Buona agricoltura in Friuli Venezia Giulia
Dall’istituto Eureka nuove strategie agricole
e produzioni con ridotto consumo idrico
di Pia Bassi
“Mangiare sano” spesso diventa un assillo e una priorità. Quando si fanno gli
acquisti al supermercato si guardano le confezioni di frutta e verdura con
diffidenza, si valuta non soltanto il prezzo ma il contenuto, se contiene OGM e
i luoghi di provenienza. “Preoccupazioni che un tempo non c’erano” -
commenta una signora anziana studiando
l’etichetta di una confezione di finocchi – mentre una diciottenne cerca verdure
non provenienti dal sud Italia “perché aziende arroganti e ignoranti dicono che
non sapevano dove andavano a sversare i rifiuti, ma i camion partivano con
bollette d’accompagnamento. Dovrebbero vergognarsi e prendere l’impegno di
ripulire e disinquinare territori un tempo fertili, e questo non solo in
Campania ma anche in Puglia. Le cronache in Tv, mi fanno rabbrividire”. Lascia
il settore delle verdure normali e si avvicina fiduciosa al settore delle
coltivazioni biologiche, sussurrando: “Speriamo, non voglio introdurre diossine
con le vitamine”.
Preoccupazioni queste non solo dei consumatori ma anche degli agricoltori
responsabili e onesti che vogliono mettere sul mercato prodotti salutari che
devono nutrire, non avvelenare. Si sa che le verdure del proprio orto sono più
sicure, saporite e profumate, se non si abbonda in fertilizzanti chimici. Quale
habitat creare per ottenere dalla terra frutta, verdura e ortaggi sani? Un
Istituto di Ricerca del Friuli Venezia Giulia, EUREKA di Beano di Codroipo,
Udine, da alcuni anni segue una filosofia del benessere delle terre da applicare
non soltanto al mondo vegetale, ma anche a quello animale e abitativo.
L’Istituto Eureka in collaborazione con l’Università degli Studi di
Udine, dipartimento di Scienza Agraria e Ambientali e Dipartimento di Scienze
Economiche e Statistiche, da alcuni anni studiano strategie per produrre
alimenti di qualità ottenuti stimolando le forze che sono alla base dei vari
processi vitali. Enzo Nastati, presidente Eureka: “L’Istituto si ispira ad una
visione olistica dell’uomo e dei regni naturali – animale, vegetale e minerale,
e all’omeopatia nelle sue varie possibilità e lo studio di forma sono solo due
di questi metodi”.
Nell’ottica di ottenere risultati che diano prodotti biologici e omeodinamici e
uno stile di vita più umano, i campi di ricerca sviluppati sono tredici:
agricoltura eco-compatibile di alta qualità; stimolazione dell’humus e
possibilità di coltivare nelle zone aride; miglioramento varietale e
stimolazione di nuovi caratteri nelle piante; miglioramento della qualità
dell’acqua e della sua capacità bagnante; cura, miglioramento e allevamento
degli animali; allontanamento di fauna problematica; progettazioni, risanamenti
e disinquinamento ambientali; disinquinamento di terreni e acque o altro;
protezione dai campi elettromagnetici; realizzazione di dispositivi atti a
rinforzare il sistema immunitario; progettazioni e risanamenti in
bioarchitettura; realizzazione di mobili atti a sostenere le funzioni
complessive dell’uomo; realizzazione di integratori alimentari per sostenere il
benessere dell’uomo.
In oltre venti anni di ricerca, l’Istituto Eureka ha già messo a punto diverse
pratiche agricole già pronte alla commercializzazione: nuova metodologia per
adattare la piante a produrre con ridotto apporto idrico (risparmio di acqua dal
30- 50%); miglioramento della capacità bagnante dell’acqua; realizzazione di una
linea di integratori alimentari per la salute; realizzazione e
commercializzazione di una nuova linea di prodotti per orto, giardino,
sanificazione allevamenti e disinquinamento concerie: riduzione della presenza
di sale nell’acqua permettendo di irrigare con acqua salmastra; sviluppo di
ammendanti con funzione concimante del terreno; sviluppo di piante tintorie con
aumentata capacità tintoriale e foto stabilità; sviluppo di integratori
alimentari per il settore zootecnico; aumentata capacitò solvente dei detersivi;
prodotto per indurre maggior capacità nelle piante a svolgere azione
antiparassitaria contro zanzare, mosche, cimici e altri insetti; progettazione e
sviluppo di edifici
igienico-terapeutici per anziani. Molti altri progetti e prodotti sono in fase
di approfondimento e sviluppo sempre rivolti al disinquinamento da prodotti
chimici organici e inorganici, riduzione del Cesio su terreni radioattivi del
40%, riduzione del rumore nelle
abitazioni e sui motori e auto,
ecc.
In particolare le ricerche sulle coltivazioni con risparmio d’acqua irrigua dà
ottimi risultati: il seme viene trattato con il prodotto omeodinamico S06 –
antisiccità – che stimola il DNA silente. Sempre con l’obiettivo di coltivazione
in condizioni di carenza idrica sono stati attuati due dispositivi per
“rivitalizzare” l’acqua di irrigazione e migliorarne la capacità bagnante. Gli
esperimenti sulle percentuali di adacquamento sono stati fatti in tunnel con il
seme dei peperoni varietà EPPO, ibrido F1, con acqua tal quale e acqua
vitalizzata, ed hanno confermato l’efficacia del prodotto S06 ed altre prove
sperimentali sono state fatte per la riduzione di nitrati negli ortaggi. Inutile
sottolineare che le buone pratiche in agricoltura danno buoni prodotti. Una
visita all’Ecovillaggio “La Nuova Terra”, Via Ferrovia, 80, Beano di Codroipo
(Udine), tel. 0432-905724, è possibile previa prenotazione,
info@dimensione-eureka.it; ricerca@dimensione-eureka.it,
http://dimensione-eureka.it