36esima edizione di un concorso
indetto dalla FAST
(federazione delle associazioni scientifiche e tecniche)
di Magali Prunai
Salva vita per ciclisti di città che hanno paura di essere travolti dalle auto?
Strisce pedonali sicure per pedoni paurosi quando devono attraversare la strada?
Energie alternative derivate da materiali di scarto? Salvare l’ambiente dalla
plastica?
No, non è fantascienza ma solo alcuni esempi di progetti di ricerca sviluppati e
messi a punto da giovani, anzi giovanissimi, ricercatori.
Hanno un’età compresa fra i 14 e i 20 anni, provengono da scuole superiori di
tutto lo stivale, ma non solo, e sono i partecipanti dell’annuale concorso “I
Giovani e le Scienze” indetto da FAST, Federazione delle Associazioni
Scientifiche e Tecniche, che per il 36esimo anno consecutivo promuove lo
sviluppo e lo studio delle materie STEAM.
Su incarico della Direzione generale Ricerca della Commissione Europea, la FAST
ogni anno ha il compito di individuare progetti scientifici di pregio e di
selezionarli per EUCYS, European Union Contest for Young Scientists, e altri
concorsi internazionali a carattere scientifico.
È sabato mattina, gli studenti arrivano alla spicciolata, l’emozione si legge
sui volti dei ragazzi come dei professori. Man mano che si montano le postazioni
l’adrenalina sale, prende il sopravvento fino all’incontro con la giuria.
Un team di esperti di varie materie interroga e intervista i partecipanti per
capire il progetto presentato, quanto e quale lavoro c’è dietro alla loro
ricerca.
I tempi sono serrati, sembra di avere ore a disposizione ma non è così. Il
sabato vola fra un cartellone che cade, una foto ricordo e l’agitazione di chi
sente di mettere in gioco se stessa e il proprio futuro.
Finite le interviste ci si rilassa e arriva la parte ludica. La cena, la
discoteca, i ragazzi che improvvisano una partita a scacchi con le coppette del
dolce. Non ci sono differenze di nazionalità, di cultura, di idee. Sono tutti
uniti da una comune passione: la scienza.
La scienza, il sapere, indagare l’ignoto, trovare soluzioni alternative ai
problemi di tutti i giorni. 90 ragazzi con gli occhi pieni di sogni, fiduciosi e
speranzosi verso il futuro, con l’idea che si può fare ancora qualcosa e che si
possa salvare questo mondo.
La fiducia nell’avvenire, l’emozione e la gioia del partecipare e di essere
selezionati ad altre competizioni altrettanto prestigiose, in giro per il mondo.
Una luce nei loro occhi che dona speranza a noi più grandicelli che osserviamo
da dietro le quinte.
E quindi grazie FAST per aver reso tutto ciò possibile, ancora una volta.