Il 2014 è arrivato cinquant’anni fa
Gli aspetti negativi del futuro
Illustrati da Asimov nel 1964
“In una società dal tempo libero forzato, la parola più gloriosa del vocabolario
sarà diventata lavoro!”
Di Irene Prunai
Capita guardando un vecchio film di fantascienza di sorridere dinanzi
all’ingenuità di un futuro popolato da razze aliene in tutine argentate,
dominato da scenari apocalittici da fine millennio come nella nota serie
“Spazio
1999” o un 2015 altamente improbabile come quello raccontato nel secondo
episodio di “Ritorno al futuro”. Allo stesso modo ci fa sorridere un vecchio
articolo di Isaac Asimov (a sinistra) pubblicato dal New York Times nel 1964 in
occasione del New York World’s Fair. Lo scrittore, che avrebbe compiuto 94 anni
pochi giorni fa, immaginava di poter visitare la stessa esposizione esattamente
cinquant’anni dopo. Tra progressi della scienza e regressi dell’umanità bisogna
dare atto al grande autore fantascientifico di aver saputo cogliere alcuni
aspetti caratteristici della nostra vita.
Case sotterranee in grado di cucinare e pannelli luminescenti:
“L’avvenire, almeno quello visto attraverso gli occhi della fiera, sarà
meraviglioso”, osserva Asimov di fronte ai padiglioni della General Electric.
Delle case sotterranee costituiranno il nuovo scenario architettonico delle aree
suburbane, con condizioni climatiche ottimali in grado di metterle al riparo da
intemperie. L’illuminazione, affidata a dei pannelli, sarà in grado di cambiare
di intensità e colore con il semplice tocco di un tasto. Per quanto riguarda gli
accessori in dotazione, le abitazioni saranno fornite di elettrodomestici senza
cavi e in grado di semplificare ancora di più la vita di tutti i giorni.
Le cucine potranno cucinare
da sole programmando in anticipo i pasti desiderati. “Pranzi e cene completi,
con cibi semicotti, saranno conservati nei freezer fino a quando non saranno
consumati. Penso, in ogni caso, che sarà comunque consigliabile avere un piccolo
angolo in cucina dove preparare i pasti più particolari a mano.”
Anche se le nostre abitazioni sono tutte in superficie, in effetti
l’illuminazione artificiale la fa da padrone e i supermercati sono pieni di cibi
già pronti o precotti. La programmazione di alcuni elettrodomestici fa parte
della nostra realtà per non parlare della quantità di accessori dotati di
batterie ricaricabili che ci hanno permesso di utilizzare sempre meno cavi.
I trasporti:
“È altamente probabile che le autostrade avranno già passato il proprio picco
nel 2014, almeno nelle parti più avanzate del mondo; ci sarà un’enfasi crescente
sui mezzi che implicano il minor contatto possibile con le superfici.
Naturalmente ci saranno gli aeroplani, ma anche il trasporto su terra sarà
sempre più sospeso, tra i trenta e i sessanta centimetri dal suolo.” Tra getti
di aria compressa e sospensioni futuristiche, c’è da dire che le aspettative di
quel periodo dovevano essere lievemente differenti e visionarie. Anche i veicoli
con cervello robotico, in grado di giungere a destinazione senza alcun aiuto
umano, sono ancora lontani, anche se sono già presenti in molte città delle
linee metropolitane prive di macchinista ma pur sempre tenute sotto stretta
osservazione dalle centrali di controllo. Per i viaggi a raggio breve Asimov
vede dei marciapiedi mobili in
grado di alleviare solo di poco il male delle città: il traffico. E su questo lo
scrittore resterebbe deluso nello scoprire che sul traffico aveva ragione.
Le comunicazioni:
“Le comunicazioni diventeranno vista-suono e sarà possibile vedere la persona
con la quale si sta parlando al telefono. Dei satelliti geostazionari
permetteranno di avere contatti diretti con ogni punto della terra e con la
luna, sulla quale saranno presenti degli insediamenti umani.” Ipotizza anche
degli schermi per poter vedere documenti, fotografie e da usare per leggere i
libri. Anche in questo possiamo
dire che Asimov aveva avuto la giusta intuizione. Oggi tra webcam e tablet, la
nostra vita è completamente cambiata e c’è chi ormai ha del tutto abbandonato la
carta per un più pratico e leggero e-book. E non dimentichiamo che senza
satelliti per le telecomunicazioni la nostra società andrebbe in tilt.
Per quanto riguarda la luna, chi ha il coraggio di dirgli che dopo le missioni
Apollo il nostro satellite ormai se lo filano solo i cinesi?
Gli aspetti negativi del futuro:
«Un pensiero che mi viene in mente è che gli uomini continueranno ad
allontanarsi dalla natura al fine di creare un ambiente che sia più adattabile
alle loro esigenze.”
Negli anni ’60 il progresso e l’ottimismo andavano di pari passo e ancora non ci
si era posti la questione ambientale
e i problemi dovuti a un
sovra-sfruttamento delle risorse terrestri che finisce per avere effetti
negativi non soltanto su specie animali e vegetali ma su una parte massiccia
della stessa umanità. Eppure lo stesso Asimov, probabilmente non contagiato
dall’ottimismo dell’epoca, non vede dinanzi a sé un futuro ottusamente roseo.
Secondo l’articolo, l’umanità avrebbe raggiunto l’allarmante cifra di 6 miliardi
e mezzo di abitanti nel 2014: in realtà abbiamo già sforato i 7 miliardi e la
crescita prosegue ad un ritmo costante. Cifre a parte, Asimov individua già un
grosso problema in questo sovraffollamento.
Quel che inoltre gli appare chiaro è come a beneficiare di innovazioni e
tecnologie sarebbero stati in pochi e che l’avanzamento dell’automazione anche a
livello lavorativo avrebbe finito per creare, secondo lo scrittore, eserciti di
lavoratori che non hanno altra funzione se non quella di fare da guardiani alle
macchine. In questo scenario, i pochi privilegiati che riescono a svolgere
lavori in qualche modo creativi saranno l’élite del pianeta.
Infine si dice convinto che l’umanità soffrirà sempre più di un male
progressivamente più intenso: la noia. E conclude affermando che: “ la più cupa
ipotesi che posso fare a proposito del 2014 è che, in una società dal tempo
libero forzato, la parola più gloriosa del vocabolario sarà diventata lavoro!”