Era il 1854 quando in Provenza, il poeta Frédéric Mistral insieme a sei giovani suoi colleghi, Joseph Roumanille, Théodore Aubanel, Jean Brunet, Paul Giéra, Anselme Mathieu e Alphonse Tavan, fondò il movimento Félibrige: un movimento di promozione e sviluppo della lingua, cultura e dellidentità di tutti i paesi della langue doc. Il movimento, nato per la difesa e la promozione della langue doc, sinteressò fin da subito in modo particolare del provenzale tanto che oggi viene riconosciuto come un movimento che opera per il riconoscimento delle diversità linguistiche-culturali in Francia e nel mondo, presente in 32 dipartimenti di langue doc è affiancato all Istituto di studi occitani ( I. E. O. Institut dÉtudes Occitanes ) fondato nel 1945.
Anche se nato nel 1854 il suo primo statuto si ha solo nel 1862, quando si stabilisce il nome e la sua suddivisione in 7 sezioni. Nel 1876 il movimento si suddivideva in due categorie principali: una illimitata di membri, i félibres mainteneurs, e una di cinquanta membri, chiamata félibres majoraux, che sono di nomina elettiva. Attualmente il movimento è composto da 6 sezioni: Aquitaine, Auvergne, Gascogne-Haut-Languedoc, Languedoc-Catalogne, Limousin, Provence.
La sua organizzazione interna è molto semplice. Ogni anno, in maggio, in una città differente, si tiene un congresso in occasione della festa di Santa Estelle durante il quale si svolge un vero e proprio festival della cultura occitana con concerti, rappresentazioni teatrali ecc. e ogni sette anni vengono anche organizzate delle gare letterarie. Lorganizzazione è presieduta da un presidente, attualmente il quattordicesimo successore di Mistral, coadiuvato da un segretario, da un tesoriere e degli assessori.
Letimologia del nome esprime chiaramente il significato ultimo del movimento, la parola libre che lo compone è la traduzione provenzale del francese livre, libero. Il suo significato e scopo ultimo è, infatti, quello di conquistare la libertà attraverso la cultura e in particolare la letteratura. Attraverso il Félibrige è entrata in uso la riforma ortografica del provenzale, quella portata a termine da Mistral, ancora oggi utilizzata.
Quando Mistral creò questo movimento lo aprì non solo a poeti di lingua provenzale come lui, ma a tutti quelli di lingua occitana, come i poeti catalani che scappavano dalla Spagna di Isabella II. Il suo intento, quello di promuovere e salvaguardare la cultura occitana attraverso la letteratura, è andato in porto con la riforma linguistica da lui messa appunto attraverso la sua epica, la stesura di un dizionario in due grandi volumi e, seguendo la scia dei trovatori di epoca medioevale, attraverso ballate e poemi, ispirati anche a Omero del quale si definisce un umile allievo:
« Cante uno chato de Prouvenço,
Dins lis amour de sa jouvenço,
A través de la Crau, vers la mar, dins li blad, Umble escoulan dou grand Oumèro, iéu la vole segui. »
( « Canto di una giovana figlia di Provenza, degli amori della sua gioventù , attraverso la Crau*, verso il mare, nel grano, umile allievo del grande Omero », Mirèio, 1859 ).
La sua opera più celebre, Mirèio, pubblicata nel 1859 dopo 7 anni di lavoro, è un lungo poema in versi diviso in dodici canti nel quale parla dellamore fra due giovani provenzali di estrazione sociale differente contrastato dalle famiglie. Con questopera Mistral vuole rendere nota in tutta la Francia la Provenza, la sua cultura, le sue tradizioni e la sua lingua, introducendo lopera con una nota di indicazioni di pronuncia corretta. Vuole, insomma, adempiere ai compiti prefissati dal Félibrige.
* Steppa arida della Francia, situata nella zona delle Bocche del Rodano e unica area stepposa dellEuropa occidentale.