*Giornalisti. E’
scomparso Bruno Ambrosi, storico volto e storica voce della Rai. Iscritto
all’albo della
Lombardia
il 1º ottobre 1957, ha collaborato all’organizzazione e alla gestione della
nascita dei tre telegiornali della RAI: prima al TG1, poi dal 1976 al TG2 di
Andrea Barbato, infine a metà anni novanta al TG3 dove fu anche caporedattore,
oltre che inviato speciale in vari paesi di Europa, Africa e America Latina. Da
cronista ha seguito alcuni eventi famosi, come la strage del Vajont, la morte di
Enrico Mattei, il disastro di Seveso. Condusse negli anni settanta il rotocalco
televisivo AZ, un fatto come e perché, in onda il sabato sera.
Nella foto, Ambrosi mostra una targa che gli offrirono, alcuni anni fa, gli
amici di Articolo 21 il giorno del suo compleanno.
Nello stesso giorno, a Milano, si è
spento anche Antonio Velluto (81 anni). Giornalista Rai, già assessore del
Comune di Milano, impegnato nel sindacato dei giornalisti. Nel 1962 cominciò la
sua lunga
collaborazione con la Rai, dove ha lavorato come giornalista professionista fino
alla pensione. Nei primi anni della sua esperienza milanese, è stato una delle
anime del neonato Sindacato degli studenti lavoratori e ha fondato il Centro
italiano servizi sociali, attivo nella assistenza alle famiglie più bisognose.
Eletto nelle fila della Democrazia Cristiana per la prima volta nel 1970, è
stato per 4 anni assessore all'Edilizia pubblica, e per i successivi tre mandati
consigliere comunale di Milano. Ha poi fondato e presieduto il Consorzio
interregionale dei Comuni del bacino di utenza della Ferrovie Nord. Tra i
fondatori della componente di Impegno Sindacale, è stato consigliere
nell'Associazione lombarda dei giornalisti e membro della Giunta e del Consiglio
della Federazione nazionale della stampa italiana. E' stato uno dei fondatori
della Federazione europea dei giornalisti nell'ambito della Federazione
internazionale. Infine, per 6 anni, è stato segretario generale del Circolo
della Stampa di Milano.
*
Importante novità dal Parlamento: per chi esercita abusivamente la professione
di giornalista è in arrivo una condanna penale più “pesante”, carcere compreso.
Stanno infatti per scomparire le attuali blande sanzioni per i redattori e
collaboratori abusivi non iscritti all'Albo. Oggi infatti l'articolo 348 del
Codice penale prevede che "chiunque abusivamente esercita una professione, per
la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato, è punito con la
reclusione fino a 6 mesi o con la multa da 103 a 516 euro". Ciò significa che ce
la si può cavare facilmente con una multa abbastanza ridotta senza mai rischiare
praticamente il carcere, in quanto la reclusione è alternativa alla sanzione
pecuniaria.
Ma il 3 aprile scorso il Senato ha invece deciso di invertire rotta, inasprendo
radicalmente le pene previste in caso di violazione dell'articolo 348 del Codice
penale in tema di esercizio abusivo di una professione e cancellando la sanzione
del carcere alternativa alla multa, in quanto le due sanzioni saranno entrambe
cumulabili.
Questo è il nuovo testo dell'articolo 348 del Codice penale in tema di esercizio
abusivo di una professione, approvato a Palazzo Madama: «Chiunque abusivamente
esercita una professione, per la quale è richiesta una speciale abilitazione
dello Stato, è punito con la reclusione fino a 2 anni e con la multa da 10.000
euro a 50.000 euro. La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la
confisca delle attrezzature e degli strumenti utilizzati».
*L’idrogeno può essere prodotto in maniera sostenibile grazie a tecnologie
innovative che permettono di utilizzare anche i combustibili fossili, e a tale
scopo l’Unione Europea promuove specifiche azioni nell’ambito del Programma:
“ENERGY - New generation high-efficiency capture processes” del 7° Programma
Quadro.
Con riferimento a questo Programma, l’ENEA coordina il progetto “ASCENT –
Advanced Solid Cycles with Efficient Novel Technologies”, il cui obiettivo è la
produzione sostenibile di idrogeno da carbone e metano.
In particolare, il progetto ASCENT propone tre tecnologie per la
produzione di idrogeno e la “decarbonizzazione” di gas combustibili contenenti
carbonio (monossido di carbonio o metano), attraverso
la separazione della CO2 ad alta temperatura con l’utilizzo di speciali
sistemi di assorbimento. In questo modo si ottengono soluzioni tecnologiche più
efficienti ed economiche di quelle ottenibili a temperature più basse.
*L’ENEA presenta “Spazia”, prototipo di microcar ibrida da città, a “Villa Ada
Smart Camp”, il parco urbano dedicato all’innovazione tecnologica e culturale
nato all’interno di “Villa Ada - Roma Incontra il Mondo”, la manifestazione
dell’Estate Romana, giunta quest’anno alla ventunesima edizione.
Il veicolo, che si avvale di un motore ibrido messo a punto presso il
laboratorio Veicoli a basso impatto ambientale dell’ENEA, è in grado di
viaggiare in modalità tradizionale, elettrica e ibrida. Ciò è possibile in
quanto nella microcar è installato un gruppo propulsivo consistente in un motore
diesel commerciale modificato con l’aggiunta di un motore elettrico sulla
puleggia condotta del variatore di giri. Inoltre il prototipo integra un piccolo
sistema di accumulo con batterie al litio che occupa lo stesso spazio dei motori
tradizionali, rendendoli quindi intercambiabili.
Tali innovazioni consentono alla vettura di migliorare le prestazioni in ibrido,
di abbattere i consumi anche in conseguenza del fatto che l’impiego dell’energia
elettrica per la trazione risolta molto economico, di ridurre le emissioni di
Co2 nell’atmosfera e di viaggiare in modalità completamente elettrica. Le
principali caratteristiche di “Spazia” consistono in un motore termico
bicilindrico a gasolio in alluminio da 440 cc, 4 kW, iniezione diretta common
rail, raffreddamento a liquido, generatore elettrico sincrono a magneti
permanenti da 48 V, 3 kW e batterie polimeriche agli ioni di litio nichel
cobalto manganese da 88 V, 40 Ah.
*Oltre cinquanta ricercatori collegati in videoconferenza dalle due sponde
dell’Atlantico, cinque tavoli tematici e decine di “best practice” condivise.
Sono i numeri del gruppo di lavoro Italia-Usa su Scienze della terra e risorse
naturali che si è riunito al Ministero degli Affari Esteri nell'ambito del piano
di cooperazione scientifica e tecnologica tra Roma e Washington. Obiettivo:
condividere attività di ricerca e sperimentazione a carattere multidisciplinare
per assicurare lo sviluppo di conoscenze e metodologie, così come definito
nell’Action Plan allegato alla Dichiarazione congiunta Italia-Stati Uniti per
gli anni 2014-2015, firmata lo scorso 13 dicembre a Washington.
Tra gli enti di ricerca coinvolti, oltre l’Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia (Ingv) e l’U.S. geological survey (Usgs) i due capofila
dell’iniziativa, erano presenti il
Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Agenzia spaziale italiana (Asi),
l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico
sostenibile (Enea), l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), l’Istituto
superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e, da parte
americana, la National aeronautics and space administration (Nasa), il National
oceanic and atmospheric administration (Noaa), il Department of energy (Doe).
I relatori italiani e statunitensi - collegati in videoconferenza dal Ministero
degli Esteri, dall’Ambasciata italiana a Washington e dai rispettivi
dipartimenti - hanno potuto fare il punto sui progetti congiunti, definendo per
ognuno di essi le linee d’azione per il futuro.
*L’Accademia dei Lincei ha assegnato il Premio Feltrinelli di 250 mila euro alla
popolazione di Lampedusa. “La piccola popolazione dell’Isola – si legge tra
l’altro nella articolata motivazione - ha affiancato e integrato in modo
esemplare e con disinteressato slancio le organizzazioni dello Stato. Si pensi
che nel solo 2013 sono passati per Lampedusa immigrati, a volte, come tra marzo
e aprile 2011, più numerosi degli stessi residenti.
Il Centro di accoglienza e le altre strutture pubbliche non sempre hanno
retto l’urto, ma la popolazione civile, in piena intesa con corpi dello Stato
(Marinai, Guardia Costiera, Forze dell’ordine) operanti davvero bene
meritamente, ha spesso sopperito alle mancanze dimostrando una generosità senza
limiti. Nessuno si è chiesto quale
fosse il colore della pelle o la nazionalità o la religione dei migranti ai
quali donava cibi o abiti, che accoglieva nelle proprie case: erano uomini,
donne, bambini che avevano urgente bisogno di aiuto.
Questa è una impresa collettiva stupefacente, perché spontanea, che
costituisce a suo modo, senza dubbio, ‘una impresa eccezionale di alto valore
morale e umanitario’, come recita la dizione del Premio Feltrinelli.
Poiché non si tratta dell’attività di una organizzazione identificabile
ma di gruppi spontanei di singoli cittadini e di famiglie, il Premio – conclude
la relazione - viene destinato all’istituzione che li rappresenta tutti, il
Comune di Lampedusa”.
*Presentata in una conferenza a Trieste una nuova Fondazione ITS dedicata alla
formazione di tecnici esperti
nell’area delle nuove tecnologie della vita. Suoi soci fondatori sono l’Istituto
tecnico statale “Alessandro Volta” di Trieste, istituto scolastico di
riferimento, la Provincia ed il Comune di Trieste, TBS Group, AREA Science Park,
Università degli studi di Trieste, Elettra Sincrotrone Trieste, organismi
internazionali come il Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e
Biotecnologie – ICGEB. Autorizzata
dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia lo scorso aprile, viene inoltre
sostenuta da Camera di Commercio di Trieste, Fondazione CRTrieste,
Aziende ospedaliere di Trieste e di Pordenone,
Unicredit e da diverse aziende operanti nel settore.
La Fondazione ITS aprirà i battenti
nel mese di novembre all’interno di AREA Science Park, che ha destinato un
importante investimento all’allestimento di un
LaBoratory for advanced Technology in Healthcare Repair training and
Education - LAB3, il primo a livello europeo specificamente finalizzato alla
formazione di tecnici delle apparecchiature biomedicali. Il laboratorio,
progettato per riprodurre fedelmente un ambiente ospedaliero, permetterà di
simulare in modo straordinariamente realistico le diverse necessità di
intervento di manutenzione degli
impianti o di realizzazione di prodotti software e diagnostici per il settore
biomedicale, operando nel rispetto dei vincoli e dei protocolli ospedalieri.
. Per maggiori informazioni: I.T.S. Alessandro Volta, tel. 040.54981
info@volta.ts.it www.volta.ts.it;
AREA Science Park, tel. 040.375.5160 innovationcampus@area.trieste.it
www.area.trieste.it/ITS .