La prevenzione del cancro
fra i temi del meeting di Lindau
dal nostro inviato Luisa Monini
Non è come raccontarlo né scriverlo, il Meeting annuale dei Nobel Laureate
di Lindau andrebbe vissuto in prima persona per poterne assorbire tutto
il potenziale rivoluzionario che lo contraddistingue dagli altri eventi
scientifici internazionali. Sei giorni, dal 29 giugno al 4 luglio, durante i
quali circa 600 giovani ricercatori, arrivati da ogni parte del mondo e dopo
severe selezioni, hanno dialogato e si sono confrontati con 38 Premi Nobel sui
temi più dibattuti della Medicina e Biologia e della ricerca di base e
applicata.
Luisa Monini con Françoise Barré Sinoussi
Val qui la pena di sfatare il mito dello scienziato con la testa perennemente
tra le nuvole e con interessi totalmente diversi da quelli dei comuni mortali.
Basta seguire i lavori di Lindau, per capire che tutta la scienza trasferita ai
giovani deriva da una profonda conoscenza ed
interesse per l’uomo, per il suo futuro e per quello del mondo. Alcuni
esempi, assai pratici e di comprensione comune. Harald zur Hausen, Nobel per la
Medicina nel 2008 per aver scoperto la relazione esistente tra il virus del
Papilloma umano e il cancro del collo dell’utero e per aver concepito il primo
vaccino anti tumorale. Il Nobel, quest’anno, nella sua conferenza, ha parlato
delle infezioni (virali, batteriche, parassitarie) attualmente ritenute
responsabili del 20% dei tumori nell’uomo e, in particolare, ha presentato il
suo lavoro sull’epidemiologia geografica del cancro del colon-retto che parrebbe
avere una maggiore incidenza nelle regioni con un alto tasso di consumo di carne
bovina. I paesi con una dieta povera di carne come l’India o dove si consuma
preferibilmente carne di agnello o di capra, come in alcuni paesi arabi,
mostrano infatti bassi tassi di cancro del colon-retto. In Cina, dove si
utilizza soprattutto carne di maiale, il tasso di incidenza del cancro colon
rettale ha valore intermedio. In Giappone e in Corea, con l’inizio delle
importazioni su larga scala di manzo e maiale dopo la seconda guerra
mondiale e dopo la guerra di Corea, si è registrato un forte aumento
dell'incidenza del cancro del colon-retto. Il consumo di carne poco cotta
(shabu-shabu, yukhoe coreano e yukke giapponese) è diventato molto popolare in
entrambi i paesi. I dati disponibili sono compatibili con l'interpretazione che
uno o più virus bovini termoresistenti potenzialmente oncogeni (polioma-,
papilloma-o un virus a DNA a singolo filamento) possano contaminare le
preparazioni delle carni e quindi portare a infezioni latenti del colon-retto.
Esposizioni precedenti, concomitanti o successive alle sostanze chimiche
cancerogene derivanti dalle procedure di cottura comporterebbero un aumento del
rischio del cancro in sinergia con queste infezioni. Il messaggio finale è che
l'identificazione degli agenti infettivi potenzialmente oncogeni potrebbe avere
importanti ricadute per la prevenzione, l'identificazione delle persone a
rischio e la terapia di uno dei tumori umani più frequenti.
Ada E. Yonath, Nobel per la Chimica 2009 per i suoi studi sulla struttura e
sulla funzione dei ribosomi ha parlato di cosa si sta facendo per andare verso
il controllo specie-specifico della resistenza dei batteri agli antibiotici. Di
fatto i ribosomi dei batteri sono destinati a diventare gli obiettivi più
importanti di farmaci dal meccanismo d’ azione assolutamente innovativo.
Aaron Ciechanover, Nobel per la Chimica 2004 per le sue scoperte sulla
degradazione proteica in un periodo nel quale le proteine si pesava solo a
sintetizzarle senza preoccuparsi di dove andassero a finire, nella sua
conferenza ha parlato della rivoluzione della medicina personalizzata e delle 4
P che la contraddistinguono nel suo passaggio dalla vecchia medicina
“one size fits for all“ a quella
Personalizzata, Preventiva, Predittiva e Partecipativa dei nostri giorni. “Non
possiamo impadronirci delle
malattie e dei bisogni
altrui “ ha detto il Nobel “ogni malato deve piuttosto essere coinvolto in prima
persona nelle cure che gli vengono proposte e, soprattutto, deve essere libero
di accettarle così come di rifiutarle”.
Nella sua conferenza Ciechanover ha sottolineato che anche se oggi, grazie agli
avanzamenti della transcriptomica, proteomica e metabolomica, si è in grado di
conoscere in breve tempo il profilo genetico di una persona con il suo RNA, le
sue proteine e i suoi più piccoli metaboliti,
tuttavia la conoscenza del libro della propria vita è una realtà che va
valutata a fondo per le importanti implicazioni personali, famigliari, sociali,
etiche, ed economiche che la stessa comporta.
La 64a edizione del Meeting dei Nobel Laureate si è conclusa sull’ Isola di
Mainau con una tavola
rotonda
dal titolo "La scienza per il bene dell'umanità" alla quale hanno partecipato
Françoise Barré-Sinoussi- Premio Nobel per la Medicina nel 2008 per la scoperta
del virus HIV, Brian Schmidt- Premio Nobel per la Fisica nel 2011 per la
scoperta dell'espansione accelerata dell'Universo, Georg Schütte- Segretario di
Stato presso il Ministero federale tedesco dell'Istruzione e della Ricerca e
Charles Mgone, Direttore dell’ EDCTP ( Partnership per gli studi clinici dei
paesi europei e in via di sviluppo). Il dibattito è stato moderato da Geoffrey
Carr, redattore scientifico del settimanale britannico "The Economist".
In considerazione delle differenze culturali, economiche e politiche tra i paesi
industrializzati e quelli in via di sviluppo, tutti i relatori hanno convenuto
che la salute globale è una mission che richiede una forte sinergia tra il mondo
della scienza, quello dell’industria e quello della politica. In questa
occasione è stato più volte rimarcato che la ricerca di base è “ alla base”
della scienza applicata e che, nonostante i tempi lunghi che spesso richiedeva
sostenuta a tutti i costi.
A tal proposito il biofisico tedesco
Erwin Neher ha sottolineato che i benefici di molti risultati della ricerca non
sono sempre immediatamente evidenti: "I risultati della ricerca per la quale io
e Bert Sakmann abbiamo ricevuto il
Premio Nobel nel 1991 (per aver inventato la tecnica di patch clamp per lo
studio dei canali ionici nella cellula) non sembravano fossero particolarmente
rilevanti per applicazioni mediche in un primo momento. Ora però è chiaro che
molte malattie ereditarie sono dovute a mutazioni dei canali ionici nelle
membrane cellulari che abbiamo studiato. Una varietà di farmaci per il
trattamento del diabete di tipo 2, per l’ ipertensione, l’ aritmia cardiaca, la
fibrosi cistica e anche i sintomi della malattia di Alzheimer, sono basati su
questa conoscenza".
Nel suo discorso di chiusura, la contessina Bettina Bernadotte af Wisborg,
presidente del Council per il Nobel Lindau Laureate Meeting, ha sottolineato che
il dialogo intergenerazionale e interculturale è la chiave di volta per il
trasferimento delle conoscenze a livello mondiale, per il bene dell’ umanità.
Per saperne di più visita il sito web:
www.lindau-nobel.org