il
Premio internazionale “DigiBIC Award 2013”
per le
tecnologie Laser Scanner 3D
Il Premio
DigiBIC Award per le tecnologie digitali, per la categoria “Istituti di
Ricerca”, è stato
assegnato quest’anno all’ENEA per la tecnologia Laser Scanner
3D a colori per utilizzo in esterno
e per il Laser Scanner 3D subacqueo (foto a sinistra).
Il Premio ha lo scopo di favorire l’utilizzo delle tecnologie per le
ricostruzioni tridimensionali da parte delle imprese che operano in ambiti
creativi, quali beni artistici e culturali, riproduzioni musicali, grafica, ecc.
La cerimonia di premiazione del
DigiBIC Award, che si è svolta a Derry, in Irlanda, nel corso del congresso
annuale dell’EBN,
European Business & Innovation Centre
Network, la rete che raccoglie i
principali promotori territoriali dell'innovazione in Europa, costituisce una
vetrina internazionale per l’individuazione di nuove opportunità di
business per le imprese creative. Per l’ENEA ha ritirato il premio
Massimiliano Guarneri, in
rappresentanza del gruppo di
lavoro dell’Unità Tecnica
Sviluppo di Applicazioni delle Radiazioni
che ha sviluppato le due
tecnologie premiate.
Il Laser
Scanner 3D a colori è uno speciale laser ottico che,
per la qualità e
l’accuratezza delle informazioni che è in grado di fornire e per le sue
caratteristiche di non invasività, è particolarmente adatto alla realizzazione
di indagini diagnostiche e di attività di monitoraggio di beni artistici e
culturali. La tecnologia permette di scansionare grandi superfici di opere
d’arte, spesso uniche e intrasportabili, situate su pareti e soffitti ad altezze
elevate, che possono essere ricostruite in digitale e riprodotte in 3D. Fra le
applicazioni recenti più significative le scansioni ad alta risoluzione di
capolavori del Rinascimento: la Loggia di Amore e Psiche della villa Farnesina a
Roma, della volta della Cappella
Sistina e del Giudizio Universale.
Il laser a colori 3D può essere utilizzato dalle
industrie che operano nel settore del patrimonio culturale.
Il Laser
Scanner 3D subacqueo nasce come strumento di rilevazione a servizio
dell’archeologia subacquea ma grazie alle caratteristiche innovative che gli
permettono di rilevare oggetti e strutture sottomarine (relitti, resti
archeologici e costruzioni) fino a centinaia di metri di profondità può essere
impiegato anche nella tutela dei fondali e delle acque marine off-shore. È ora
in fase di sviluppo come strumento diagnostico per le strutture petrolifere
subacquee e per l’ispezione di siti
nucleari in collaborazione con piccole e medie imprese scozzesi.