verde di diverse  gradazioni degli ortaggi e il colore grigio sabbia della terra. Tra i campi sono presenti le case degli orticoltori, protette da siepi, abbellite da piante ornamentali e arricchite da alberi da frutta. E’ un paesaggio incantevole, tipico del Medio Polesine. Con il supporto del Consorzio di Tutela dell’Insalata di Lusia IGP, è in atto un progetto  mirato a innovare il processo di produzione,  di lavaggio e confezionamento del prodotto.

Riso del Delta del Po IGP – La coltivazione del riso nel Delta del Po iniziò nel 1400. Era  legata alla bonifica  del territorio in quanto permetteva di accelerare il proces­so di utilizzazione dei terreni salsi da destinare poi alla rotazione colturale, come testimonia una legge della Repubblica Veneta del 1594 . Il Riso del Delta del Po presenta una particolare sapidità legata alla sua produzione in aree salmastre,  un elevato tenore proteico, grande capacità di assorbimento e resistenza alla cottura. I terreni  del Delta del Po sono particolarmente fertili in quanto ricchi di minerali, so­prattutto di potassio, al punto da ren­dere inutile l’aggiunta di fertilizzanti potassici.

Prodotti ittici -La filiera dell'ittico, composta dalle attività della pesca professionale e da imprese che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti ittici, rappresenta una peculiarità dell'economia polesana. Nel Delta del Po  si è sviluppata oltre alla pesca professionale, la vallicoltura e la lagunicoltura che alimentano importanti mercati ittici (Pila, Scardovari, Porto Viro). 

Cozza di Scardovari - La cozza coltivata nella meravigliosa Sacca di Scardovari è piena, morbida, gustosa e più dolce di qualunque altra, grazie alla ricchezza di sostanze organiche e nutritive e alla bassa salinità delle acque della laguna. La raccolta è manuale e il prodotto è depurato nella zona di produzione attraverso un processo certificato che garantisce freschezza e qualità.

 Il Galileo