presentati dall’ENEA
sono equipaggiati con innovativi motori
a biocarburanti
Sono due innovative
miscele a biodiesel e
a bioetanolo ad
alimentare i prototipi
dimostrativi ENEA presentati
a “Roma Drone Expo&Show”, il primo “salone aeronautico” sui droni in Italia, in
programma il 24 e il 25 maggio.
Le sperimentazioni sono state messe a punto nell’ambito delle attività di
ricerca dell’ENEA nel settore dei biocombustibili: i biocombustibili –
soprattutto quelli di seconda generazione che possono essere miscelati con
quelli di derivazione fossile- possono trovare utile campo d’applicazione anche
nel settore aeronautico, responsabile di significative emissioni ad effetto
serra.
Il primo drone utilizza un motore
diesel alimentato con miscela
ad elevato contenuto di biodiesel, ricavato da oli alimentari esausti, il
secondo utilizza una miscela
ad elevato contenuto di bioetanolo
ottenuto dal
trattamento di biomasse.
Si tratta di veicoli radiocontrollati, chiamati
anche APR, aeromobili a pilotaggio remoto, a basso costo, sui quali
vengono montati sensori, utilizzati per il monitoraggio a distanza dell’ambiente
e del territorio: per esempio per avere informazioni di dettaglio sui danni
subiti da strutture edilizie a causa di terremoti o altri
eventi naturali, per rilievi
di tipo archeologico e storico, per il controllo di agenti inquinanti e preziosi
in tutti i casi in cui è necessario non esporre a rischio esseri umani.
“Questa sperimentazione –commenta Valter Di Gioia, ricercatore ENEA- nasce dalla
collaborazione di diversi gruppi di
ricerca multidisciplinari operanti in ENEA: infatti hanno partecipato alle
attività, oltre che esperti
di biocarburanti,
ricercatori competenti
in materia di
monitoraggio ambientale, di osservazione aerospaziale e di robotica ”.