NOTIZIE IN PILLOLE

 

 

*In questa foto, scattata dal satellite Sentinel-1° dell’Agenzia spaziale europea, il lago di Costanza in Europa centrale. Il lago è formato dal Ghiacciaio del Reno durante l'ultima era glaciale, si estende su una superficie di circa 540 kmq ed è una fonte importante di acqua potabile per la Germania sud-occidentale.

Il lago ha coste in tre paesi: Germania a nord, la Svizzera a sud e l'Austria alla sua estremità orientale. Nel corso del corpo idrico, tuttavia, non ci sono confini, perché non c'è un accordo giuridicamente vincolante fra i paesi finitimi.

In basso a destra, possiamo vedere dove il fiume Reno scorre nel lago da sud, che poi esce dal lago a ovest (a sinistra). Questo e altri fiumi trasportare sedimenti dalle Alpi, si estende la costa e diminuendo la profondità dell'acqua del lago.

Le piste di Aeroporto di Friedrichshafen in Germania sono visibili nella parte destra dell'immagine. Il Museo Aviation & Aerospace si trova nelle vicinanze.

Questa immagine è stata acquisita il 10 maggio in “modalità interferometrica andana larga” e in doppia polarizzazione.

Lo strumento radar raccoglie informazioni in impulsi radar orizzontali o verticali. I colori sono assegnati secondo il tipo di oggetto ripreso. In questa immagine, gli edifici in genere compaiono rosa, mentre vegetazione è verde. Le aree con bassa riflettività in tutte le polarizzazioni appaiono molto scuro, come l'acqua.

Anche se è ancora in corso la calibrazione di Radar Sentinel-1°,  dopo il lancio nell’ aprile 2014, le immagini iniziali come questa ci danno una dimostrazione di ciò che questa missione fornirà per il programma di monitoraggio ambientale Copernico Europa.

 

 

*Presso il Centro ENEA Trisaia è in funzione TyGRe, un impianto prototipo che permette di sperimentare un processo innovativo di recupero dei pneumatici fuori uso (PFU). Si tratta di un impianto in grado di trattare 20 chilogrammi all’ora di pneumatici a fine vita,  che costituiscono dei rifiuti ingombranti ed inquinanti, da cui ricavare energia e materiali ad alto valore aggiunto. L’impianto è stato realizzato nell’ambito del progetto europeo TyGRe, coordinato da ENEA.

Ogni anno nel mondo quasi 1 miliardo di pneumatici vengono dismessi e la quantità è in costante crescita; solo nell’UE sonocirca 350 milioni.

Da questo processo si ottengono due prodotti principali:

-        un gas ricco in idrogeno, metano e monossido e biossido di carbonio, utilizzabile per scopi energetici;

-        il carburo di silicio, un materiale ceramico di elevato valore commerciale che trovaun ampio  impiego in diversi settori industriali, superando i limiti costituiti dall’elevato costo delle materie prime e dei processi di sintesi. Le applicazioni riguardano principalmente i seguenti settori: l’elettronica (dispositivi ad alta potenza, alta frequenza e alte temperature), l’aerospaziale (schermatura termica), l’automobilistico (sistemi frenanti) eil siderurgico (fabbricazione acciaio).

Per approfondimenti: www.tygre.eu

*Osservato il “big-bang” della luce che si trasforma in elettricità. Un film svela in tempo reale i primissimi istanti della conversione della luce in corrente elettrica in una cella fotovoltaica organica. Lo studio, condotto dall'Istituto nanoscienze e dall'Istituto di fotonica e nanotecnologie del Cnr, è pubblicato su Science

*Come inizia il processo di trasformazione della luce del sole in corrente elettrica in una cella solare organica? La risposta arriva da gruppo di ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) che ne ha realizzato un filmato in tempo reale, su una scala senza precedenti: milionesimi di miliardesimi di secondo. Lo studio, condotto dall'Istituto nanoscienze del Cnr a Modena (Nano-Cnr) e dall’Istituto di fotonica e nanotecnologie (Ifn-Cnr) a Milano, dimostra che i primissimi istanti della foto-conversione sono governati dalla natura quantistica di elettroni e nuclei, coinvolti in oscillazioni coerenti in tempi ultra-veloci. La ricerca, pubblicata sulla rivista 'Science', è condotta in collaborazione con Politecnico di Milano, Università di Modena e Reggio Emilia e con colleghi tedeschi, francesi e spagnoli.

Più economiche e versatili dei rigidi pannelli solari al silicio, le celle solari organiche vengono indicate tra le tecnologie chiave per la produzione sostenibile e pulita di energia rinnovabile. “Al loro interno sono presenti dei polimeri che assorbono la luce mettendo in movimento elettroni”, spiega Carlo Andrea Rozzi di Nano-Cnr, “e delle macro-molecole formate da 60 atomi di carbonio, note come Fullereni, che raccolgono carica elettrica. Ci siamo proposti di capire come si innesca tra le due molecole il trasferimento di elettroni che dà luogo alla corrente”. “Un fenomeno che avviene a velocità talmente sbalorditive da renderlo fino ad ora sperimentalmente inaccessibile”, aggiunge Giulio Cerullo del Politecnico di Milano e di Ifn-Cnr. “Ora, finalmente, siamo in grado di osservarlo e catturarne i singoli fotogrammi grazie a flash di luce laser ultraveloci, una tecnologia sviluppata presso il Dipartimento di fisica del Politecnico”.

Per studiare cosa accade in un tempo di poche decine di femtosecondi (milionesimi di miliardesimo di secondi!) i ricercatori hanno combinato gli esperimenti di spettroscopia laser ultraveloce, coordinati da Giulio Cerullo, con una serie di simulazioni al calcolatore, coordinate da Carlo Andrea Rozzi. “Abbiamo simulato la dinamica del trasferimento di elettroni tra polimero e fullerene tenendo conto della natura quantistica della materia”, spiega Elisa Molinari, fisica dell'Università di Modena e Reggio Emilia e direttrice del polo modenese di Nano-Cnr. “Il filmato che otteniamo è sorprendente. Calcoli ed esperimenti indicano che il big-bang dell’intero processo di fotoconversione avviene grazie all’oscillazione coordinata di elettroni e nuclei atomici, un comportamento che i fisici chiamano coerenza quantistica, senza il quale non si darebbe avvio al trasferimento di carica e non si otterrebbe nessuna corrente elettrica. Crediamo che questi risultati potranno guidare la costruzione di nuovi materiali artificiali capaci di convertire la luce solare in energia con la massima efficienza”.

Il Galileo