Buon  compleanno ESA

Cinquanta anni fa Edoardo Amaldi e Pierre Auger si batterono per una presenza europea nello spazio

 

Un nuovo anno è cominciato, ma il 2014 è un anno speciale: quest'anno la comunità scientifica festeggia l'anniversario della costruzione dell'Europa come potenza spaziale e 50 anni di successi nello spazio.

La collaborazione spaziale europea nasce ufficialmente 50 anni fa. Già verso la fine degli anni '40 e '50, l'integrazione europea negli sviluppi scientifici e tecnologici era nell'aria – fino a quando due statisti scientifici di spicco, il francese Pierre Auger ed Edoardo Amaldi, hanno fatto i primi passi verso la creazione di una significativa presenza europea nello spazio. (Nelle foto, la moneta commemorativa dell'ESA)

Il documento informale di Amaldi "Introduzione alla discussione sulla ricerca spaziale in Europa", scritto nel 1959, ha suggerito la creazione di una "Organizzazione Europea per la Ricerca Spaziale" (European Space Research Organisation), che avrebbe impiegato cinque anni per decollare. Il processo era messo in moto, portando ad un incontro delle persone interessate con la Commissione sulla Ricerca nello Spazio, che si tenne a Nizza, in Francia, nel mese di gennaio 1960.

Sir Harrie Massey, dal Regno Unito, arrivò con un progetto per un'organizzazione europea dello spazio. Il mondo scientifico si incontrò di nuovo poco dopo, a Parigi, nel febbraio 1960. Un importante passo avanti era stato fatto con questo incontro verso la formalizzazione di un programma spaziale europeo, basato sulla proposta di Massey.

Aesa Auger, Amaldi e Kowarski al CERN

Un incontro ad alto livello di scienziati e rappresentanti governativi si tenne al CERN di Meyrin, vicino Ginevra, verso la fine del 1960, dove si approvò la Commissione per lo Studio delle Possibilità per una Collaborazione Europea nel Settore dello Spazio (European Collaboration in the Field of Space - COPERS).

Era condiviso da tutti che la scienza spaziale europea dovesse rimanere distinta, dal punto di vista organizzativo, dallo sviluppo di lanciatori. Queste erano le basi per l'entrata dell'Europa nello spazio, con due organizzazioni. Nel 1964, le convenzioni dell'Organizzazione Europea per lo Sviluppo dei Lanciatori e l'Organizzazione Europea per la Ricerca Spaziale entrarono in vigore. Poco più di una decina d'anni dopo, l'ESA sarebbe stata istituita, rimpiazzando le due organizzazioni.

Al di là dei ritardi tecnologici e delle indecisioni politiche che hanno segnato gli anni '60 e '70, fu definita la base per un realistico impegno collaborativo europeo nelle scienze spaziali e nelle applicazioni, insieme allo sviluppo dei lanciatori.

Una serie di eventi e di attività sono pianificati per il 2014 per celebrare i 50 anni della cooperazione europea nello spazio – un anniversario per l'intero settore spaziale in Europa, che può essere orgogliosa dei propri risultati e del proprio impegno. Quando gli Stati Membri condividono gli stessi stimolanti obiettivi ed uniscono le forze, essi mettono l'Europa all'avanguardia del progresso, dell'innovazione, della crescita, a beneficio di tutti i cittadini.

Il Direttore Generale dell'ESA, Jean-Jacques Dordain, ha aperto le celebrazioni in occasione della posa della prima pietra per il centro dell'ESA ECSAT ad Harwell, Regno Unito, il 5 dicembre 2013.

 Il Direttore ESA J.-J. Dordain tra David Willetts e Roy Gibson

 

"Questa è una buona occasione per ricordare non solo le impressionanti realizzazioni del passato, ma anche per riflettere sull'evoluzione futura" ha detto il Direttore Dordain.

Per celebrare l’avvenimento, la Zecca francese ha coniato una serie di monete da collezione. La serie è intitolata “50 anni di cooperazione spaziale europea”. Il razzo Ariane, il simbolo più conosciuto e più popolare della storica cooperazione spaziale europea, è stato scelto come logo di queste monete. Ariane è rappresentato nella fase che precede il decollo. Le ellissi che figurano sulla faccia della moneta rappresentano le orbite dei numerosi satelliti lanciati nello spazio dal vettore europeo. Le monete sono coniate in oro nei valori di 5, 50, 200 500 euro e di 10 euro in argento.

Il Galileo