Scie comiche e muggiti di bufale

Gas di scarico dei jet

e assurde teorie complottiste

Nel nostro paese, quelle che i piloti chiamano, con un tocco poetico  “le chiome di Berenice”,  sono messe sotto accusa da tutti quei personaggi che quando facevano i comici prendevano in giro i complottisti, ma quando son diventati politici hanno iniziato a ridere dei disinformatori

 

 

 

di Irene Prunai

 

 

È difficile resistere al muggito di una bufala, è come il canto di una sirena che spinge a tuffarsi nel mare del complottismo e della disinformazione. Per fortuna ogni tanto qualcuno cerca di gettare un salvagente di razionalità e di indagine scientifica. Ma cercare di far ragionare le persone è un’impresa assai ardua. Il web, da sempre, è un fantastico mare di bufale natanti tenute a galla dal così detto complottista.

Complottista? Chi era costui?

Il complottista altri non è che una persona che crede alle cospirazioni. Ma la definizione nuda e cruda è alquanto riduttiva. Il complottista o cospirazionista è una persona convinta che i maggiori avvenimenti mondiali, dalla storia all’economia, per non parlare delle scienze, siano frutto di un complotto organizzato e gestito da misteriosi gruppi di controllo del nostro pianeta che vogliono decidere il destino e il futuro del mondo. Non voglio negare l’esistenza di alcuni complotti, del resto tutti sanno della cospirazione per uccidere Giulio Cesare o dell’operazione Valchiria, purtroppo fallita, per far fuori Hitler o di tante vicende poco chiare che affollano la storia italiana. Quel che appare impossibile da credere è che l’intera nostra realtà sia un’unica grossa cospirazione. Se così fosse allora il noto film Matrix dovrebbe essere il nostro nuovo Vangelo. Le teorie dei complottisti sono opere incompiute, pure e semplici supposizioni che farebbero rabbrividire il più mediocre degli scienziati. Una buona dose di assenza di prove, nessuna evidenza documentata, il tutto condito da un fiume di paroloni pseudoscientifici per far sembrare il piatto una vera e propria teoria scientifica. Con la teoria del complotto si cerca di spiegare qualsiasi cosa di difficile comprensione. Così ogni avvenimento ha il suo bel complotto. Il viaggio sulla luna è un complotto della Nasa, la cura per il cancro e i vaccini sono una cospirazione delle case farmaceutiche, le scie chimiche sono un immenso progetto mondiale per il controllo delle menti.

Tra tutti i complotti, teoremi o blaterazioni di vario genere, quella delle scie chimiche è forse la più discussa sul web e a mio modesto parere è forse anche la più divertente.

In questo caso la bufala vola indisturbata per i nostri cieli dal 1997.

Il papà delle scie chimiche si chiama Richard Finke. Non era uno scienziato, né un esperto di aeronautica o meteorologia. Non aveva neanche competenze in fatto di spionaggio. Finke aveva solamente creato, in società con Larry Wayne Harris, una ditta di consulenza contro gli attacchi terroristici. I due, per farsi pubblicità, cominciarono a inviare e-mail a tutto spiano annunciando l’imminenza di una guerra batteriologica, nello specifico si aspettavano un’epidemia di peste bubbonica. Ovviamente non accadde nulla e i due rimasero senza clienti. Allora Finke ebbe l’idea geniale di inviare a una mailing list la seguente e-mail:

 

 GENOCIDIO ALL’INGROSSO

Il direttore di Aqua-tech Enviromental….rivela oggi di aver trovato 1,2 dibromoetano in campioni di acqua….raccolti da contadini di Maryland e Pennsylvania…La sostanza sembra essere mescolata al carburante degli aerei e dispersa costantemente nei nostri cieli. Le linee che riempiono i nostri cieli non sono scie di condensazione: vengono disperse e possono durare ore, rilasciando lentamente il flagello.

La bufala cominciò il suo volo e nel 1999 fece scalo,  grazie al giornalista americano William Thomas, in un programma radiofonico dedicato a complotti e ufologia, Coast to Coast di Art Bell. William Thomas scrive tuttora libri sul tema e la homepage del suo sito internet lancia lo Skyder Alert, il primo social network per sciechemicari che può essere caricato sugli smartphone e permette di inviare foto del cielo solcato dalle scie direttamente al nostro politico di riferimento.

Le foto, infatti, sarebbero le principali prove dell’esistenza del fenomeno. Basta digitare “scie chimiche” su un qualsiasi motore di ricerca per vedere migliaia di foto di cieli di tutto il mondo solcati da strisce bianche. Per non parlare delle foto dei velivoli che rilascerebbero tali sostanze: aeroplani con serbatoi sospetti ed elicotteri neri. Inutile far notare a queste persone che si tratta degli scarichi dei motori degli aerei e che i fantomatici elicotteri neri sono fotografie scattate controluce. Mai dire una cosa simile a un complottista, verreste bollati come disinformatori pagati dai cattivi! E se poi la teoria dell’elicottero nero non dovesse andarvi a genio potreste sempre puntare su quella dell’aereo bianco che spruzza chissà quali sostanze. Ma non diciamo troppo in giro che le livree degli aerei sono quasi tutte bianche sulla pancia e che viste dal basso attraverso l’aria umida i colori risultano più chiari e i dettagli si perdono. Non siete ancora del tutto convinti? Va bene, allora parliamo degli aerei invisibili che rilasciano scie invisibili!

 

Scherzi a parte, cerchiamo di capire seriamente che cosa sono quelle strisce bianche che compaiono in cielo quando passa un aeroplano. In gergo tecnico si chiamano contrails, ovvero scie di condensazione prodotte dalla condensazione dell’acqua presente nello scarico dei motori e nell’atmosfera. Vengono suddivise in tre grandi categorie: scie formate dai gas di scarico, scie di convezione e scie di origine aerodinamica. Le prime sono dovute al rapido raffreddamento dei gas di scappamento dei motori, i quali immettono nell'atmosfera, già molto umida, una quantità di vapore acqueo e nuclei di condensazione sufficienti a provocare il fenomeno. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra i -25 e i -40 gradi Celsius. Questo tipo di scie, che sono le più persistenti, possono formarsi anche a umidità relative pari allo 0%, a patto che la temperatura sia sufficientemente bassa. Le scie di convezione sono invece dovute a moti convettivi che si manifestano sulla scia dell'aeromobile quando questo vola in aria molto umida e instabile. La temperatura dell'aria più favorevole è quella compresa fra 0 °C e -25 °C. Non si manifestano immediatamente dietro l'aereo, occorrendo un certo intervallo di tempo prima che l'aria calda immessa nell'atmosfera si porti al livello di condensazione. Le ultime sono le meno persistenti e sono dovute all’espansione dell’aria provocata del moto dell’aereo quando vola in atmosfera molto umida.  La temperatura dell'aria più favorevole è compresa tra 0 °C e 10 °C.

Tutto qui? Se proprio siete degli appassionati potete lanciarvi in divertenti calcoli di aerodinamica. Oppure potete buttarvi sulla questione del contenuto. Di cosa sono fatte? Vapore acqueo e una piccola parte di sostanze dovute alla combustione del carburante. Ecco, siete i soliti disinformatori! Le scie chimiche contengono in realtà le più svariate sostanze: bario, virus, pesticidi tossici, nanoparticelle, misteriosi protozoi, Ogm alieni e sostanze per modificare il clima. Alcuni siti di informazione alternativa sostengono che siano state condotte analisi chimiche su campioni di terra, acqua e materiali biologici raccolti sotto la scia, in verticale, come se le polveri cadessero a terra, da dieci chilometri di altezza, giù a piombo in barba a tutta la fisica da Newton in poi. I risultati di queste analisi, poi, non vengono mai mostrati perché è meglio mantenere tutto segreto. Del resto il complotto è talmente esteso che è meglio non fidarsi di nessuno. Non siete ancora convinti? Allora parliamo del meraviglioso binomio scie chimiche e politica. Un amore nato nel 2001 negli Stati Uniti quando il rappresentante del congresso Dennis Kucinich presentò una proposta di legge per bandire ipotetici sistemi d’arma esotici. I teorici del complotto presentano tale proposta di legge come un riconoscimento ufficiale dell’esistenza delle scie chimiche come arma. L’uso del termine scie chimiche è però affiancato a una serie di altre armi inesistenti o dai nomi improbabili, come le armi ultrasoniche e le  armi extraterrestri, in un paragrafo che è stato rimosso nella versione successiva. La legge non fu approvata.

In Italia pare che l’amore sia sbocciato nel 2003, quando venne presentata la prima di una lunga serie di interrogazioni parlamentari sull’argomento. Le diverse interrogazioni hanno ricevuto come risposta ampie e dettagliate smentite da parte degli organi di governo interpellati. In particolare, nella risposta del 5 settembre 2008 del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si legge che “Dall'esame della letteratura scientifica internazionale e del contenuto dei siti web specialistici non è possibile confermare l'esistenza delle scie chimiche. I siti specialistici degli osservatori delle scie chimiche, in particolare, risultano carenti dal punto di vista scientifico” e che “l'interpretazione più plausibile del fenomeno è che i presunti episodi di scie chimiche siano in realtà comuni scie di condensazione che sono durate più a lungo e hanno assunto forma peculiare per effetto delle condizioni meteorologiche”.

L’argomento ovviamente non è esaurito e se volete approfondire maggiormente il consiglio è quello di affidarsi alle ricerche svolte da Cicap e dai due più grossi debunker, per dirla in italiano gli antibufale, Jay Reynolds e Paolo Attivissimo. Se invece preferite dar credito ai complottisti potete affidarvi all’immensità del web e a tutti quei personaggi che quando facevano i comici prendevano in giro i complottisti, ma quando son diventati politici hanno iniziato a ridere dei disinformatori.

 

Il Galileo