la Liberazione dal nazifascismo
Il 25 aprile, data simbolo della Resistenza, il presidente della repubblica ha
ricordato una delle prime stragi naziste perpetrata ad Acerra, nel Napoletano
Numerose cerimonie in tutti i comuni amministrati democraticamente
Il corteo di Milano
25 aprile, anniversario dell’insurrezione dell’Italia del Nord proclamata dal
CLN Alta Italia che determinò la definitiva liberazione dal nazifascismo. Gli
alleati, dopo aver sfondato la linea gotica ebbero la strada libera fino al
confine con la Svizzera perché i partigiani avevano sgominato qualsiasi tipo di
resistenza da parte dei tedeschi e della Repubblica sociale.
Difficile dimenticare le stragi perpetrate dai tedeschi con la collaborazione e
la connivenza dei repubblichini: le Fosse Ardeatine, Marzabotto, Sant’Anna di
Stazzema e la prima di tutte, quella di Acerra.
L’eccidio nazista di Acerra fu commesso tra l’1 e il 3 di ottobre del 1943.
Il centro storico del comune nel napoletano fu incendiato e più di 80
persone furono trucidate senza pietà dai tedeschi che cercavano di risalire
verso il Nord. Un dramma che il presidente Mattarella ha ricordato in occasione
della festa della Liberazione.
Il pretesto per ammazzare civili inermi ad Acerra, fu il ferimento di un soldato
tedesco addetto alla requisizione di automezzi ai civili. L'intero paese venne
messo a ferro e a fuoco. Sparavano contro tutti coloro che tentavano di uscire
dalle case.
Il 25 aprile il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è recato ad
Acerra (Napoli), città medaglia d'oro al merito civile, per la cerimonia in
occasione del 77mo anniversario della Liberazione.
Ha detto il Presidente: "Rivolgo un saluto al Sindaco di Acerra e, attraverso di
lui, a tutti gli acerrani, assicurando che la mia presenza è naturalmente legata
all' importante occasione che ci riunisce ma intende anche manifestare vicinanza
alla città e alla qualità della vita in questo territorio e attenzione ai suoi
profili sociali e ambientali. È un momento particolarmente ricco di significato
celebrare il 25 aprile, la ricorrenza della Liberazione, qui ad Acerra, medaglia
d'oro al merito civile, teatro - nell'ottobre del 1943 - di una terribile strage
di civili innocenti, per molto tempo quasi dimenticata".
Ad Acerra si consumò - tra il primo e il 3 ottobre del 1943 - una terribile
rappresaglia delle truppe naziste in fuga dall'Italia meridionale. Circa 90 le
vittime accertate, uomini, donne, ma anche bambini: il più piccolo, Gennaro
Auriemma, aveva solo un anno. La città fu messa a ferro e fuoco e ne è stato
riconosciuto il martirio nel 1999 con il conferimento della medaglia d'oro al
merito civile.
"Furono resistenti - ha aggiunto il presidente Mattarella - i combattenti delle
montagne, le tante staffette partigiane, i militari che, perdendo la vita o
subendo la deportazione, rifiutarono di servire sotto la cupa bandiera di Salò.
Furono resistenti, a pieno titolo, le persone che nascosero in casa gli ebrei, o
i militari alleati, coloro che sostenevano la rete logistica della Resistenza.
Furono resistenti gli operai che entrarono in sciopero al Nord, gli autori di
volantini e giornali clandestini, gli intellettuali che non si piegarono, i
parroci che rimasero vicini al loro gregge ferito. Le vittime innocenti delle
tante stragi che, in quella terribile stagione, insanguinarono il nostro Paese".
"La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l'immagine e a
recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide
De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi.
Questo riscatto, il sangue versato, questo ritrovato onore nazionale lo
celebriamo oggi, insieme a tutta l'Italia, qui ad Acerra", ha continuato il Capo
dello Stato.
In occasione del 25 aprile, cerimonie
commemorative si sono svolte in tutti i comuni italiani amministrati
democraticamente.
Qui sotto, una breve carrellata di foto del corteo dell’ANPI svoltosi, come
tradizione, a Milano e culminato con un comizio in Piazza del Duomo.
Come tradizione, il sindaco di Milano, Sala, apre il corteo
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