Un peccato di gola che fa bene alla salute
Le fantastiche proprietà del cioccolato
Ma non esageriamo!
di Luisa Monini
La Pasqua è appena trascorsa con le sue colombe dal gusto classico o variamente farcite e le uova di cioccolato fondente o al latte, decorate e non, che già si ha nuovamente voglia di festa. Perché, inutile negarlo, tutto serve a rallegrare spirito e palato nei giorni delle ricorrenze quando è tanta la voglia di sentirsi in pace col mondo e con se stessi. Di fatto la tradizione dolciaria italiana è tra le più ricche e fantasiose al mondo e, soprattutto, tra le più buone. Di quella bontà che cattura le prime papille gustative per guadagnare poi il cervello dove segue le vie del benessere pressoché totale. Tanto è il potere del dolce; che ci venga da una zolletta di zucchero piuttosto che da una bella fetta di torta al cioccolato il palato è servito, il piacere soddisfatto. Ma tutto ha un prezzo e, al di là di quello che si spende per un vassoio di pasticcini nella pasticceria più rinomata della città, quello più alto da pagare è il lavoro energetico da compiere dopo aver introdotto prelibatezze e relative calorie. Per maggiore chiarezza forse è il caso di ricordare che 100 gr. di colomba forniscono, nelle diverse tipologie, da circa 330 a oltre 500 Kcal. e che 50 gr. di cioccolato fondente forniscono circa 250 Kcal.
Risparmiamo al lettore il calcolo dell’attività fisica da compiere per smaltirle
e pensiamo invece al lato dolce della vita; in particolare al cioccolato che
rappresenta per l’uomo la sostanza antidepressiva più buona che ci sia sulla
faccia della terra. Come ti gratifica il cioccolato, sanno farlo solo poche
altre cose e persone nella vita. E già il suo nome botanico è tutto un
programma: Theobroma cacao, daTheos, Dio in greco e Broma, nutrimento in
italiano. Cos'è dunque che rende un alimento adatto al palato degli Dei?
Probabilmente non tanto la sua rarità, quanto la capacità di indurre sensazioni
di completo benessere e provocare stati di cognizione ultraterrena. Perché il
cioccolato piace agli Dei come ai comuni mortali, agli adulti come ai bambini.
Qual è il suo segreto? La ricerca moderna ha dimostrato che il cacao è un
prodotto complesso che contiene circa 380 sostanze chimiche note. Il suo valore
antidepressivo ha dunque basi biochimiche e neurofisiologiche, in quanto la
presenza di alcune sostanze psicoattive (teobromina, caffeina, fenilalanina,
tiroxina e triptofano) spiegherebbe l’efficacia del cioccolato nel contrastare
stati di ansietà e di depressione, nell’indurre sensazioni di piacere, di
benessere psico-fisico, nell’aiutare a riconquistare l'autostima perduta e nel
farci recuperare felicità e benessere. Esiste evidenza scientifica che gli
effetti positivi del cioccolato nel curare il mal d’amore siano dovuti
alla stessa sostanza chimica che il cervello produce quando ci
innamoriamo, la Dopamina, e che il cioccolato prolunghi lo stato di benessere
che viviamo quando siamo innamorati. La serotonina libera invece le endorfine
migliorando il tono dell'umore ed arginando gli stati depressivi. Un recente
studio associa l'azione della cioccolata addirittura a quella della marijuana e,
per esser precisi, a quella del suo principio attivo, il tetraidrocannabinolo
(Thc), che avrebbe nel nostro cervello un equivalente naturale chiamato
anandamide, neurotrasmettitore collegato a forti sensazioni di benessere, picchi
di euforia e alterazione della cognizione del tempo. E non è finita qui: secondo
un recente studio pubblicato sul British Medical Journal, il cioccolato riduce
di un terzo il rischio di malattie cardiovascolari.
Questi effetti favorevoli sembrano mediati dall'alto contenuto di polifenoli
presenti nel cacao, probabilmente accresciuti dall'aumentata biodisponibilità di
ossido nitrico con conseguente
miglioramento sulla funzione endoteliale, riduzione della funzione piastrinica e
addizionali effetti benefici sulla pressione arteriosa, insulino-resistenza e
livelli ematici dei lipidi. Lo studio britannico è l’ultimo di una lunga serie
di lavori che rivelano le benefiche proprietà sull’apparato cardiovascolare del
cioccolato che, abbinato ad una dieta equilibrata e ad una regolare attività
fisica, contribuirebbe a previene le tipiche patologie dell’apparato
cardiovascolare quali l’ ictus e l’ infarto: sono sufficienti 7 grammi e mezzo
al giorno, l’equivalente di un cioccolatino al giorno, per ottenere dal
cioccolato solo i suoi benefici effetti. Non è necessario abbuffarsi.
Ippocrate sosteneva che è la quantità che fa il veleno. Il male non è nella
sostanza ma nell’appetizione dei piaceri che contraddistingue il nostro tempo.
Può dare sollievo alla fatica di esistere, fornire un po’ di piacere e “i
piaceri semplici e naturali sono l’ultimo rifugio degli uomini complessi” (Oscar
Wilde). Senza, però, esagerare!