Nuove tecnologie e rispetto della privacy
gli occhiali ipertecnologici “google glass”
Il Codacons ha chiesto al Ministero della Salute e a quello dello Sviluppo
Economico di vietare la commercializzazione del dispositivo in Italia.
di Bartolomeo Buscema
Fra non molto anche i Google Glass saranno venduti in Italia. Non saranno
venduti nei negozi di ottica, ma quasi sicuramente nei negozi dedicati
all’informatica. Sono molti gli appassionati che fremono e che non vedono l’ora
di girare con i google glass di giorno e qualcuno anche di notte.
Con questi speciali occhiali, come noto, si possono scattare foto, registrare
video, inviare mail, ottenere in tempo reale informazioni su meteo e traffico e
molto altro. Un vero gioiello tecnologico da usare con cautela, viste le
preoccupazioni espresse dai garanti della privacy di tutto il mondo e,
recentemente , anche dal Codacons, che ha chiesto al Ministero della Salute e a
quello dello Sviluppo Economico di vietare la commercializzazione del
dispositivo in Italia.
Certamente tali “occhiali” devono essere utilizzati da utenti responsabili
perché come rileva il Codacons: “A quanto si apprende, nella fase di
sperimentazione del prodotto, gli occhiali avrebbero fatto insorgere emicranie e
uno stato di malessere nei collaudatori. I problemi riguardano però anche la
sfera della sicurezza e della privacy, poiché i Google Glass non soli sono in
grado di fotografare e filmare tutto ciò che compare davanti agli occhi di chi
li indossa, ma potrebbero addirittura permettere l’identificazione delle
persone, attraverso applicazioni capaci di fornire dati sensibili tramite il
riconoscimento facciale”.
Nelle due foto, gli occhiali supertecnologici (Immagini tratte
da Wikipedia GB)
Ecco perché il colosso americano Google ha recentemente pubblicato una sorta di
galateo con dettagliate istruzioni per l’uso corretto del dispositivo
specificando cosa fare e cosa non fare (do’s e don’ts) per un uso diremmo
socialmente corretto degli occhiali.
La regola più importante è quella di chiedere, sempre, il permesso come quando
si chiede o si dovrebbe chiedere quando con il proprio smartphone scattate una
foto a persone che non sono vostri amici.
Google consiglia poi di “approfittare
dei comandi vocali degli occhiali” per non distrarsi mentre si è alla guida di
un autoveicolo e di “utilizzare il blocco dello schermo” sia per proteggere il
dispositivo sia per impedire ad altri di utilizzarlo. La parte più interessante
è, naturalmente, quella dei don’ts (le cose da non fare). La società Google,
conosciuta anche come “Big G”, dà alcuni suggerimenti tra cui quello di non
abusare del dispositivo: “Chi vi circonda vi troverebbe piuttosto strano.
Evitate, se potete, di leggere «Guerra e Pace» sui Glass. Ci sono altri modi per
farlo” e “Non siate maleducati. Rispettate gli altri, e rispondete con garbo
alle loro domande”, siate gentili e spiegate loro cosa fanno in concreto gli
occhiali, e ricordate che una piccola dimostrazione vale più di mille parole.”
Tutte buone regole che si collocano nel perimetro di quel “common sense”
tipicamente americano. Fra non molto, comunque, vedremo nei fatti cosà accadrà.