per costruire una casa in meno di 24 ore
di Bartolomeo Buscema
Presso l’University of Southern California si sta sperimentando una gigantesca
stampante 3D che potrà essere utilizzata per realizzare una casa in meno di 24
ore. Messa a punto dal professor Behrokh Khoshnevis, inventore emigrato
dall'Iran negli Stati Uniti,la stampante ,in realtà ,è un enorme robot
equipaggiato con uno speciale ugello montato da cui fuoriesce il calcestruzzo.
L’ugello si muove spazialmente riproducendo, con una tecnica nota come Contour
Crafting”, un modello geometrico tridimensionale inserito in un computer. E’ una
tecnologia che secondo gli esperti potrebbe rivoluzionare il settore delle
costruzioni con case a basso prezzo che non scontano l’elevata incidenza della
manodopera. Inoltre, un tale sistema potrebbe anche essere utilizzato in aree
colpite da catastrofi naturali per costruire rapidamente alloggi di emergenza e
sostituire rapidamente le case distrutte.
Ma l’aspetto interessante, come rileva l’inventore, è che le case costruite con
tale sistema sono più resistenti di quelle tradizionali. Noi prendiamo per buona
tale affermazione, ma ci preoccupa che rendendo automatica la costruzione di una
casa si rende superfluo il lavoro di moltissimi operai oggi impiegati nel
settore costruzioni nel mondo che secondo una stima l'International Labour
Organisation ammonta a circa 110 milioni di persone. E’ una preoccupazione per
quale il professor Khoshnevis ha già dato una risposta: “ma la realtà è che con
la tecnologia Contour Crafting si creerebbero moltissimi nuovi posti di lavoro,
per la costruzione, manutenzione e gestione della macchina, ma anche per la
realizzazione dei programmi computerizzati di costruzione". Bisogna però
aggiungere che con tale sistema si darebbe la stura alla creatività
di architetti e ingegneri potendo costruire case dalle forme più
disparate e quindi personalizzate. Per ora dobbiamo attendere la conclusione
della fase di sperimentazione presso l’università californiana per capire meglio
le possibili applicazioni. Resta però un fatto: la tecnica tridimensionale
denominata “Contour Crafting” , che è alla base di tale speciale stampante 3D, è
stata segnalata dal National Inventors Hall of Fame tra le venticinque migliori
invenzioni del 2006 .
*Il problema sarà la riconversione e la riqualificazione della manodopera (Ndr)