in 30 anni superficie ridotta del 40%
Presentato il nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani
Oggi sono 896 mentre negli anni '50 erano 824: i ghiacciai italiani sono
aumentati di numero ma questa non è una buona notizia. Il numero è infatti
aumentato per via dell’intensa frammentazione, sistemi glaciali complessi
riducendosi si dividono in singoli ghiacciai più piccoli,
mentre la superficie dagli anni ’80 è passata da 609 km2 agli
attuali 368 km2.
Il ghiacciaio di Forni
Sono stati presentati all’Università Statale di Milano i risultati del Nuovo
Catasto dei Ghiaccia Italiani realizzato dall’équipe del professor Claudio
Smiraglia, del Dipartimento di Scienze della Terra, grazie al contributo di
Levissima e in collaborazione con l’Associazione EvK2CNR e il Comitato
Glaciologico Italiano. Un progetto di grande rilevanza che ha visto coinvolta
l’équipe dell’esperto glaciologo a partire dal 2012 e che integra dati
raccolti nel corso di un decennio. Risalgono al 1962 e al 1984 i precedenti
catasti, realizzati dal Comitato Glaciologico Italiano e rispetto ai dati
rilevati allora, risultano visibili gli effetti e l’impatto sui ghiacciai
italiani del cambiamento climatico in corso: aumento del numero, sensibile
riduzione della superficie e del volume, cambiamento della morfologia stessa del
cuore freddo delle Alpi. In gran parte i ghiacciai italiani risultano essere di
piccole dimensioni con un valore areale medio di 0,4 km2. Un dato assai
significativo poiché le ridotte dimensioni espongono in maniera esponenziale i
ghiacciai a ulteriori fenomeni di fusione dovuta all’innalzamento delle
temperature medie annuali.
Le novità non sono solo dovute ai cambiamenti climatici ma in alcuni casi anche
ai risultati dei nuovi studi: il ghiacciaio più vasto è risultato essere infatti
non più quello dei Forni come indicato nel precedente catasto ma il ghiacciaio
del complesso Adamello-Mandrone che grazie a recenti rilievi si è scoperto
essere composto da un corpo glaciale unitario. La variazioni assumono poi
differente rilievo a seconda che vengano confrontati i con il catasto del 1962 e
con quello del 1984 (durante quegli anni si è registrata infatti un piccola fase
di espansione). I dati sono di
complessa lettura e non sarebbero corrette previsioni troppo semplicistiche.
Rispetto ai precedenti rilievi, ed esempio, risulta incrementata la copertura
detritica.
“Nonostante sia tutt’ora in atto una lunga fase di regresso glaciale,
l’incremento della copertura detritica superficiale potrebbe ridurre i ritmi di
fusione, mentre l’incremento di polveri naturali o antropiche potrebbe
aumentarla. La variabilità meteo-climatica, con inverni molto nevosi ed estati
fresche ed umide, favorirebbe inoltre periodi di rallentamento di questa attuale
fase negativa. A fine estate 2013, ad esempio, la riduzione di spessore di molti
ghiacciai italiani è stata minore rispetto a quella registrata negli anni
precedenti, a causa delle forti nevicate dell’inverno 2012-2013. E’ chiaro che,
per avere una vera e propria inversione di tendenza, dovrebbe verificarsi una
successione, almeno decennale, di queste caratteristiche meteo-climatiche, come
quella del 1965-1985. Vista l’indiscussa funzione dei ghiacciai come indicatori
del cambiamento climatico in atto, diventa quindi sempre più importante che
ciascuno di noi adotti uno stile di vita responsabile, preservando le risorse
naturali che ci circondano”, spiega Smiraglia, a capo del progetto di ricerca.
La Presena dell'Adamello
ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI DEL NUOVO CATASTO
Superficie coperta dai ghiacciai:
- oggi: 368 km2
- nel catasto del 1962: 519 km2
- nel catasto del 1984: 609 km2
Oggi rispetto agli anni ’50 si è fusa una superficie glaciale di 151 km2,
rispetto agli anni ’80 di 241 km2
Numero dei ghiacciai:
- oggi 896
- nel catasto 1984: 1381, oggi sono
485 in meno
- nel catasto del 1962: 824, oggi sono 72 in più.
Oggi i ghiacciai sono aumentati rispetto agli anni ’50 a causa di un’intensa
frammentazione.
Negli anni '80 erano di più per un motivo opposto, durante quegli anni si è
registrata una fase di espansione.
Tipologia dei ghiacciai oggi:
- Ghiacciai montani: 62% (di medie dimensioni collocati sui versanti montuosi a
quote elevate, caratterizzati dalla mancanza di una lingua che fluisce lungo una
valle)
- Ghiacciai glacionevati: 35% (forme iniziali o terminali dell’evoluzione di un
ghiacciaio, di dimensioni limitate, solitamente inferiori a 0,05 km2, e privi di
movimento)
- Ghiacciai vallivi: 3% (con un vasto bacino di accumulo nella zona superiore e
una lingua che scende a bassa quota nella zona inferiore)